Restando ai tempi recenti, penso che Holmes, il primo Tyson e Lewis gli siano stati superiori sul piano tecnico. Lui è sicuramente stato il più carismatico di sempre...
Prendendo spunto dalla recente presentazione dell’interessante libro di Gianni Minà su Muhammad Ali (“Il mio Ali”), mi sono chiesto se realmente si possa considerare il più forte peso massimo di tutti i tempi. Di sicuro tecnicamente è stato quello che ha cambiato in maniera drastica il modo di fare la boxe in quella categoria di peso. Prima di lui i massimi puntavano tutto sull’ aggressività e sulla potenza dei loro pugni, con Ali per la prima volta si è visto un massimo danzare sul ring cercando di sfruttare mirabilmente la velocità e la grande abilità tecnica e tattica.
L’unica volta che ho avuto la fortuna di vederlo dal vivo è stato nel lontanissimo 1978 a New Orleans, quando sconfisse ai punti lo scorbutico Leon Spinks in un match di rivincita. Ali vinse ai punti al termine di un incontro piuttosto noioso e non certo esaltante, ma quello fu l’ultimo incontro vero della sua straordinaria carriera. I momenti migliori erano definitivamente alla spalle.
L’apice della sua vita pugilistica l’ha certamente raggiunto nell’ottobre del 1974 a Kinshasa nel cuore dell’Africa nera, nell’epica vittoria sul terribile e superfavorito George Foreman. Un evento che ha fermato il mondo intero e che ha offerto lo spunto molti anni più tardi a quello che, secondo me, è stato il più straordinario film documentario mai realizzato su un evento sportivo. Sto parlando ovviamente del pluripremiato “Quando eravamo Re”.
Per dare un giudizio soltanto tecnico sul suo reale valore di pugile pesano inevitabilmente i tre anni di inattività forzata dal 1967 al 1970 dovuta alle note vicende legate al rifiuto a combattere in Vietnam. Ali, allora venticinquenne , era forse nel miglior momento della carriera e tre anni di fermo sono stati veramente tanti per un professionista.
Credo che, complessivamente, alcuni campioni tra i pesi massimi dei tempi più recenti come ad esempio Larry Holmes, il primo Tyson e Lennox Lewis siano stati forse superiori ad Alì. Ma dove lui è stato senza nessun dubbio inarrivabile è nell’incredibile carisma che possedeva. Se non avesse fatto il pugile sarebbe potuto essere un grande statista. Se avesse avuto idee meno radicali (era vicino a Malcom X) sarebbe potuto diventare magari il primo presidente afroamericano degli Stati Uniti molto prima di Obama. E’ difficile dare ad Ali una definizione che lo rappresenti. Probabilmente la migliore è stata quella che si è data da solo, semplicemente il più grande.