Il kazako nettamente favorito a Londra

Comunque vada a finire sabato sera sul ring della O2 Arena di Greenwich, Londra, bisogna congratularsi con Kell Brook per avere il coraggio di affrontare, lui finora peso welter, il peso medio kazako Gennady Golovkin, l'uomo che i pari peso evitano come la peste. Sarà bene chiarire subito una cosa: Golovkin non è il campione del mondo dei pesi medi, quel titolo è di Saul Canelo Alvarez, ma non sempre il campione del mondo è il pugile più temuto della categoria e qui sembra riproporsi la situazione che si creò fra i pesi massimi quando Floyd Patterson era il campione del mondo e Sonny Liston il più forte peso massimo che il campione accuratamente evitava. Però i titoli veri, non quelli delle famigerate sigle, si conquistano sul ring e qualcuno aspetta con calma che Golovkin, 34 anni, sia rallentato dal peso dell'età. Non così il 30enne Kell Brook che non è un pugile qualsiasi ma che anzi il il Transnational Boxing Rankings Board considera il peso welter nr 1 al mondo in una categoria senza campione del mondo. Peso welter appunto. Certo non è la prima volta che un peso welter sale di categoria, in questo caso di due, e va a prendersi il titolo mondiale dei medi. Lo hanno fatto Mickey Walker, Sugar Ray Robinson, Emile Griffith, Sugar Ray Leonard e altri ma per quanto bravo sia Brook non ha ancora dimostrato di far parte di questa elite. 

Il pugile di Sheffield è imbattuto, solo in occasione del primo incontro con Carson Jones ha un po' deluso ma è stato grande nel match vinto negli Stati Uniti contro Shawn Porter e nella demolizione veloce di Ionit Dan Ion e Kevin Bizier. E' un pugile di ottima tecnica ma che ha anche pugno pesante nella sua categoria, molta precisione ed è veloce.Golovkin in quanto a potenza non è secondo a nessuno ma sarebbe sbagliato inquadrarlo solo sotto questo aspetto. Taglia il ring con grande abilità, mette grande pressione ma sa aspettare il momento giusto per accelerare, incassa apparentemente bene, è sempre perfettamente allenato e non ha difetti di tecnica. Stupisce che con le sue qualità e il suo passato dilettantistico abbia dovuto girare mezza America prima di convincere un trainer esperto e avveduto come Abel Sanchez a occuparsi di lui.

Golovkin sul ring fa quello che agli appassionati piace e se un tempo si poteva dire che era più o meno sconosciuto ora non è più così. Vuole fermamente combattere con i migliori, sono gli altri a non volerlo e lui, abituato a combattere ovunque, non ci ha pensato due volte prima di accettare un match a Londra. Chiaramente il kazako è favorito. Brook è molto convinto delle sue possibilità ma bisognerà vedere se sarà capace di salire di peso senza perdere potenza e velocità. Per lui è essenziale non stare fermo davanti a Golovkin ma anche fargli sentire i suoi colpi e quando è possibile anticiparlo. Questi discorsi però sono facili sulla carta anche se sul ring non si sa mai. Però è inevitabile pensare che Golovkin vincerà questo match ed è possibile che ciò avvenga prima del limite come ci ha abituato a fare negli ultimi anni.

Photos: Lustig, Matchroom Boxing