logo facebook

SEGUICI SU FACEBOOK

Storie di Boxe

Roy Jones jr vuole combattere ancora e sfidare i migliori Qualcuno lo fermi

aaa

A gennaio avrà 48 anni, ha subito devastanti knock out. Dieci mesi fa Maccarinelli lo ha distrutto...

 

Roy Jones jr, 48 anni a gennaio e un record di 64-9 con 46 ko, ha recuperato dall’infortunio subito in agosto nel match contro Rodney Moore (strappo al bicipite destro) e vuole tornare sul ring. Vuole sfidare i migliori.
Avevo scritto sul tema un anno fa. Poi, ingenuamente, pensavo che fosse diventata una storia chiusa. Scopro che la discesa continua. E allora credo che, appena ritoccato in qualche punto, quel vecchio articolo sia ancora valido.
Roy Jones jr corre seri pericoli ogni volta che sale sul ring.
La sconfitta contro Enzo Maccarinelli, dieci mesi fa, è stata devastante, un ko brutale. Da troppo tempo il campione di Pensacola rischia di trasformare ogni suo match in una tragedia.
Mi ero già spaventato cinque anni fa guardandolo contro Denis Lebedev.
Avevo pregato perché la punizione non fosse più severa di quello che era già stata. Un ko devastante. Dieci colpi consecutivi, due dei quali terribili. Jones a terra per qualche minuto, la moglie che trema e piange sul ring. Ma era tutto già scritto. L’ex campione del mondo, che è stato il miglior pugile pound for pound degli anni Novanta e ha dominato la scena sino agli inizi del Duemila, al peso aveva segnato 90 chili. Quasi undici in più del match precedente, quasi due e mezzo in più rispetto al mondiale dei massimi contro John Ruiz. Non ha più velocità di braccia, non ha più mobilità, non incassa più niente.
Lo stesso peso lo ha segnato, etto più etto meno, contro Maccarinelli.

roy jones


Mi ero intristito vedendolo combattere cinque mesi dopo Lebedev all’Atlantic Civic Center davanti a meno di mille spettatori, senza televisioni nazionali a riprenderlo e con la pay per view offerta in saldo a 9,99 dollari. Un’arena indegna del campione che è stato. Lui diceva: “Ho vinto e vado avanti”. Certo aveva messo su un successo ai punti dopo tre sconfitte consecutive, due delle quali per ko. Aveva ottenuto la prima vittoria dall’agosto 2009. Ma aveva battuto il signor Max Alexander che negli ultimi sette match vantava un record di sei sconfitte e un pari. Uno che non saliva sul ring dal 3 ottobre 2009, ventisei mesi di inattività. Ci sarà pur stato un motivo. E neppure contro questa sorta di sparring partner, Jones era riuscito a fare qualcosa di accettabile.
Da quel momento altri sette birilli. Vittorie contro un tale Courtney Fry in Latvia, Hany Atiyo in Russia, Eric Watkins o Paulo Vasquez in Nordamerica. Successi tanto per giustificare un folle prolungamento di carriera.
L’inizio della fine è datato 15 maggio 2004, la notte in cui ha perso per kot contro Antonio Tarver. Poi sono arrivate altre tre sconfitte in otto incontri.

jones giucc80


Diceva di volere il titolo dei massimi leggeri, ma nelle uniche due occasioni in cui si è battuto al limite della categoria è stato messo knock out da Danny Green e Denis Lebedev. Aveva raccontato in giro che il suo combattimento con Maccarinelli sarebbe stato valido per il mondiale Wba della categoria. Il presidente Mendoza si era affrettato a smentire.
Roy Jones jr, l’uomo che ha vinto il mondiale in quattro differenti categorie di peso, adesso fa la “spalla”. Aiuta gli altri a dare credibilità al loro record. E’ tutto decisamente molto triste.
La prestigiosa rivista Sports Illustrated sostiene lo faccia per soldi. Ricorda i due contratti con la televisione HBO: 60 milioni per sei anni e poi 20 milioni per tre match. Ma rammenta anche il fallimento della compagnia discografica, il furto da parte di un impiegato della sua azienda, le spese folli per l’entourage e i familiari, la difficoltà a gestire le operazioni immobiliari in Florida.
E così, ci troveremmo davanti a un altro sportivo che ha .guadagnato cifre con cui vivere da re e si ritrova a dover combattere per sopravvivere. Attenzione, non è la boxe a rovinare gli uomini. Sono alcuni pugili a rovinare se stessi. Chi non è capace di fermarsi in tempo non rischia solo le finanze, ma corre anche il pericolo di avere pesanti problemi con la psiche e con la tutela delle proprie condizioni fisiche. E parlo di grandi campioni, non di mezze figure.
Nel 2011 un sito online americano ha rivelato che Roy Jones aveva problemi di equilibrio e frequentava un neurologo per cercare di limitare i danni cerebrali che due decenni di attività professionistica gli avevano provocato. Cinque anni dopo continua a salire sul ring.

403f0091b26f24d04725de3b32c50722

Un tempo Roy era il padrone dello spettacolo. Era l’uomo che vendeva da solo milioni di contratti per la pay per view, ora non riesce a darli via neppure sottocosto. E per fare attività è costretto a viaggiare migliaia di chilometri lontano dagli Stati Uniti o accettare di esibirsi in piccoli centri.
La boxe è uno sport pericoloso. Bisogna essere al meglio della condizione fisica per limitare al minimo i rischi.
Ha moglie e tre figli. E continua a sfidare la sorte.
Qualcuno gli dica basta, lo facciano scendere dal ring per sempre.
La HBO lo paga 250.000 dollari l’anno per fare il commentatore. Mestiere meno rischioso e decisamente più adatto a uno che negli ultimi anni non ha mai dimostrato di poter reggere il confronto con qualsiasi pugile di medio livello.
È una vicenda triste e pericolosa.
Speravo  che quella contro Maccarinelli sarebbe stata l’ultima fermata. E invece è tornato altre due volte sul ring. In marzo ha vinto contro Vyron Phillips al debutto e in agosto ha battuto Rodney Moore (17-11-2).
E ha appena annunciato che continuerà a combattere.
Qualcuno lo fermi.

https://dartortorromeo.com/

RIFERIMENTI

BOXE RING WEB

EDITORE FLAVIO DELL'AMORE

Autorizzazione

Tribunale di Forli' n. 2709

CHI E' ONLINE

Abbiamo 708 ospiti e nessun utente online

FORUM

logo boxeringweb2017c

Il Forum a cura di NonSoloBoxe

Per discutere di Boxe e non solo...

CLICCA SUL BOTTONE
PER ACCEDERE AL FORUM

go