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Onorevole sconfitta per Zanoli con Welland a Sunderland

 Generosa prestazione quella fornita poca fa da Yuri “Cyborg” Zanoli che combatteva per la prima volta nel Regno Unito.

Sul ring della Beacon Light Arena di Sauerland, in un incontro al limite dei pesi piuma Zanoli è stato battuto ai punti sulla distanza delle sei riprese dal 19enne inglese Tom Welland (2-0).
Netto e senza discussioni il successo del prospect inglese che sin dall’inizio a messo a segno colpi precisi e taglienti, atterrando Zanoli nel corso della prima ripresa e aprendogli una ferita all’arcata sopracciliare sinistra a seguito di un diretto destro.
L’incontro di Zanoli (3-13-1) faceva parte del sotto clou della riunione organizzata dalla Wasserman Boxing (la compagnia che ha incorporato la mitica Sauerland Event), imperniato sulla sfida della categoria s.welter tra l’inglese Josh Kelly, n. 1 WBO, e il colombiano Placido Ramirez.
Max 
 

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La bellissima intervista di Elliot Worsell a Emiliano Marsili per Boxing News

Vi offriamo la traduzione in italiano

 

Il fatto che Emiliano Marsili sia stato intervistato da Elliot Worsell due giorni dopo il match contro Gavin Gwynne dimostra come la grande e sfortunatissima prova di "Tizzo" alla York Hall sia entrata nei cuori anche dei tifosi e degli esperti inglesi, probabilmente sorprendendoli non poco. Due pagine  con due belle fotografie, un onore che la più antica rivista di boxe del mondo non concede nè facilmente nè a chiunque. La riproponiamo qui:

Avendola attesa per due decenni, Emiliano Marsili sarebbe stato perdonato se avesse temuto che la sua prima sconfitta da professionista fosse una esperienza più decisiva e dannosa.  Dopo tutto più invecchiava più la possibilità di questo scenario aumentava e con gli avversari che diventavano più giovani, per ovvie ragioni a questo scenario si aggiungeva un senso di presentimento. E' stata forse una sorpresa, poi, che la prima sconfitta di Marsili da professionista, e se dovesse ora ritirarsi l'unica, sia arrivata per sua decisione con lui seduto sullo sgabello tra l'ottavo e il nono round. . In controllo, sia dell'incontro che del proprio destino, Marsili ha segnalato la sua impossibilità a oontinuare contro Gavin Gwynne venerdì notte (primo dicembre) e debitamente ha accettato il suo fato, grato almeno che la scelta fosse sua e che, a differenza della maggioranza dei pugili che invecchiano, non sia stato disconnesso dai suoi sensi o avesse scoperto quella notte che le sue gambe, facoltà e resistenza ai pugni lo avevano tradito in un colpo solo.

Invece, alla matura età di 47 anni, è stato abbandonato non dal suo cervello o dalla tecnica ma piuttosto dal suo corpo cosa che, fra tutte quelle inevitabili nella boxe, era una che Marsili, 20 anni dopo essere passato professionista, si aspettava pienamente.

"Non è una bella sensazione la prima sconfitta, ma non mi sono sentito come se avessi perso l'incontro sul ring " l'ex campione d'Europa dei pesi leggeri ha detto a Boxing News dopo il suo ritorno in Italia. "Mi ha fermato solo un infortunio. Io stavo vincendo il match. Penso che stavo facendo bene e penso che fossi avanti ai punti, ma quella era solo la mia sensazione sul ring in quel momento. Non sei mai sicuro coi cartellini. Ma mi sentivo bene durante l'incontro.".

