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Comunicati Stampa

Mondiale Kick Cecchetti vs Macias a Milano in giugno

Cecchetti kick

Promette spettacolo il mondiale dei pesi piuma tra Luca Cecchetti e Tito Macias alla Night of Kick and Punch 7

Sabato 24 giugno al teatro Nuovo di Milano, avrà luogo la settima edizione del galà degli sport da ring The Night of Kick and Punch organizzato da Angelo Valente. Il clou sarà il mondiale di kickboxing-stile K-1 tra Luca Cecchetti e lo spagnolo Tito Macias che si contenderanno il vacante titolo dei pesi piuma (tra i 56.500 e i 58.200 kg) della WAKO-PRO.  Le regole dello stile K-1 prevedono pugni al di sopra della cintola, calci a tutto il corpo e ginocchiate.  Luca Cecchetti e Tito Macias combatteranno sulla distanza delle 5 riprese da  3 minuti ciascuna con 1 minuto di intervallo tra di esse. Tito Macias è l’attuale campione d’Europa dei pesi piuma della WAKO-PRO ed ha sostenuto 57 incontri con un bilancio di 41 vittorie, 15 per knock out, e 16 sconfitte. Luca Cecchetti ha un record di 17 vittorie e 5 sconfitte ed avrà al suo angolo Angelo Valente con il quale si allena alle palestre Kick and Punch di Pieve Emanuele e Milano. Luca ha combattuto al teatro Principe di Milano (alla Night of Kick and Punch 5) e al teatro della Luna di Assago (alla Night of Kick and Punch 6) e potrà contare sul tifo del pubblico. Fa parte del team Sap Fighting Style. Con due atleti del calibro di Luca Cecchetti e Tito Macias lo spettacolo è garantito.     

Luca Cecchetti può battere Tito Macias? Lo abbiamo chiesto al Presidente della FIKBMS (la federazione di kickboxing riconosciuta dal CONI) Donato Milano: “Luca Cecchetti è un ottimo kickboxer e di recente l’ho visto in gran forma. La sua arma in più è la determinazione, quella che noi atleti definiamo la testa. Senza la testa non si va lontano. Tutti possono imparare a tirare calci e pugni, ma bisogna avere la costanza di allenarsi, la forza mentale per gestire lo stress prima del match e per superare i momenti difficili durante il combattimento. So di cosa parlo perché sono stato agonista per 14 anni. L’incontro che tutti ricordano è quello in cui ho battuto ai punti Youssef Zenaf per il mondiale dei pesi medi IKL a Parigi. Abbiamo sostenuto 8 riprese. Negli anni 80 Youssef Zenaf era uno dei più forti campioni di kickboxing in circolazione. Tornando a Luca, sono sicuro che farà un gran match al teatro Nuovo. Ha i numeri per diventare campione del mondo. Posso dire con orgoglio che abbiamo anche altri atleti in grado di battersi per il mondiale professionistico.”

Riguardo alla situazione della kickboxing italiana, il Presidente Milano la ritiene più che soddisfacente: “Oggi il nostro movimento è in ottima salute: ai recenti campionati italiani svoltisi a Riccione abbiamo avuto 1.500 atleti. I nostri campioni parteciperanno ai mondiali in Macedonia (per cadetti e juniores, dal 3 al 10 settembre) e in Ungheria (per i senior, dal 5 al 12 novembre). AI mondiali per arrivare in finale bisogna sostenere 5 o 6 incontri di tre riprese nell’arco di pochi giorni. Oltre alla preparazione fisica e tecnica, è indispensabile la testa per non farsi sopraffare dallo stress (come dicevo prima). Le manifestazioni professionistiche come The Night of Kick and Punch sono il fiore all’occhiello del movimento. Angelo Valente è animato da una straordinaria passione che lo ha portato a fare l’atleta, il maestro e l’organizzatore. I suoi galà hanno anche una grande esposizione mediatica e questo è positivo per tutto il settore della kickboxing.”    

