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Bordo Ring

Boschiero entusiasma, drammatico ko per la Galassi

devisboschieroIl campione supera largamente un bravo De Vitis nell'europeo superpiuma. “E ora il mondiale", dice Cherchi. Il “giallo" della conchiglia protettiva. Brutta sconfitta per Simona. La boxe italiana deve ringraziarla per quello che ha fatto, lei deve chiuderla qui...



Dall’inviato

Dario Torromeo

PADOVA – Un inizio sorprendente. Non per la vitalità dei pugili, ma per la svagatezza di Devis Boschiero, che ha dimenticato negli spogliatoi la conchiglia protettiva. Hanno dovuto fargliela indossare sul ring, creando uno schermo “anti scandalo" con degli asciugamani. Poi, è cominciato lo spettacolo vero. Il campione ha vinto nettamente (avevo anch’io, come i tre giudici, otto punti di vantaggio per lui) la sfida per l’europeo dei superpiuma contro Antonio De Vitis. Ma è stato, paradossalmente, proprio il brindisino a stupire in positivo.

E’ riuscito a fare pressione per quasi tutte e dodici le riprese, ha incassato colpi potenti, ha costretto il detentore a un lavoro super, lo ha obbligato a non cedere un solo istante. Né in concentrazione, né in efficacia dei colpi.

Boschiero ha superato l’esame. Ha rapidità d'azione, senso del ritmo, misura e colpi pesanti. Tatticamente sbaglia poco, forse se proprio dobbiamo andargli a cercare una pecca, la troviamo nella mancanza di continuità assoluta. Ha bisogno di pause, di tempo per recuperare nel corso della ripresa. Ma è senza alcun dubbio il nostro miglior pugile su piazza. Nel match ha piazzato pugni potenti, il destro ha lavorato bene come al solito e in almeno tre occasioni ha scosso lo sfidante. Nell’undicesimo round ho avuto l’impressione che il campionato fosse giunto al termine. E invece De Vitis mi ha stupito nuovamente, recuperando da una situazione disastrosa e chiudendo con una netta, ma onorevole sconfitta ai punti.

La pressione del pugliese avrebbe avuto bisogno di diversa efficacia per regalare punti, invece solo in rare occasioni i suoi colpi hanno ottenuto l’effetto sperato. Spesso ha centrato gomiti o guantoni del rivale. Boschiero lo ha costantemente anticipato, intuendone le intenzioni e beffandolo sul tempo.

Una grande preparazione ha permesso allo sfidante di salire sul ring con un’eccezionale condizione fisica. Questo gli ha consentito di reggere un ritmo infernale dall’inizio alla fine.

Ma i valori in campo erano chiaramente diversi e round dopo round la supremazia di Boschiero si è evidenziata. Ha vinto, alcune riprese largamente, altre di poco, io avevo dieci round a due per lui. Vi chiederete, come si possa giudicare bello un match che si chiude con un così largo divario? La bellezza, a mio avviso, gli è stata regalata dall’intensità dell’incontro. Neppure un attimo di pausa, sempre con il piede sull’accelleratore. E, lo ripeto, in quei round vinti di misura Boschiero ha dovuto faticare e sudare per portare a casa il punto.

“E adesso?”

“Adesso, il mondiale”

“Contro Gamaliel Diaz?

“Esatto”

“Notizia certa?”

“Al cento per cento, parola di Salvatore Cherchi”

Sfumata la rivincita contro Takahiro Aoh (sconfitto sabato mattina, ora italiana, dal messicano), il clan di Boschiero è ugualmente certo di fare rispettare gli accordi anche al nuovo campione. Il numero 1 della classifica, Sergio Thompson, è messicano. Come il detentore del titolo. Ma gli accordi presi durante l’ultima convention del World Boxing Council prevedevano che Aoh concedesse la rivincita a Boschiero dopo la seconda difesa volontaria. Ora è cambiato l’uomo contro cui battersi per la cintura, ma questo (giura Cherchi) non renderà più complicata la realizzazione della sfida.

“Gli accordi vanno rispettati, a prescindere dal nome di chi ha la cintura”.

