Davvero interessante l'intervista che il nuovo coach di Tyson Fury ha rilasciato ieri a Boxing News.
Ben Davison, oltre a sottolineare i notevoli progressi fatti dall'ex-campione negli ultimi tre mesi, sposa in pieno il progetto dell'organizzatore Warren, il quale non lo getterà nella mischia mondiale subito, prima di una serie di test. Solo una settimana fa, sui social network, Fury aveva annunciato ai fans che dopo il match di rientro sarebbe stato pronto per combattere per un mondiale:
-Se affermo che 29enne Tyson è un'autentica forza della natura, non dico niente di esagerato. Mi prendo la responsabilità di aver dosato i suoi allenamenti in tempi lunghi. Ora abbiamo uno staff che ci supporta veramente al meglio per il suo ritorno a Manchester, il 9 giugno. Christian Blacklock cura la forza di Tyson, il nutrizionista Greg Marriott sta lavorando ottimamente e io sono veramente contento. E' vero che ho dovuto trattenere Fury. Gli ho chiesto di andare piano con gli sparring e ci siamo impegnati molto per farlo dimagrire lentamente e ora noto che il pugile che era nel 2015, sta tornando fuori. Una cosa fondamentale è l'alimentazione ma anche il riposo. Un anno fa non dormiva mai e oggi la sua qualità del riposo è aumentata moltissimo e lui l'ha capito e ne sta beneficiando. Una fattore importante, che non piacerà a qualcuno (nemmeno a Tyson?) è il piano di rientro. Ho accolto con entusiasmo l'idea di Frank Warren, che punta a tre o quattro combattimenti di rodaggio e questa è l'idea giusta. Abbiamo bisogno ora di immagazzinare molti round. Desidero che metta in mostra soprattutto le cose su cui abbiamo lavorato ogni giorno. Lo tengo concentrato sugli obiettivi dei suoi allenamenti e non sui match mondiali. Oggi la cosa più importante sono i tempi del combattimento, non il combattimento stesso-.
Un'analisi concreta con obiettivi realizzabili, quella di Ben. Proprio ciò che serviva al gigante di Wilmslow.