di Gualtiero Becchetti

Sì. Alla boxe tutti abbiamo fatto tanto male e le hanno fatto tanto male. Chi più, chi meno. Tutti!
Sono certo che avesse ragione George Foreman quando diceva che il pugilato è lo sport a cui tutti gli altri sport aspirano. Ma io sono troppo di parte e forse, come il vecchio “Big George”, esagero. L’amore talvolta acceca…
Ma oggi non voglio fare l’apologia della Noble Art; cercare di descriverne i significati più nascosti e profondi; trovare mille alibi, mille speranze, mille giustificazioni a qualcosa che ha riempito la mia vita, sino a quando riesco ad andare indietro nella memoria.
Voglio solo ribadire che… Sì. le abbiamo fatto tanto male e le hanno fatto tanto male. Chi più, chi meno. Tutti!
Lo ripeterei mille volte, perché questa è la nuda e cruda realtà.
I colpevoli? Tutti noi abbiamo qualcosa da rimproverarci, chi per un verso e chi per un altro.
Ma soprattutto coloro che da anni, anni, anni e anni usano l'arte dei pugni, dei muscoli e del cervello per soddisfare le proprie minuscole o gigantesche ambizioni personali. Per compensare le proprie minuscole o gigantesche frustrazioni; per dire sempre “io” anziché “boxe”.
Quello che ho scelto di definire “sport-non solo sport” arranca e annaspa proprio nel nostro Paese dove ha scritto pagine ricolme di gloria e di cultura.
E' qualcosa che va quasi contro natura...
Cosa facciamo, quindi? Proviamo a pensare al futuro? Certo! Ma ciò che sembra ovvio, in realtà non lo è.
Perché se verso il domani ci s’avvia ancora con le spalle cariche dei peccati di sempre non cambierà proprio niente. E’ una trama vecchia. Ammuffita.
Se il tempo, la fatica di imparare e gli esami di coscienza non miglioreranno noi stessi, dal primo all'ultimo, la commedia sarà recitata al massimo su un palcoscenico verniciato di fresco, ma con i medesimi mediocri attori, per cui alla fine resteranno solo i fischi del pubblico.
La Storia con la “S” maiuscola che finisce sui libri e le piccole storie individuali con le “s” minuscole che restano nei ricordi dei famigliari sono sempre scritte da uomini con un volto, un nome e gambe per camminare.
Ciascuno quindi, si assuma finalmente le proprie responsabilità, le proprie colpe e , se mai ci fossero, i propri meriti.
Ciascuno...
Quindi pure noi.
O faremo la fine di quelli che maledicevano il destino morendo di freddo e non s'accorgevano di essere stati tanto stupidi da non chiudere le finestre e accendere il riscaldamento...