Gli incontri di kickboxing alla Night of Kick and Punch 7 si svolgeranno con le regole dello stile K-1. Sarà questo lo stile di kickboxing più popolare nel prossimo futuro? “Il K-1 è spettacolare perché gli atleti cercano di spedire subito al tappeto l’avversario – spiega il Presidente Milano – ma le altre specialità a contatto pieno (il full contact e la low kick) sono altrettanto belle da guardare. Anzi, nel full contact si usano molto di più i calci al viso che richiedono grande abilità e sono molto spettacolari. Credo che il numero degli agonisti di full contact crescerà nel prossimo futuro.”

Sabato 24 giugno al teatro Nuovo tornerà in azione anche l’ex campione del mondo di pugilato Giacobbe Fragomeni. Il sottoclou offrirà una serie di combattimenti di kickboxing di cui saranno protagonisti alcuni atleti di alto livello molto noti a Milano e dintorni come la campionessa d’Europa Jleana Valentino. In attività dal 1938, il teatro Nuovo ha una capienza di 1.100 posti (comode poltrone in velluto rosso) ed è  raggiungibile con la linea 1 della metropolitana, fermata San Babila. I biglietti della Night of Kick and Punch 7 si possono prenotare presso la palestra Kick and Punch in Via Sardegna 60 a Pieve Emanuele (telefono 02-90723329). I prezzi: 39,50 Euro per la poltronissima Vip, 34,50 euro per la poltronissima, 29,50 euro per la poltrona.    I biglietti si possono acquistare anche  online sul sito www.teatronuovo.it oppure potete recarvi al botteghino del teatro Nuovo aperto dalle 10.00 alle 19.00 dal lunedì al sabato e dalle 14.00 alle 17.00 la domenica.  Per informazioni, telefonare al 391-1785788.

Trasferta toscana con luci ed ombre per i pugili liguri.

Liguri pugili

 

Nella riunione organizzata sabato scorso, 29 aprile.

Un vanto nazionale: Cammarelle in Giunta Coni

cammarelle con bolle
(Comunicato stampa)-Roberto Cammarelle, pluripremiato atleta della boxe italiana, oggi ha raggiunto un altro risultato nella sua lunga e prestigiosa carriera: è stato eletto nella Giunta Nazionale del CONI con 31 Voti. In una giornata di grandi conferme, come la rielezione del Presidente del CONI Giovanni Malagò, a cui vanno i complimenti della Federazione, non è mancata quella di uno straordinario uomo e campione che non si è fermato al primato di ben tre medaglie olimpiche ma, con grande fair play e determinazione, ha raggiunto anche la meta più ambita. Cammarelle è infatti il primo Boxer della Storia ad essere stato eletto in Giunta. Il Pugilato Italiano vanta dunque un proprio atleta nel Gotha del Governo dello Sport Italiano.

​"Sono felice ed orgoglioso - questo il commento di Roberto Cammarelle - perché sono stato il primo pugile a raggiungere questo traguardo. Cercherò, come ho sempre fatto, di dare il mio contributo alla boxe ed allo Sport in genere".

Lai Cammarelle Coni

Un evento storico che è stato vissuto con grande soddisfazione dal Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, al quale Cammarelle appartiene, e dalla Federazione Pugilistica Italiana, in primis dal Presidente Vittorio Lai: "Conosco Roberto da quando si allenava con il Maestro Biagio Pierri; l'ho sempre seguito e tifato. Oggi è la conferma di un grande capolavoro e  il merito va a lui ed al suo inestimabile impegno. Cammarelle è un'icona della boxe, ormai una leggenda. Sono pienamente orgoglioso. Ringrazio lui e le Fiamme Oro perché il nostro lavoro inizia a dare i suoi primi frutti"-I complimenti della FPI
per l'ennesima ed emozionante vittoria!

 

World Series of Boxing- I quadri dei quarti

 

Italia Thunder torna a Roma il 13 maggio

Care amiche, cari amici...

