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Salita questa notte a Detroit propone il campione Usba Holmes Jr contro Harrington

Torna la boxe  a Detroit questa notte con una manifestazione firmata dalla Salita Promotions presso il Wayne State Fieldhouse. Il match event guarda a uno scontro sui 10 round dove nella difesa del titolo dei pesi super welter USBA il campione Ardreal Holmes Jr. (14.0), imbattuto mancino di Flint difenderà la cintura per la prima volta contro l’idolo locale Marlon Harrington (10.1) accreditato di una potenza notevole   come segnalano le sue nove vittorie per ko. Il 28enne Holmes Jr, campione nazionale dilettante 2015, secondo  Salita è un elemento in grande evoluzione in possesso di lunghe leve  che muove rapidamente. Da mancino affronterà un avversario dotato di un potente destro che avrà dalla sua tutto il tifo del pubblico.

Interessante anche il secondo match in ordine di importanza dove l’imbattuto russo residente a Detroit campione dei mediomassimi  USBA Ali Izmailov (11.0), n. 8 WBO, se la vedrà contro l’esperto mancino di Las Vegas Britton Norwood (13-4-1) sui dieci round.

David Benavidez deciso a rinunciare alla sfida contro Canelo Alvarez ?

Il combattente messicano Saúl 'Canelo' Álvarez è in pieno conto alla rovescia per il suo primo incontro del 2024, che ha già una data e un luogo definiti, ma nessun nome del suo sfidante.

Il 27enne di Las Vegas David Benavídez, campione Interim Wbc  sembrava essere il prossimo rivale   ma una frase dichiarata a Fox Depotres Tv potrebbe cambiare ogni previsione.

Benavídez, essendo il campione ad interim Wbc dei super medi, è obbligato, se chiamato a farlo, per regolamento, a combattere Álvarez, che è il campione delle quattro cinture. Tuttavia se “El bandera Roja” annunciasse il suo ingresso nei mediomassimi tutto  cambierebbe.

Quella frase “E’ molto probabile” fa pensare che stiamo per assistere ad una situazione che cambierebbe i valori ai vertici dei supermedi dove oggi  Benavidez è un indubbio protagonista  con le sue 28 vittorie consecutive e i 24 knockout imposti agli avversari di cui alcuni di alto rango come Andrade, Plant e Lemieux.

Sulla possibile decisione di Benavidez  pesa anche  un aspetto che è stato poco pubblicizzato. Canelo ha offerto a David condizioni veramente pessime per la divisione degli introiti tale da  L spegnere  entusiasmi da parte di qualsiasi  sfidante. 

Non ci rimane che aspettare ancora qualche giorno per avere ben chiaro il nome del prossimo avversario della superstar messicana.

Sulaiman, presidente Wbc, vuole sei giudici per il mondiale unificato Fury vs Usyk

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di Dario Torromeo

Mauricio Sulaiman è il presidente del World Boxing Council, la sigla più prestigiosa.
In un’intervista a Sky Sports UK ha detto che per il mondiale unificato (Wbc, Wba, Ibf, Wbo) dei pesi massimi del 18 maggio (a Riyadh, Arabia Saudita) tra Tyson Fury e Oleksandr Usyk vorrebbe cinque o sei giudici, al posto degli attuali tre.
Così – dice – si avrebbe la certezza di avere un verdetto corretto. Una brutta notte può capitare al pugile, ma anche al giudice. E questo incontro è troppo importante per correre il rischio di un verdetto sbagliato”.
Ancora un volo di fantasia per trovare la quadratura del cerchio.
Il problema non è quanti siano i giudici, tre/sei/dieci? ma che siano tutti preparati per un grande evento, competenti sul piano tecnico e capaci di non lasciarsi condizionare da nessuna situazione contingente nella compilazione del cartellino.
La bravura del giudice è alla base del giusto verdetto, non il numero delle persone chiamate a giudicare.
Sulaiman vuole anche l’uso della tecnologia a bordo ring. Ovvero la possibilità di rivedere, immediatamente, le immagini di un’azione contestata. La possibilità di sfruttare questa sorta di VAR è già prevista. 
Il 14 gennaio dello scorso anno fu usata in modo insolito. 
Pesi massimi, Guido Vianello vs Jonhatan Rice.
Dopo 1:15 del sesto round il diretto destro dell’americano va a segno. 
Sotto l’arcata sopracciliare sinistra di Guido Vianello si apre una brutta ferita. Taglio profondo, in posizione pericolosa sull’attacco alto della palpebra.

