Intervista esclusiva di BoxeRingWeb al presidente del Wbc: “La boxe rischia di sparire”
Ho intervistato, in esclusiva per BoxeRingWeb.net, Josè Sulaiman: 81 anni, presidente del World Boxing Council dal 5 dicembre 1975. Dieci domande a uno degli uomini che governano la boxe mondiale. In corsivo, alcune mie considerazioni ed appunti sui temi trattati.
-Mr Josè Sulaiman, Julio Cesar Chavez jr ha sconfitto Marco Antonio Rubio nel mondiale medi Wbc. Nessuno dei due ha fatto il controllo antidoping. Chi è colpevole di questo scandalo?
“La Commissione pugilistica di San Antonio, Texas. Il Wbc ha chiesto, prima per scritto e poi alla lettura delle regole, di effettuare il controllo antidoping. Sembra che il laboratorio non fosse disponibile. Non mi piace attribuire ad altri le colpe, ma lo stesso presidente della Commissione lo ha ammesso pubblicamente”.
(Ci sono 11 laboratori, nel raggio di 15 km dall’Alamodome che ha ospitato la riunione, in grado di effettuare prelievi e conservare i campioni, non ne è stato prenotato neppure uno dalla Commissione del Texas. Ora gli avvocati Richard Dolan e Niole D. O’Murchada dello studio Schlam Stone & Dolan LLP di New York, che difendono gli interessi di Rubio, hanno presentato formale protesta al Wbc: chiedono che Chavez jr sia squalificato, che il titolo sia dichiarato vacante, che sia ordinato un match tra Rubio e Sergio Martinez)
-Derek Chisora ha schiaffeggiato Vitali Klitschko, sputato a Wladimir Klitschko, provocato una rissa con David Haye. Che provvedimenti adotterà il Wbc nei confronti del pugile inglese?
“Il Wbc ha multato Chisora per 50.000 dollari, da devolvere in beneficenza. Il pugile sarà sospeso a tempo indeterminato ed escluso dalla classifica. Dovrà sottoporsi ad un trattamento medico per la gestione della rabbia, solo dopo sarà valutata la possibilità di riconsiderare la sospensione”.
(La Federazione tedesca ha multato Chisora di 100.000 dollari, anche questi da devolvere in beneficenza, prelevati direttamente dalla borsa, ed ha chiesto alla Federazione inglese una severa squalifica per il pugile)
-Non pensa ci siano troppe organizzazioni che governano il mondo del pugilato, quando in realtà ne dovrebbe esistere una sola?
“E’ vero, ci sono troppe organizzazioni nel pugilato professionistico. Credo che tutti noi presidenti dovremmo rassegnare le dimissioni. Fatto questo, le nazioni associate dovrebbero votare un nuovo presidente e una nuova unica organizzazione. La colpa di questa situazione è della televisione che vuole solo match sui 12 round e campionati del mondo, a prescindere dai pugili coinvolti. Così ogni giorno qualcuno può creare una nuova organizzazione, a patto che abbia il supporto della Tv. Il Wbc è orgoglioso che molti pugili abbiano ancora il sogno di conquistare la sua cintura”.
(Lo scorso anno sono stati disputati quasi 250 match validi per un titolo mondiale! Ci sono 17 categorie di peso, quattro organizzazioni maggiori e almeno sette minori)
-Cosa pensa del fatto che l’AIBA, dopo l’Olimpiade di Londra 2012, stia pensando di gestire anche il pugilato professionistico?
“Credo che l'AIBA dovrebbe prima pensare di fare ordine in casa sua, dal momento che stanno attraversando il peggior momento della loro vita a causa di continue oltraggiose decisioni che suscitano proteste in tutto il mondo. Hanno distrutto la grandezza dell'arte della difesa e della potenza, trasformando il pugilato in una disciplina “tocca e scappa" con il loro assurdo sistema della macchinette segnapunti. Inoltre, la scelta unilaterale di accettare nel programma olimpico esclusivamente i professionisti che combattono nelle loro riunioni è una farsa. E’ un’idea perversa quella di lasciare fuori tutti gli altri professionisti. Discriminare quelli che non sono con loro è un'oscenità, simile all’apartheid: la peggiore colpa del genere umano”.
(Gli Stati Uniti hanno recentemente ribadito che qualsiasi pugile disputi un match su 4 round di 3 minuti deve essere considerato professionista. Sulaiman incontrerà Jacques Rogge per chiedere al CIO di intervenire sulla posizione dell’Aiba in merito al professionismo)
-Lei ha appoggiato l’elezione di Wu (nella foto) alla presidenza dell’Aiba?