 

LocatelliAndrea

Care amiche e cari amici,
quindici tappe per oltre 8.000 chilometri: Bologna, Padova, Milano, Palermo, Lamezia, Napoli, Firenze, Assisi, Roma, Andria, Pescara, Ancona, Torino, Genova, Cagliari. Una fatica e una gioia, perché incontrarvi è stato bello ed istruttivo. Siete venuti in tanti e a volte in pochi, ma non posso che esservi comunque grato per avermi ascoltato ed avermi parlato, perché capisco come sia stato difficoltoso sottrarre tempo e denaro alle esigenze della vita quotidiana. Attraverso questo viaggio e le chiacchierate dirette o telefoniche che sono seguite, ho avuto conferma dell’enorme passione che vi anima ancora nonostante le difficoltà, le frustrazioni e talvolta il senso di abbandono che dovete sopportare per tenere in vita le vostre società, per accogliere i ragazzi che vengono nelle palestre a cercare risposte sportive e spesso umane, per far sì che nell’indifferenza di troppi la Noble Art mantenga la testa alta, nonostante tutto.
Vi ho parlato dei miei progetti e non dei miei sogni, poiché è giunta l’ora della concretezza. Non è più il tempo di belle parole ed illusioni. Dal più scarso dei ragazzi che indossa i guantoni per la prima volta sino ai campioni in canottiera azzurra o a torso nudo, tutti hanno l’assoluto bisogno di vedere un futuro, uno sbocco, un motivo per cui valga la pena salire sul ring.
La strada è sempre lunga e difficile per tutti nella boxe, ma almeno vorrei renderla più agevole e serena.
Uniti nel destino dei pugili ci sono i tecnici, giovani o anziani, ai quali si deve spesso la creazione delle società e delle palestre, sostenuti da altrettanti presidenti e consiglieri incredibili per come lavorino nell’ombra, con impegno e modestia. Mi avete raccontato mille storie di fatiche e di tribolazioni durante i nostri incontri, di quanti e quali problemi vi portate purtroppo sulle spalle per tirare avanti, coinvolgendo talvolta persino le vostre famiglie. Ciò mi ha rafforzato nella convinzione di respingere anche la semplice ipotesi che tra di voi non ci sia nessuno in grado di guidare la squadra azzurra. L’Italia è stata sin dalla nascita del pugilato moderno un punto di riferimento nel mondo, tecnicamente e moralmente. Oggi sta vivendo un momento molto difficile, ma io credo che proprio il coraggio con cui lo state affrontando riconfermi il vostro assoluto valore, perché non è da tutti restare a galla durante le peggiori tempeste.
Per la Nazionale italiana un allenatore italiano, senza “se e senza “ma”, coinvolto in un progetto che faccia sentire ciascuno di voi partecipe delle avventure europee, mondiali ed olimpiche della nostra squadra, all’insegna di un principio elementare nelle scelte da operare: il merito di ogni atleta, indipendentemente dalla provenienza e dai colori che indossa, e l’impegno di colui che l’ha accompagnato sin da primi passi, il suo maestro!
Mi sono presentato a voi, illustrando il mio curriculum professionale. Il pugilato è entrato nella mia vita di appassionato e di manager sportivo da circa trent’anni. Sapete bene che la carriera del compianto Giovanni Parisi, i Mondiali dilettanti di Milano, le Wsb, moltissimi interventi televisivi sono il frutto dell’impegno e della professionalità che ho cercato di mettere al servizio della boxe. Senza visibilità, denaro, sponsor, attenzione di TV e giornali oggi è impossibile costruire un domani migliore. Non ho la bacchetta magica, non so fare miracoli, ma tutto ciò che potrò fare lo farò, con il medesimo entusiasmo e l’identica dedizione con cui ho lavorato anche per altri sport e con frutti che sono sotto gli occhi di tutti.
Il cammino non sarà né breve né facile, ma se ho deciso di candidarmi alla presidenza della Fpi è perché voglio affrontare e vincere una sfida difficile e per questo entusiasmante. Proprio come accade ai pugili sul ring.
Il mio desiderio più grande sarebbe, come vi ho detto anche durante le assemblee, contribuire con voi alla riscossa del pugilato italiano nella sua totalità, perché la boxe è una sola, maschile e femminile, dallo school-boys al professionista, senza compartimenti stagni e barriere inutili.
Nei prossimi giorni avrete modo di riflettere, soppesare e valutare se sono credibile per diventare il nuovo presidente della Fpi.
Se mi darete fiducia, ce la metterò tutta.
Credo che la storia della boxe italiana abbia ancora tante bellissime pagine che devono essere scritte. Lo faremo insieme, spero!


Con amicizia e stima.


Andrea Locatelli

Nori replica a Lai su programmi, diritti televisivi e organizzatori...