Marsili ha ora boxato due volte al di fuori della sua nativa Italia, e due volte ne è emerso con la sua reputazione aumentata grazie a prestazioni impressionanti nel ruolo di sfavorito.  Undici anni fa si è scatenato a Liverpool battendo prima del limite Derry Mathews in 7 riprese mentre venerdì, considerato finito e troppo piccolo per impedire a Gavin Gwynne di conquistare il titolo Europeo vacante dei leggeri, ha ancora una volta scioccato i tifosi inglesi.  Questa volta ha fatto male a Gwynne all'inizio e ha poi continuato mostrando una facilità di movimenti che nascondeva la sua età e che suggeriva che ci fosse ancora molto da dare sia fisicamente che mentalmente. "Si, gli ho fatto male" dice "soprattutto nel primo round, gli ho fatto nuovamente male nel 4° o nel 5° round con un gancio al fegato. Quando mi muovevo Gwynne si lamentava con l'arbitro ma la verità è che non sapeva come tagliare il ring o fermarmi . Nell'8° round ho ricominciato a picchiare dopo aver sentito dolore alla spalla nel 7° round ma il dolore poi è diventato troppo forte.  Penso che tutto lo abbia sorpreso. Alla conferenza stampa ha detto di essere l'uomo più grosso, un welter contro un leggero, ma io gli ho dimostrato che anche da vicino io ero il pugile migliore. "

Comunque sia, Marsili, secondo i libri dei record, ha davvero subito la prima sconfitta da professionista a Bethnal Green. Che sia venuta come è avvenuta e'  con Marsili avanti sui cartellini di 2 giudici e causando a Gwynne, il vincitore, ogni tipo di problema, non dovrebbe essere ignorato ma comunque cambia molto poco. Allo stesso modo non dovrebbe essere ignorato che il tempo ci ha messo più di 20 anni per prendere Marsili e dargli una lezione che la maggior parte dei pugili riceve a una età dove per loro c'è ancora tempo per imparare.  Nel caso di Marsili lui ha assaporato la sconfitta nel momento in cui si è alzato dal tavolo , ripreso il cappotto dallo schienale della sedia e reinfilato la sedia sotto il tavolo.  in altre parole è arrivata con lui ben nutrito e sulla via dell'uscita.  

"Diciamo di sì, per ora " ha detto Marsili a proposito del ritiro, "Se avessi la possibilità di una rivincita con Gavin in Italia e batterlo, quello sarebbe lo scenario perfetto ma non ho niente di cui lamentarmi se devo finire così perché ho dimostrato cosa può fare un vero pugile italiano."

Se abbastanza fortunato per non avere lamentele da fare, lo stesso, ahimè, non si può dire per i rimpianti. Ciò che infastidisce Marsili più di ogni altra cosa, e la cosa, può essere, che lo ha portato a continuare a boxare ben dentro la quarantina, è il fatto che nonostante abbia regnato così a lungo in Europa non ha mai fatto in modo di assicurarsi una possibilità per una versione di titolo mondiale. 

"Lo rimpiangerò probabilmente per tutta la vita " dice " Quando (nel 2016) ho avuto l'opportunità di battermi con Dejan Zlaticanin per il titolo WBC dei leggeri, non l'ho fatto perché ho avuto problemi di salute nell'ultima settimana. Ho dovuto chiamarmi fuori. "

Per mettere nel contesto i raggiungimenti della carriera di Marsili il mancino, pur senza essersi mai mescolato con i veri migliori, ha fatto in modo di rimanere imbattuto per oltre 20 anni e 44 incontri professionistici.  Ancora più nel contesto: Sven Ottke è rimasto imbattuto per 7 anni, Rocky Marciano per 8, Joe Calzaghe per 15, Ricardo Lopez per 16, e pugili attualmente attivi come Terence Crawford e Tyson Fury hanno entrambi evitato di essere battuti per 15 anni. Nello stesso tempo se togliamo la farsa con Conor McGregor, Mayweathwer per 19. 

"Sono passato professionista molto tardi, a 27 anni, e a quel tempo il mio traguardo era diventare Campione Italiano, non di più "dice Marsili" La differenza fra me e gli altri pugili è che io passavo molto tempo ad allenarmi e fare sparring nello stesso team di Sandro Casamonica, Gianluca Branco e Stefano Zoff quando ciascuno di loro combatteva o per il titolo europeo o per titoli mondiali. Ho fatto molto sparring con loro e imparato molto. Facendo sparring non andavo male e questo mi ha dato molta fiducia in me stesso. Vivo anche nel modo giusto.. Se non lo fai non combatti per un titolo europeo a 47 anni. La maggior parte dei giorni vado a letto alle 9 di sera e mi alzo presto. Grazie alla mia famiglia sono stato in grado di mantenere questo tipo di vita."