Si chiude la ripresa. Poco dopo l’inizio del settimo round l’arbitro chiama il medico che sentenzia, giustamente, che non si può andare avanti.

Benjy Esteves, il terzo uomo sul ring, non si è accorto che la ferita è stata provocata da un colpo regolare, pensa sia la conseguenza di uno scontro accidentale delle teste. Dice che si andrà alla lettura dei cartellini.
 Se così fosse Vianello resterebbe imbattuto. È avanti per tutti e tre i giudici: 59-55, 59-55, 58-56. I telecronisti della ESPN, che trasmette in diretta il match negli Stati Uniti, chiamano l’arbitro. Lui scende, va a bordo ring, rivede il filmato. È solo a quel punto che realizza quanto sia accaduto. Torna su e decide per il giusto. 

Jonathan Rice vince per kot dopo 40 secondi dall’inizio del settimo round.
 Corretto il verdetto, bizzarro il modo in cui ci si è arrivati.
L'ultimo a detenere tutte le cinture mondiali dei pesi massimi è stato Lennox Lewis nel 1999, nell'era dei quattro Enti nessuno è ancora riuscito nell'impresa.
Mauricio Sulaiman vuole sei giudici per Fury vs Usyk, molto difficile che sia accontentato.
Chiudo con due note sulle clausole del contratto firmato per questa sfida.
Se uno dei due pugili non si presenterà per il match, dovrà pagare all'altro una penale di dieci milioni di dollari.
Se Tyson Fury non si presenterà, Olexsandr Usyk sarà autorizzato a difendere il titolo IBF, sempre il 18 maggio, contro Filip Hrgovic.

Lo sfidante ufficiale Wba Ramirez si oppone alla riunificazione Ioka-Estrada

Il mese scorso, il comitato dei campionati WBA ha ordinato un incontro tra il campione dei super mosca WBA Kazuto Ioka e il numero uno del ranking il 27enne di Los Angeles John "Scrappy" Ramirez, imbattuto in 13  match.  

L’accordo doveva essere raggiunto  entro il 15 febbraio ma Ioka, ha fatto una richiesta ufficiale alla WBA per ottenere il permesso di combattere in uno scontro di riunificazione con il campione WBC Juan Francisco Estrada previsto per il 3 luglio a Tokyo. Ovviamente quest’ultimo si presenterebbe come un evento pugilistico di notevole levatura, ma il team di Ramirez è intenzionato a far valere i suoi diritti  e ha chiesto all’Ente di  confermare il match ufficiale di categoria che dovrebbe avere luogo entro 90 giorni. Ramirez a proposito ha dichiarato a Fightnews:

-Ho sempre detto che affronterò Ioka  anche  in Giappone, combatterei anche sulla luna. Lui è il campione e sono disposto ad affrontarlo ovunque. Non mi sento frustrato e so che devo rimanere calmo e concentrato.  L’opportunità di  una riunificazione non può cambiare le regole della Federazione non è giusto. Ci opporremo in ogni forma.

In realtà mi sento il campione in questo momento. Semplicemente non ho la cintura per dimostrarlo, ma tutto ciò che mi resta è andare a prendere la cintura WBA.

Gervonta Davis rifiuta la sfida con Benn, che s'arrabbia

 Un Conor Benn  infuriato   ha scelto  i social media  per sfogare la sua  grande delusione.  Il campione Wba dei leggeri Gervonta Davis, non ha  accettato l'offerta fatta dal promotore, Eddie Hearn,  quindi  tutte le speranze del “figlio d’arte” di essere protagonista di un match mondiale di altissimo livello sono sfumate .

Il vero problema è che l'offerta fatta da Hearn è stata giudicata  da ” Tank” abbatstanza modesta . Il fatto che Benn negli  Stati Uniti non è conosciuto  e che  una offerta per portare   “Tank” in Gran Bretagna dovrebbe essere  stata  altissima ha provocato il rifiuto  del campione di Baltimore  che  ha nel mirino  duelli ben più remunerativi contro Devin Haney, Shakur Stevenson, Vasily Lomachenko e Teofimo Lopez.

 

Il 27enne  imbattuto 'The Destroyer' ha scritto  ieri  sulla rete :

'Non chiamarmi mai più, Gervonta Davis. Hai rifiutato il match perché pericoloso  non sei il  campione che pensavo-

 Ora Benn per andare “alla conquista  dell’ America” dovrà iniziare  ad affrontare  elementi di  valore superiore  a quelli affrontati sino ad oggi.  E’ il numero tre del ranking Wba  dei welter  non poteva davvero pretendere che  Davis  di categoria inferiore  accettasse la sfida.