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa che Carlo Nori,
Direttore generale Lega Pro Boxe dal 2010 al 2012
e Presidente Lega Pro Boxe dal 2014 al 2016, ha scritto
in risposta alle affermazioni di Vittorio Lai
nel suo ultimo intervento su questo sito

 

 

Caro Vittorio,

vorrei rispondere punto per punto alle tue osservazioni, contenute nel comunicato stampa pubblicato da Boxeringweb il 14 febbraio scorso, per fare chiarezza sull’operato della Lega Pro Boxe.

Sarebbe oltremodo riduttivo limitarsi al numero degli incontri titolati, che gli organizzatori affiliati alla Lega Pro Boxe hanno realizzato in Italia grazie al fattivo supporto dell’Associazione che ho avuto l’onore di presiedere.

I meriti vanno ben oltre considerato che, contrariamente al passato, l’attività è stata non solo più intensa ma coordinata e pianificata, consentendo maggiori certezze e soprattutto la riduzione di quei fenomeni di cancellazione/rinvio che rappresentavano una delle maggiori criticità.

Tale fenomeno non è stato azzerato ma fortemente ridimensionato.

Peraltro, ritengo che la necessità di coordinamento e di più efficace pianificazione rappresenta una necessità urgente non solo per il settore professionistico ma anche e soprattutto per l’attività di base (AOB), che mi auguro possa superare uno stato di precarietà ormai molto diffuso.

Per quanto attiene alla questione del rapporto con le televisioni ed in particolare alla questione del budget dedicato dalle tv al pugilato, ti confermo che nel 2016 abbiamo subito un forte calo di fatturato e che peraltro, tale infausta circostanza coinvolge non solo il settore professionistico ma purtroppo, come certamente saprai, anche le iniziative promosse dalla Federazione in un difficile rapporto con la Rai.

Tuttavia ci tengo a precisare che le ragioni di questa difficoltà non sono riconducibili a ciò che tu sostieni con consueta superficialità.

Il budget delle televisioni e quindi le decisioni riferite all’entità degli investimenti non sono così fortemente condizionati al fenomeno dei rinvii e alla conseguente mancanza di certezze riferite ai palinsesti televisivi, fenomeno peraltro in sensibile riduzione, come sopra anticipato, ma ad una sempre più ridotta disponibilità dei soggetti televisivi ad investire nel nostro sport.

Ciò rappresenta tra i tanti problemi uno dei principali aspetti per i quali la Federazione dovrà strutturarsi adeguatamente. In questo senso mi auguro che, insieme al mondo professionistico ed analogamente all’attività dilettantistica, la Federazione possa individuare soluzioni qualitativamente e quantitativamente di maggior rilievo.

E’ vero che nel 2016 abbiamo purtroppo subito una flessione della capacità organizzativa da parte degli organizzatori affiliati alla Lega Pro Boxe. Certamente saprai che a più riprese ho segnalato questa criticità chiedendo un sostegno alla Federazione.

A questo proposito per tua opportuna conoscenza allego una tabella sintetica che riassume gli eventi promossi dalla Lega Pro Boxe trasmessi in televisione in questi anni, compreso il 2016.

Quanto al tema della qualità degli incontri proposti, mi corre l’obbligo di ricordarti che a parte alcuni rari episodi, nel complesso abbiamo proposto incontri di ottimo livello, in particolare con riferimento alla maggior parte dei Titoli Italiani. La stessa Rai, fino a quando il proprio budget lo ha consentito, ha mantenuto un rapporto costante nel tempo. Non sarebbe stato possibile se non avesse apprezzato la qualità della proposta.

Quanto al grande supporto delle associazioni dilettantistiche ti confermo che, queste ultime sono state fondamentali nella realizzazione delle cosiddette riunioni miste, certamente di grande aiuto nell’incrementare l’attività, purtroppo ridotta dei pugili pro.

Tale relazione la reputo un fatto molto positivo, a patto che sia svolta nella correttezza di rapporti reciproci e certamente in questo senso c’è ampio spazio di miglioramento.