Dopo un certo punto l'onestà aiuta, anche, con l'esperienza che permette di essere in pace coi propri limiti e anche di eliminare le delusioni che bruciano così tanti professionisti più giovani e più insicuri. A 47 anni sai quello che puoi o che non puoi fare., dice Marsili, e sai quali parti di te non lavorano più come una volta.

"Mentalmente sono meglio adesso" dice Marsili "ma fisicamente perdi la resistenza che avevi prima quando eri giovane. Ma ora sono più esperto e più calmo, prendo tempo per le decisioni e sono intelligente"

Naturalmente adesso avrà bisogno di tutta la sua intelligenza ed esperienza per prendere le giuste decisioni andando avanti.  Se sarà impossibilitato ad attrarre Gwynne in Italia per una rivincita l'opzione più sensibile, cosa che Marsili concede, è il ritiro. E ancora, alla luce del fatto che non ha fatto altro che boxare per gli ultimi 20 anni, e alla luce del fatto che ha trionfato in ogni incontro professionistico tranne uno, l'ultimo, uno si domanda come un uomo come Marsili, 42-1-1 (16) maneggerà una bestia crudele come il ritiro quando alla fine e inevitabilmente arriverà. 

"Rimarrò probabilmente nella boxe" dice, e non è una sorpresa "Voglio aprire una mia palestra. Mia moglie ha preso la licenza da organizzatrice così sarebbe bene continuare la tradizione pugilistica di Civitavecchia . Voglio aiutare nuovi pugili  da lì. Se lo faccio andrò bene nel ritiro. Avrò nuovi ragazzi su cui concentrarmi e posso fare sparring con loro e aiutarli e provare a insegnare loro quello che hanno insegnato a me"

Proprio come le buone recinzioni fanno buoni vicini e buoni ascoltatori fanno buoni terapisti, buoni studenti fanno buoni maestri, con i migliori di loro spesso altruisti, intelligenti e pronti a dare l'esempio.  Per gli allievi di Emiliano Marsili non ci può essere miglior esempio da seguire, miglior insegnante da cui imparare e, se fosse necessario credere nei miracoli, nessun miglior antidoto al loro scetticismo.

 

 

Duello a quota 40 tra Andre Berto e Robert Guerrero e i fan trepidano

In che modo  si può presentare una sfida tra  quarantenni pur dal passato  illustre  come  Andre Berto (32,5) e  Robert Guerrero (37.6.1) ? Di origini haitiane  Berto è stato campione Wbc dei pesi welter tra il 2008 e il 2011 e non combatte da cinque anni. Robert Guerrero è stato due volte campione IBF dei pesi piuma , poi dei superpiuma e Interim dei pesi leggeri . Negli ultimi tre anni ha combattuto una volta sola. 

GUERRERO vs BERTO dicembre 23

 

Showtime per la sua ultima diretta televisiva  ha scelto i due veterani perché muovono ancora l’interesse della gente  ma non sappiamo , davvero, cosa ci proporranno questa notte a Minneapolis . Di certo è che sono passati ben 11 anni dopo il loro primo incontro nel 2012 in California  quando la spuntò  Guerrero ai punti.. L'ultima performance  di Guerrero è stata una vittoria con decisione unanime in 10 round su Victor Ortiz ( di cinque anni più giovane) nell'agosto 2021,  Berto ha combattuto l'ultima volta nell'agosto 2018 quando ha battuto a fatica ai punti  Devon Alexander .

E’ quasi impossibile mescolare il presente con il passato e formulare un pronostico. “The ghost” ha perso tre incontri di fila e quattro su sette tra il 2013 e il 2017, ma poi si è ripreso con tre vittorie consecutive contro avversari di basso calibro  e questo  prima che il  Covid-19 fermasse  il mondo della boxe.