L'Ebu sancisce la sfida dei superleggeri Azim e Smith. Ma si farà?

Due settimane fa , l'EBU ha ordinato al campione europeo dei pesi superleggeri, Adam Azim, di difendere il suo titolo contro il campione britannico e del Commonwealth Dalton Smith. Sarebbe un match capace di muovere un grande interesse e non solo in Gran Bretagna perchè  Azim(foto) 21 anni imbattuto in 11 match e Dalton Smith 27 anni  invitto in 27 match sono due elementi  da alta classifica  internazionale.

AZIM Adam slegg

 Tre giorni fa  anche  il British Boxing Board of Control ha seguito l'esempio  Ebu ha ordinato alla coppia di accettare un combattimento per il titolo nazionale . Smith, nativo di Sheffield, tornerà in campo il mese prossimo contro l'ex sfidante del titolo mondiale Jose Zepeda alla Sheffield Arena in quello che rappresenterebbe il primo grande passo avanti di Smith nell’arengo mondiale . Hearn ha parlato della sua volontà di far combattere il suo poulain contro Azim e  invitato e il suo promotore  Benjamin Shalom a iniziare i negoziati e ha scritto su di un post .- Vi renderemo le cose molto facili .Faremo l’incontro su Sky. Fateci un'offerta. Se non proporrai niente significa che hai  paura che  Adam Azim perda questa sfida.-    Vedremo come andrà a finire sulla carta è un match  molto allettante.

Ci ha lasciato Federico Scarponi, valoroso peso gallo

All’età di 92 anni, a Porto Sant’Elpidio (AP), si è spento Federico Scarponi (41-21-4), grande peso gallo in attività dal 1954 al 1965.

Professionista esemplare nel vero senso della parola, Scarponi ha combattuto contro i migliori pari peso della categoria in Italia e all’estero diventando in tre occasioni campione italiano.
Non riuscì a diventare campione europeo in quanto si trovò di fronte due pugili italiani più forti di lui:
Il fenomenale Mario D’Agata, ex campione mondiale, che nel 1957 a Cagliari lo sconfisse per KO alla ottava ripresa e Piero Rollo che nel 1959, sempre a Cagliari, lo superò per squalifica alla quinta ripresa.
Conquistò una prima volta il titolo italiano nel 1959 a Pesaro battendo ai punti Gianni Zuddas, argento ai giochi di Londra 48, per lasciarlo alla prima difesa nelle mani di Mario Sitri.
Nel 1962 a Roma tornò in possesso della cintura tricolore prendendosi la rivincita su un oramai logoro Mario D’Agata che sconfisse ai punti, titolo che difese pareggiando contro il tarantino Giuseppe Linzallone e Primo Zamparini, argento a Roma 60, per poi perderlo contro Luigi Lucini.
Battendo prima del limite Linzallone, Scarponi nel 1964 divenne per la terza volta campione nazionale, difendendolo in due occasioni battendo
 Lucini, prima di abdicare dinnanzi all’emergente Tommaso Galli.
Fu quello l’ultimo incontro della sua gloriosa carriera che lo vide combattere senza timori reverenziali anche al di fuori dei confini nazionali.
In Europa affrontò, con alterne fortune, Pierre Cossemys in Belgio, Johnny Caldwell in Inghilterra, Pierre Vetroff in Francia, Mimou Ben Alì in Spagna e Risto Lukkonen in Finlandia, tutti campioni europei e mondiali.
La sua vocazione da globe-trotter lo portò ad intraprendere tournée in Australia e nelle Filippine dove in due occasioni venne battuto di stretta misura da Leo Espinosa nel 1956 sfidante mondiale del fuoriclasse argentino Pascual Perez.
Max 

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Joshua: "Sono già tanti quelli che hanno messo al tappeto Fury!"

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Dichiarazioni in vista del loro incontro, previsto per l’8 marzo a Riyadh.
Ngannou: “Sì, ho dei dubb. Non so se Joshua sarebbe riuscito a rialzarsi dallo stesso pugno con cui ho messo al tappeto da Tyson Fury. Tyson ha dimostrato di essere molto resistente, l’ho visto recuperare da un knockdown da non credere contro Deontay Wilder. Probabilmente è una delle persone più resistenti là fuori, questa non è una mancanza di rispetto nei confronti di AJ, ma sinceramente non credo che AJ avrebbe retto quello che ha retto Tyson."
Joshua:  “Chi non ha steso Tyson? Sono ormai tanti quelli che hanno messo giù Tyson Fury”

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