Quanto alle “voci” che ti sono giunte, riguardo a crediti che gli organizzatori vantano nei confronti della Lega, ho già detto, senza negare questo elemento, che le difficoltà e gli investimenti fatti e poi persi in ragione del dietrofront dell’AIBA, sono in capo ai Soci della Lega stessa: gli Organizzatori.

I Soci della Lega Pro Boxe, rappresentano una delle componenti che vanno maggiormente seguite all’interno di un programma di crescita che, mi auguro possa essere sviluppato dalla Federazione oggi che la stessa AIBA ha fortunatamente riconsiderato il rapporto con il professionismo.

Gli attuali e i futuri organizzatori professionisti infatti non devono essere visti come gli “aguzzini ” del pugilato, considerato che, purtroppo, sempre più spesso sono chiamati a rischiare in proprio in un contesto di mercato tutt’altro che favorevole.

Come spesso ricorda il mio amico Andrea Locatelli, candidato alla Presidenza FPI la “caricatura” di antica memoria dei “magnager” e dei “prenditori” è riconducibile eventualmente ad un passato che non c’è più e non certo al presente considerato che, al momento non c’è più niente né da “magnà” né da “prendere”.

La vera sfida è quella di ricreare le minime condizioni di mercato per consentire ai pugili di poter svolgere un’attività professionistica degna di tale nome.

L’ultima risposta che ti devo è relativa al discorso dei contributi ricevuti dalla FPI.

In questo quadriennio (2013/2016), il contributo della Federazione, escluse le affiliazioni e le tasse generate dal professionismo stesso, è stato pari a 67.000 euro, di cui 5.000 ancora da ricevere, equivalenti a circa 16.000 euro/anno.

Francamente non mi sembra un grande aiuto!

Cordialmente

Carlo Nori

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Prima riunione del nuovo Comitato Marchigiano FPI

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La Prima riunione del neo eletto Comitato Marchigiano della Federazione Pugilistica Italiana si è svolto nella cittadina fermana nel corso di una cena di lavoro offerta dal Presidente Fradeani. Come primo atto si è proceduto a formalizzare l’accettazione delle cariche ed alla distribuzione delle varie mansioni. Segretario è stato riconfermato l’anconetano Oreste Mariani, Vice Presidente l’elpidiense Bruno Cozzi, delegato provinciale di Ancona Adelchi Tonucci, responsabile del settore giovanile Luca De Marco, consigliere in rappresentanza degli atleti, una new entry, Serena Summa del Boxing Club Castelfidardo, confermati alla qualifica tecnica il consigliere Antonio Raspugli di Pesaro e per i rapporti con le società Massimiliano Bruni di Civitanova Marche, alla direzione del gruppo arbitri/giudici Sauro Di Clementi. In sostanza una riconferma quasi totale del governo regionale della passata legislatura. Si è poi proceduto alla relazione sui recenti campionati italiani, svoltasi a Bergamo la scorsa settimana, tenuta dalla Summa e dal Presidente Fradeani, che ha visto due bronzi conquistati in campo femminile da Erika Mecozzi della Nuova Cluana di Civitanova Marche e da Erica Montalbini della Audax di Fano. Un grosso successo per le atlete marchigiane, Qualche insoddisfazione in campo maschile per un verdetto chiaramente errato che ha tolto di gara Charlemagne Metonyekpon di Castelfidardo ed un altro discutibilissimo che ha visto premiare il campione Manfredonia ai danni dell’ascolano Jonni Cocci in un match molto equilibrato. Si è fatta poi una analisi del voto regionale e le prospettive per quello nazionale in programma per il prossimo febbraio ad Assisi. Si è poi deciso di sottoporre alla Assemblea delle Società da tenersi a breve l’effettuazione di un torneo regionale che veda impegnati tutti i nostri atleti di ogni peso e qualifica ed una manifestazione totalmente al femminile. Questa ultima intenzione, partorita dal Vice presidente Cozzi ha trovato subito sponda dal Sindaco Alessio Terrenzi di S. Elpidio a Mare che ha voluto con la sua presenza dimostrare la vicinanza della Amministrazione al pugilato. In programma anche un corso per Aspiranti Tecnici e l’effettuazione in regione di allenamenti collegiali per affinare la preparazione dei nostri atleti, particolarmente caldeggiata quest’ultima da Serena Summa, responsabile degli atleti.

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