Gli ultimi avversari con cui si è battuto Berto rispondono a nomi prestigiosi :  Floyd Mayweather, Victor Ortiz, Shawn Porter  Devon Alexander ma parliamo di uno spazio lungo  otto anni. Berto è stato ostacolato da infortuni negli ultimi anni  di carriera e ha subito un intervento chirurgico alla spalla. Guerrero sembra essere in migliori condizioni fisiche e ha promesso una match d’attacco  .Berto è più potente ma non possiede il mento di Guerrero.

Sui social l’entusiasmo dei fan americani è tangibile  nei confronti di questa sfida :  noi speriamo che nessuno si faccia male.

A Berlino secondo successo del supermedio Federico Stroppa

Seconda uscita da professionista e secondo successo per Federico Stroppa (2-0), 25enne supermedio di Fabriano ora residente a Berlino.
Ieri sera, 15 dicembre, sul ring del Verti Music Hall di Berlino, nella riunione organizzata da Marny Pokowietz, Federico ha battuto per KO alla seconda ripresa l’inglese William Knight (0-1), fulminato da un preciso montante sinistro alla mascella.
Da dilettante Stroppa ha fatto parte in diverse occasioni della squadra nazionale under 22, raggiungendo il terzo posto ai campionati senior nazionali del 2019 nella categoria 75 kg, dove venne eliminato in semifinale da Gerlando Tumminello dopo aver sconfitto Luca Chiancone, attuale campione italiano tra i professionisti.
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Morrell favoritissimo su Agbeko a Minneapolis

Il talento cubano insegue Canelo

David Morrell ha 25 anni, mancino, cubano fuoriuscito con un notevole passato dilettantistico a livello giovanile e nazionale, non ha potuto fare di più in maglietta perché a 20 anni ha scelto di andarsene dalla sua calda isola per trasferirsi non nella calda e molle Florida, scelta fatta dalla maggior parte degli esuli cubani, ma nel gelido Minnesota.  Imbattuto dopo 9 incontri di cui 8 vinti prima del limite, Morrell è considerato da molti il futuro della categoria dei supermedi e già adesso un pericolo per il campione del mondo della categoria e superstar Saul "Canelo" Alvarez.  Morrell ha tutto del campione, classe, velocità, pugno, mobilità, tecnica ed ha già ottenuto risultati probanti, da ultimo con il brasiliano Yamaguchi Falcao, fulminato al 1° round. Morrell detiene una cintura del WBA e la difende stanotte nella bellissima Minneapolis contro il 31 enne ghanese Sena Agbeko, da tempo residente nel Tennessee.

Così un cubano classificato al nr 4 della classifica di categoria del Transnational Boxing Rankings Board si trova ad affrontare un avversario che nemmeno un ente decisamente non serio (come se di seri ce ne fossero...) come la WBA  riesce a classificare meglio che al numero 10.  Agbeko non ha un cattivo record ma il migliore avversario da lui incontrato, il russo Vladimir Shishkin, con lui ha vinto tutte le riprese disputate, 10, su due cartellini , e 8 nell'altro.  C'è anche una sconfitta prima del limite contro Raymond Gatica.  Accreditato di un discreto pugno Agbeko non sembra poter essere uno sfidante degno, uno di quei casi in cui solo la sottovalutazione da parte del tuo avversario può darti una mano.

Morrell finora non ha sbagliato un colpo, non lo farà neppure stanotte ed è probabile anche una soluzione prima del limite

Nei leggeri a Minneapolis rovente rivincita tra Colbert e Valenzuela

All’Armory di Minneapolis   infuocata eliminatoria Wba dei pesi leggeri . Si tratta della rivincita  tra Chris Colbert (17.1)  di Brooklyn, contro il messicano  residente a Washington  il mancino Jose Valenzuela  (12.2) .

