di Maurizio Roveri
Lo sanno. Lo sanno, Gianmarco Cardillo ed Emanuele Venturelli, che stasera sarà una battaglia dura. Estenuante.
E che il percorso potrebbe diventare una salita faticosissima. E bisognerà resistere con il cuore in tumulto, fino a ritrovare il vento che lo porterà su sentieri sicuri.
Al Palapalestre di Ferrara va in scena la seconda sfida fra il loianese di “scuola” pugilistica ferrarese e il colosso di Cassino. In palio la cintura di Campione d’Italia dei pesi massimi. Titolo che il granatiere cassinese detiene. Lo ha conquistato in un derby laziale, contro Alfonso Damiani, l’estate scorsa. Ora lo difende, in trasferta, da un nuovo assalto di Venturelli.
Si sono già affrontati, al Palapalestre ferrarese. Era primavera. Il 25 marzo 2023, match clou di una appassionante edizione del “Memorial Carlo Duran”. Il titolo dei massimi era vacante. La Federazione Pugilistica Italiana aveva designato Venturelli e Cardillo co-sfidanti. In verità, doveva essere il fiorentino Cappelli a incontrare il pugile di Loiano, ma venne a trovarsi nell’impossibilità di farlo. E dunque venne scelto Cardillo come sostituto. Il colosso di Cassino, struttura fisica maestosa, ebbe pertanto l’opportunità di riemergere dalla penombra e tornare in attività. Lui che aveva vissuto, in passato, momenti di gloria. Campione d’Italia nel 2017, con una convincente vittoria in trasferta, ad Avezzano, sorprendendo il pugile di casa Ivan Di Berardino. A quei tempi l’Omone cassinese ricevette una proposta interessante dall’America. La rifiutò. Avrebbe dovuto, infatti, rimanere per un certo periodo negli Stati Uniti. Per mesi. Gianmarco Cardillo, da persona equilibrata e matura, fece la scelta più logica. Privilegiando il lavoro e la famiglia. Strade sicure.
Quando nel marzo dell’anno scorso venne chiamato a rimpiazzare Cappelli, mancavano appena una decina di giorni al match di Ferrara. Era fermo da un anno, Cardillo. E aveva combattuto un match soltanto, dal settembre 2019. Pesava circa 120 chili. Si aggrappò alla forza di volontà, all’orgoglio, all’esperienza per programmare, assieme al suo storico manager De Clemente, un intenso lavoro di preparazione che potesse permettergli in tempi brevi di raggiungere una condizione atletica accettabile. Finalmente gli era arrivata una nuova interessante opportunità, non poteva farsela sfuggire. Scese di peso e recuperò una certa fluidità nel suo jab sinistro e nel gancio destro. Pesava 108 chili, Gianmarco Cardillo, per quella prima sfida con Emanuele Venturelli. Il pugile di Loiano, seguìto da Massimiliano Duran, era sui 91. Una struttura fisica buona, che sarebbe perfetta per un “cruiser” più che per la categoria superiore dei pesi massimi.
Finì in parità, quella sfida di undici mesi fa. Tecnicamente “D-MD”. Draw (cioè, pari) per Majority Decision. A maggioranza. Sui cartellini di due giudici c’era infatti il 95-95. Un terzo giudice aveva invece assegnato due punti in favore di Cardillo (96-94).
Questa sera Gianmarco ed Emanuele si ritrovano faccia a faccia. In palio, assieme alla cintura Tricolore, c’è anche il loro futuro. Chi perde, rischia di uscire dal giro. Non soltanto: chi sarà sconfitto (purché non venga assegnato un altro “match pari”…) perderà l’imbattibilità.
I record dei due interpreti dicono:
Gianmarco Cardillo, 34 anni, 13 match, 11+, 0-, 2=
Emanuele Venturelli, 34 anni, 8 match, 7+, 0-, 1=
Hanno scelto strategie diverse, addirittura opposte, in fase di preparazione a questo combattimento.
Cardillo, che stavolta ha avuto tutto il tempo per prepararsi nel migliore dei modi, ha privilegiato un lavoro intenso di “guanti”. Potendo avere a disposizione due massimi di buon valore come Federici e D’Ortenzi.
Venturelli ( foto con Momo Duran e il team)invece ha lavorato tecnicamente sull’uso del diretto sinistro, che può essere una chiave di lettura importante del match, ed ha privilegiato il lavoro sulla rapidità, la scelta di tempo, la resistenza e la fluidità. Scegliendo, in pieno accordo con il suo Maestro Massimiliano Duran, di non fare i guanti con altri pesi massimi. Lo sparring più… pesante che ha avuto è stato Daniel “Cuba” Quiroz, buon supermedio della Bolognina Boxe (fa parte della squadra Professionistica di Massimiliano Duran ).
E’ stato, quello del pugile di Loiano, un tipo di lavoro impostato sulla “leggerezza”. Per cercare di anticipare il campione in carica, che gli è superiore per stazza e peso ma anche un po’ meno mobile.
Chiaro che non avrebbe senso per Venturelli sfidare Cardillo sul piano della forza.
“Emanuele non deve fare muro contro muro. Consumerebbe energie inutilmente. E deve evitare l’errore commesso nel match di undici mesi fa: farsi spingere alle corde, dove rimaneva stando troppo fermo. Ma non ripeterà quell’errore. E’ pronto per muoversi di più sulle gambe e per lavorare rapido con i colpi dritti”. Così confida Massimiliano Duran.