Se i confini dovessero invece restringersi all’Europa, lo sfidante ufficiale sarà Vitali Tajbert, trentenne tedesco con un record di 23 vittorie e 2 sconfitte. Già campione di sigla, battuto proprio dal giapponese Aoh. Cliente scomodo.

simoGALASSI – Drammatica sconfitta di una grande campionessa. Simona è stata dominata, fino al kot del terzo round, dall’ungherese Renata Szebeledi, da lei già faticosamente battuta nel precedente match. Un knock down nel primo round, una serie continua di colpi nel secondo, hanno convinto l’arbitro Cavalleri a fermare giustamente (nel terzo) una sfida che era ormai divenuta impari.

Saranno stati i 40 anni (diciotto in più della rivale!), i continui rinvii, il logoramento più fuori che dentro il ring. Resta il fatto che stavolta la Galassi non è mai riuscita a tenere in equilibrio la sfida. Mi è sembrata vuota, priva di energie, lenta nei movimenti. Non riusciva a evitare i colpi della Szebeledi, il sinistro soprattutto si è tramutato in un incubo per la Regina di Romagna.

Spero che questo momento negativo convinca Simona a prendere una scelta difficile, ma necessaria. E’ stata una grandissima campionessa, per qualche anno, a mio giudizio, è stata il miglior pugile italiano (maschi compresi). Ha vinto tre campionati mondiali dilettanti, cinque titoli iridati da professionista, ha soprattutto fatto vedere una boxe di alto livello. Pensi a tutto questo e capirà che non vale la pena di “sporcare” il suo fantastico record. Quando gli allarmi sono così chiari come quelli che abbiamo visto a Padova, significa che è finito il tempo dei dubbi. Saluti tutti e lasci la boxe. Riceverà l’ennesimo applauso.

GIACON – Ennesima esibizione di classe di Luca Giacon. L’avversario, il lettone Kirillovs, non era un fenomeno. Ma ha fatto quanto il ruolo di collaudatore richiedeva. E l’italo-spagnolo ha mostrato tutto il suo talento. Colpi in velocità, rapidità e precisione nell’esecuzione soprattutto dei ganci. Montanti precisi ed efficaci. Pochi i colpi sprecati. Resta ancora una minima frazione di secondo di troppo sul pugno appena portato, ma è un difetto che può tirar via. I meriti che ha lo fanno ampiamente dimenticare.

Il prossimo appuntamento per Giacon ha già una data precisa. Il 13 novembre saranno aperte le buste che indicheranno la cifra offerta per l’asta dell’europeo (vacante) dei pesi leggeri tra “Black Mamba” ed Emiliano Marsili. Un’altra interessante sfida tutta italiana. Un match tutto da vedere.

 

RISULTATI

welter: Alessandro Caccia (68,200) b Almin Kovacevic (Croazia, 68,100) kot dopo 2’58” della 6;

medi: Reward Marti (Cuba, 72,800) b Lajos Orsos (Ungheria, 71,600) ko dopo 2’07” della 1;

massimi leggeri: Damien Bruzzese (88,800) b Martins Kukulis (Latvia, 85,500) kot dopo 1’52” della 4;

massimi leggeri (6x3) Mirko Larghetti (89) b Toni Visic (Croazia, 91,500) ko dopo 1’45” della 3;

leggeri: Luca Giacon (62,900) b Jevgenys Kirillovs (Latvia, 63,700) kot dopo 1’31” della 4;

mosca donne (titolo vacante Wbc) Renata Szebeledi (Ungheria, 50,300) b Simona Galassi (50,300) kot dopo 1’44” della 3. Arbitro: Guido Cavalleri; giudici: M. Barrovecchio, Ciminale, Florian (Ungheria).

superpiuma (campionato europeo) Devis Boschiero (campione, 58,800) b Antonio De Vitis (sfidante, 58,700) ai punti in 12.

Arbitro: Massimo Barrovecchio; giudici: Ciminale 119-111, Cavalleri 119-111, Florian (Ung) 119-111.

 

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