colbert vs valenzuela dicembre

“Primetime “Colbert ( foto a sx ) ha vinto la  prima sfida  con un verdetto ai punti  e tante lamentele da parte messicana a marzo per il punteggio finale  di 95-94. Colbert  numero sette del ranking  ex Wba  Interim ha  grandi ambizioni . In questi ultimi  due anni è stato spesso citato come il prossimo challenger mondiale ma niente si è mosso . "Rayo" Velenzuela negli ultimi otto mesi  ha vinto e perso il Wbc Continental e a conti fatti viene da due sconfitte consecutive. Era stato battuto  al terzo round da Edwin De Los Santos e ha perso da Colbert seppure di stretta misura

Il 27enne Colbert ha un record di 17-1 con 6 Ko. Si è guadagnato una chance per il titolo  dei pesi superpiuma WBA battendo  Miguel Beltran Jr al primo turno vincendo  la cintura NABA-USA nel settembre 2019. Ha poi battuto l'ex campione del mondo Jezzrel Corrales con decisione unanime   facendo suo  l'Interim Wba  dei superpiuma. ha superato in seguito il pericoloso Tugstsogt Nyambayar. Hector Luis Garcia rimane l'unico che lo ha battuto  a febbraio 2022 in un match dove ha subito anche un conteggio  .

Colbert ha fatto il suo debutto da professionista nel 2015 dopo una bella carriera dilettantistica . È stato il campione Golden Gloves  di New York City nel 2014 e ha vinto il titolo  ai  Campionati nazionali elite  del 2015 e si è qualificato per le prove olimpiche statunitensi del 2016.

La velocità , il tempo un jab sinistro insidioso sono le sue armi principali non potendo contare molto sulla potenza  davvero di media  incisività . Cede al messicano  anche sulla statura e lughezza delle braccia .

Valenzuela ha solo 24 anni ed è balzato agli onori delle cronache in aprile  2022 quando ha sorprendemente battuto fermato l'ex campione del mondo Francisco Vargas al primo round  per la  vacantecintura  WBC  Continental dei pesi leggeri

Non c’è dubbio che Valenzuela abbia una discreta potenza   e probabilmente non aveva perso nel match precedente  . Colbert è, però,  più mobile e possiede varietà di  colpi e velocità superiori. Valenzuela ha  la costanza di esercitare  una continua  pressione  ed è proprio per questa su caratteristica che i bookmaker  preferiscono  lui anche se di poco  con quote di 1,90 a 2,20.

Potrebbe rubare la scena la semifinale Wba Akhmadaliev-Gonzales a Glendale

Dal punto di vista agonistico l'eliminatoria ufficiale Wba dei supergallo in programma questa notte a Glendale  potrebbe rubare la scena a tutti gli altri match previsti nel ricco cartellone proposto dalla Matchroom in Arizona . Di fronte  Murodjon Akhmadaliev(1.1) numero uno Wba e quattro Wbc  e  Kevin Gonzalez (26.0.1)numero due Wba . Un mancino uzbeko contro un mancino messicano potrebbe essere una guerra tremenda.

L'ex campione dei pesi gallo IBF e WBA Murodjon Akhmadaliev cercherà di riprendersi dalla sua prima sconfitta in carriera affrontando l'imbattuto messicano Kevin Gonzalez uno dei pochissimi  pugili del suo Paese a non aver mai vinto titoli Internazionali importanti..

Akhmadaliev ha battuto Danny Roman nel gennaio 2020 per vincere le cinture  Ibf e Wba e le ha difese contro Ryosuke Iwasa , Jose Velasquez  e  a novembre e messo kot  Ronny Rios al 12° round. E’ stata una tragedia nazionale ubeka  la sconfitta  del 29enne "MJ"  lo scorso anno a San Antonio  anche se il suo  avversario ha vinto con qualche dubbio e  con un punteggio non unanime.

Da quando è diventato professionista, Akhmadaliev ha imposto ai suoi avversari  la potenza dei suoi colpi. La sua  boxe è aspra, continua , caratterizzata da un sinistro pesante . Ha avuto una carriera dilettantistica di pregio  vincendo una medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici del 2016 a Rio de Janeiro, e un argento ai Campionati mondiali Aiba  2015 a Doha, in Qatar, dove è stato battuto in finale dall'irlandese Michael Conlan.Sale sul quadrato con una percentuale di successi per ko del  72,7 %. I bookmaker internazionali lo vedono favorito per 1,20  a 4,50.