La mia sensazione è che prevarrà chi saprà “leggere” con più efficacia le situazioni, round per round. E dunque, la tattica e la strategia faranno la differenza.
Che cosa dovrà fare lo sfidante Venturelli? Che tipo di impostazione dovrà dare al match Cardillo, che è il campione in carica?
Ho coinvolto, per sentirne il parere, un Maestro espertissimo e apprezzatissimo. Meo Gordini. Romagnolo di Ravenna. Personaggio che da ben 55 anni insegna ai ragazzi i valori della boxe e della vita.
“Venturelli è pugile che sa allungare bene il jab sinistro. Dovrà farne abbondante uso. Con continuità. Limitando la strada insidiosa della battaglia fisica. E’ un ragazzo rapido e coraggioso. Ha avuto problematiche nella vita, cerca un riscatto, attraverso questo match. E dunque ha motivazioni importanti. Si gioca una grande opportunità. Chi ci crede veramente, non ha limiti. Un esempio straordinario è quello di Matteo Signani. Con la costanza, l’umiltà, il sacrificio, tanto tanto lavoro in palestra, orgoglio e concretezza, ha vinto quattro volte il titolo Europeo dei pesi medi. Dall’età di quarant’anni in poi. Con le sue risorse morali e mentali, un pugile come Signani è andato tre volte oltre quello che si poteva immaginare. Per quanto riguarda Cardillo, possiede un gran fisico e una muscolatura importante, tuttavia non è così potente come si potrebbe pensare. Usa bene l’esperienza acquisita. Sicuramente, un pugile di sostanza”.
La proposta pugilistica della SSD L’Accademia, la società organizzatrice di Massimiliano Duran e Soili Schiavi, è decisamente appassionante. Non soltanto per il main-event.
I combattimenti del “contorno” Professionistico sono decisamente di spessore e meritevoli d’essere seguìti con curiosità e attenzione.
In particolare il combattimento che vedrà impegnato Ahmed Obaid in un match-chiave della carriera. “Oba”, come viene simpaticamente chiamato a Ferrara, se stasera confezionerà la sua quinta vittoria da Pro, presumibilmente entrerà fra i pretendenti alla cintura tricolore dei pesi mosca. Il “ragazzo di Gaza”, dove è nato 28 anni fa, vive da vent’anni nella città estense. Per la sua educazione e gentilezza viene soprannominato “Gentleman”. E’ pronto, Obaid, a proporre un match bello e convincente stasera. Si è sottoposto ad un rigoroso lavoro tecnico con Massimiliano Duran e ad una intensa preparazione fisica e atletica con Romano Becchetti alla Padana Training Center. Qui il preparatore atletico Romano Becchetti ha curato anche la preparazione di Mohamed Nasri, il superleggero tunisino residente a Ferrara che affronterà un avversario molto impegnativo come Davide Carpentieri di Roma.
Nell’altro incontro Professionistico l’imbattuto Aleksander Ramo (10 combattimenti, tutti vinti) sfiderà il bosniaco Mirnes Denadic che ha l’esperienza di chi è già salito sul ring 46 volte, con successi e sconfitte.
La preparazione atletica di Emanuele Venturelli, invece, è stata curata da Alessandro Becchetti. Che è anche il giovane Presidente della Pugilistica Padana Ferrara.
A presentare i pugili, match dopo match, con chiarezza precisione e competenza, sarà ancora lo speaker Marco Marchino. “The Voice” del Pugilato di Ferrara.
IL PROGRAMMA
(Palapalestre di Ferrara, inizio ore 20)
DILETTANTI
Kg 55: Zoran Suljic (Pugilistica Padana) contro Franco Cavalieri (Sempre Avanti Bologna).
Kg 57: Awais Nazakat (Pugilistica Padana) contro Luca Masini (Regis Bologna).
Kg 52: Rosalinda Forzano (Pugilistica Padana) contro Electra Mormando (Ferrara Boxe).
Kg 75: Giacomo Mistroni (Pugilistica Padana) contro Claudio Pazi (Ferrara Boxe)
Kg 66: Hasen Asia (Pugilistica Padana) contro Nicolò Vettore (Ultimo Round Boxe).
PROFESSIONISTI
Pesi superleggerii: Mohamed Nasri (Ferrara, Pugilistica Padana) contro Davide Carpentieri (Roma) sulla distanza delle 6 riprese.
Pesi mosca: Ahmed Obaid (Ferrara, Pugilistica Padana) contro Muhamed Biberovic (Bosnia) 6 round
Pesi mediomassimi: Aleksander Ramo (Recanati, Pugilistica Padana) contro Mirnes Denadic (Bosnia) 6 round.
CAMPIONATO D’ITALIA PESI MASSIMI
Gianmarco Cardillo (campione in carica, Cassino, kg 106, Team De Clemente) contro Emanuele Venturelli (sfidante, Loiano, kg 96, Pugilistica Padana Ferrara). 10 riprese.
ARBITRO: Marco Moscadelli, di Firenze.
GIUDICI: Marco Chiarelli, Enrico Licini, Antonio Migliore.
SUPERVISOR: Albino Foti