“Mr Wu ha usato e abusato della mia fiducia per essere eletto presidente la prima volta, quando ha vinto per quattro voti. Mr Lipinsky, per i Paesi dell'ex Unione Sovietica, Mr Kashiba, segretario generale dello sport in Africa e io, presidente del Wbc, ci siamo uniti per portargli 34 voti perché credevamo in lui. Mr Wu, che originariamente pensavo fosse un gentiluomo e un uomo che si sarebbe battuto per il bene del pugilato dilettantistico, si è dimostrato un ingrato e un traditore dell'altrui fiducia. Io mi sono sentito usato anche da Humbert Frugoni, presidente della Federboxe francese, e da Franco Falcinelli, presidente italiano, amici di lunga data e a me molto cari. Mr Wu li ha usati per contattarmi e chiedere il mio aiuto”.
(Continua l’inchiesta della BBC che in un servizio televisivo ha rivelato di avere ricevuto, da fonti sicure, informazioni riguardo il pagamento di 10 milioni di dollari da parte dell’Azerbaijan per assicurarsi due medaglie all’Olimpiade di Londra 2012. L’Aiba ha risposto, tramite i suoi avvocati, che quei soldi erano la sponsorizzazione di un privato per le World Series of Boxing in America e non erano certo un accordo fraudolento tra un Paese e l’Aiba per assicurarsi delle vittorie ai Giochi. Il famoso promoter inglese Barry Hearn, che era stato interpellato nel 2009 per lo sviluppo delle WSB in Gran Bretagna e aveva risposto che non potevano produrre soldi, ha commentato: “Se un investitore mette in questo affare dieci milioni di dollari posso solo dire che viene da un altro pianeta”)
-Perchè Julio Cesar Chavez jr non affronta Sergio Gabriel Martinez (nella foto) come il regolamento vorrebbe?
“Il Wbc ha deciso che Julio Cesar Chavez, vincitore del match del 4 febbraio contro Marco Antonio Rubio, dovrà sostenere la prossima difesa contro Martinez, se questi vincerà il match del 17 marzo. Il promoter Bob Arum, che gestisce Chavez, ha tuttavia divulgato i nomi di altri sfidanti in totale ribellione con la scelta del Wbc e in contrasto con i desideri del mondo. Se Chavez non rispetterà le regole del Wbc, dovrà abbandonare il suo titolo”.
(L’ultimo a sostenere una difesa obbligatoria, ovvero contro lo sfidante ufficiale, del titolo medi Wbc è stato Kelly Pavlik che il 21 febbraio 2009 ha battuto Marco Antonio Rubio. Sergio Martinez difenderà la Cintura di Diamante del Wbc il 17 marzo al Madison Square Garden di New York, contro Matthew Macklin)
-Si farà mai il match tra il campione Wbc dei welter Floyd Mayweather e Manny Pacquiao?
“E' il match che il mondo vuole e sarà il più grande affare economico nella storia dello sport. E' mia opinione che si svolgerà alla fine di questo anno e con i soldi che guadagneranno, i due potranno ritirarsi a vita privata”.
-Chi è stato, secondo lei, il più grande campione del Wbc?
“Non ci sono dubbi. Il più grande pugile, non solo del Wbc ma nella storia della boxe, è il nostro amato Muhamma Ali”
-Il Wbc sta studiando qualche nuova iniziativa?
“Abbiamo intenzione di intensificare i controlli medici. Stiamo cominciando a lavorare per una pensione da assegnare ai pugili dopo il ritiro. Aumenteremo l’attenzione per la Wbc World Cup con la partecipazione di tutti i campioni delle federazioni affiliate. Stiamo continuando a proporre la lettura al pubblico dei cartellini dopo il quarto e l'ottavo round. Sarà perfezionato l'uso della moviola istantanea per la chiarezza e l'eliminazione di tante decisioni sbagliate in seguito a testate o altri falli. Implementeremo l'uso di un sito medico online che informerà sull'immediata disponibilità dei pugili”.
(L’introduzione della moviola istantanea mi sembra una novità epocale per una disciplina come il pugilato)
-Come immagina il mondo della boxe tra venti anni?
“La boxe si sta muovendo drammaticamente verso il monopolio di alcune Tv e di pochi promoter che lavorano soltanto con i pugili di vertice, che sono creati dalle classifiche delle organizzazioni internazionali. Ci sono un paio di promoter che stanno prendendo pugili per spostarli a loro piacimento, esclusivamente per soldi e con totale dispregio dei meriti o dei diritti degli altri. La boxe sta scivolando miseramente: un'arena in Argentina si è trasformata in un campo di guerra; un pugile ha schiaffeggiato il rivale e preso in giro lo sport; un altro, una volta diventato campione, non rispetta i suoi doveri; un’organizzazione dimentica i suoi obblighi e ne costruisce dei nuovi solo per i soldi della televisione. Tutto questo mi fa pensare che lo sport del pugilato, nei prossimi vent’anni, possa scomparire per trasformarsi solo in un semplice spettacolo”.