 Il 26enne di Culiacan  Gonzalez ha fatto il debutto da professionista nel 2016. L'unico neo nel suo record è un pareggio con un dubbio punteggio  in sei round con Adalberto Covarrubias nel 2018. Gonzalez negli ultimi due anni e mezzo ha affrontato avversari molto duri  e quotati internazionalmente ma poco famosi . Ha colto successi ai punti  nei suoi ultimi due incontri e in sette dei suoi ultimi 11. Ha conquistato il vacante titolo Pacific Coast  dei pesi gallo  nel 2017 quando ha battuto Edy Valencia Mercado  ai punti .. Le sue più grandi vittorie fino ad ora sono state contro Jose Sanmartin, Emanuel Nieves, Antonio Guzman, Alexander Meija, Ivan Morales, Juan Jiminez, Jesus Quintana e Jesus Iribe. Il suo diretto sinistro è un arma potente  e una chiave fondamentale per vincere i match ma a livello statistico sembra meno potente dell’uzbeko con una percentuale si successi del 50%. Aggressivo, solido, costantemente in pressione  affronta un avversario che ha un disperato bisogno di successo  dopo una sconfitta ( a suo dire immeritatata)  e non si fa certo fatica a prevedere  una sfida all’ultima stilla di sudore.

Arblin Kaba stasera affronta Mosquera a Bologna


Indicativo collaudo per l’ex-campione d’Italia dei superleggeri sul ring del “binario centrale” di DumBO


di Maurizio Roveri

“La Boxe è arrivata al capolinea”.No, tranquilli, non è così (o non è ancora così…).

Semplicemente è una battuta. Un divertente gioco di parole utilizzato, nel comunicato stampa, dagli Organizzatori della riunione pugilistica in programma oggi a Bologna.

Infatti l’evento sportivo ha per location il binario centrale. Sì, il binario centrale di DumBO, in via Camillo Casarini. Si tratta di un padiglione dal notevole fascino post-industriale, che si sviluppa in un salone unico sul quale si affaccia una grande balconata. 

DumBO è molto più di un contenitore. Accoglie esperienze diverse e le mette in relazione, per creare sinergie nuove e condividere una visione.

Distretto DumBO è una comunità aperta che crea nuove connessioni tra cultura, musica, arte e sociale.

Davvero interessante e propositivo il progetto di stasera. Portare il “vecchio” Pugilato nello spazio dei giovani. Farlo vedere alle nuove generazioni, farlo conoscere, farne capire i grandi valori che questo nobile sport possiede. Farlo apprezzare. 

Coinvolgere i “millennials”. Emozionarli. Appassionarli. Conquistarli. E’ una missione. Questa è la strada - l’unica strada - da percorrere. Se si vuole che la boxe in Italia possa avere ancora un domani. 

Il pugilato ha bisogno di essere guardato e scoperto da occhi nuovi. Da un pubblico nuovo. Per uscire dalla routine.

Kaba con Paolo e Olmo

E allora, vanno elogiati gli ideatori di questo proposta diversa dal solito. Gli organizzatori della serata bolognese, che avrà inizio alle ore 19. Sono: l’associazione sportiva dilettantistica Bologna Boxing Club (che ha sede in via Zanardi) e Lavoropiù Spa, agenzia per il lavoro che da oltre 25 anni anni mette al centro le persone e le loro capacità, con l’obiettivo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Dodici combattimenti in programma, per una lunga serata sul ring del binario centrale di DumBO. Undici sfide fra pugili Dilettanti. E poi… il main event: il match Professionistico che riporta in scena a Bologna l’ex-campione d’Italia dei pesi superleggeri Arblin “Il Lupo” Kaba, che è stato anche detentore del titolo WBC del Mediterraneo.

Il pugile allenato da Paolo Pesci, e dal figlio Olmo, affronterà stasera Fernando Mosquera in un combattimento di rodaggio sulla distanza delle 6 riprese. Pugile esperto, solido e resistente, il colombiano che vive a Vicenza. E’ un collaudatore, perde, ma con dignità. Sa fare bene il suo mestiere. Combattente valoroso, Mosquera si fa apprezzare. Lo dimostrano i diversi ingaggi che ottiene in giro per l’Europa, in particolare lo hanno chiamato più volte nel Regno Unito. Ha combattuto alla York Hall di Bathnal Green e all’Oldham Leisure Centre. E’ stato anche interprete di un match di contorno, nell’interessante evento di Casoria in settembre, la sera in cui Gianluca Picardi ha conquistato il titolo IBF del Mediterraneo dei pesi Leggeri, e Pamela Malvina Noutcho è diventata Campionessa d’Italia dei Leggeri.

Un pugile con la valigia sempre pronta, Fernando Mosquera. Dove lo chiamano, lui va. Affronta chiunque. Nel corso di questo 2023 è già salito sul ring 12 volte. Il match di stasera sarà il tredicesimo dell’anno.

Una carriera da 6 vittorie e 13 sconfitte, questa del collaudatore colombiano. Una curiosità: nessuno è mai riuscito a imporgli un ko o un kot. Mai una sconfitta prima del limite. Ci proverà Kaba, stasera. Però, in realtà, l’obiettivo del pugile bolognese della Boxe Le Torri è valutare il rendimento, il ritmo, la rapidità e precisione dei colpi, il tempismo, la condizione fisica. Sotto questo aspetto gli sarà utile, e indicativo, sostenere tutte sei le riprese. E vincere bene. Per ritrovare intensità e certezze.

Arblin Kaba prepara la ripartenza. Confidando di tornare a sentire nei suoi pugni un titolo. Come nel periodo che va dal maggio 2019 all’agosto 2022. Riassaporare il gusto d’essere protagonista. Ecco la motivazione che gli darà la spinta per la risalita. La determinazione non gli manca. Ci vorrà pazienza. 

Paolo Pesci, il maestro del superleggero italoalbanese, ha idee chiare: “Se non arriveranno proposte diverse, e interessanti, il titolo di Campione d’Italia è l’obiettivo. L’abbiamo già avuto, ci piace e vogliamo riprendercelo”.

Attualmente il campione tricolore in carica dei leggeri è Stefano Ramundo, abruzzese di Vasto. Buon pugile. Un pugile da 12 match vinti e 1 sola sconfitta. La concorrenza, in questa categoria dei superleggeri, è abbastanza agguerrita. In questo momento, nel ranking di casa nostra, davanti a Kaba ci sono Metonyekpon (che a novembre ha conosciuto la sua primissima sconfitta, di strettissima misura, in Francia, boxando valorosamente per il titolo Europeo), Ramundo attuale detentore del Tricolore, Benkorichi, Armando Casamonica e il romagnolo Nicolò Amore.

Una prospettiva che stimola forte i pensieri di Kaba è anche quella internazionale. Percorrere altre strade. Misurarsi in nuove sfide. Arblin ha 29 anni e dunque nel pieno della maturità, l’esperienza acquisita in 21 match da Professionista (16+, 4-, 1=). Il coraggio non gli manca, altrimenti nel luglio scorso non avrebbe accettato di affrontare un fuoriclasse come il catalano Sandor Martin, che è il numero 1 tra gli sfidanti di Regis Prograis il campione del mondo WBO dei Lightweights. Non c’era niente in palio, tuttavia ne uscì un combattimento inteso, duro, spettacolare. Per cinque round e mezzo Kaba seppe tener testa al più forte e quotato avversario, poi accusò un colpo all’orecchio che gli creò problemi di equilibrio e successivamente una serie di dolorosi colpacci al corpo lo misero in difficoltà. Saggiamente Pesci lanciò l’asciugamano. 

Ora è il momento per “Il Lupo” di ripartire.

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