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Bordo Ring

La Rai vieta la boxe, vergogna!

RobertoCammarelleOlympicsDay16BoxingyGXSFf4GzQilNiente pugilato in prima serata, è troppo violento. Gli sport da combattimento relegati a dopo le 22.30. Ma i dirigenti Rai guardano la loro televisione?

I dirigenti della Rai hanno vietato la boxe (ma anche il judo, la lotta e il taekwondo) in prima serata Tv. Sono troppo violenti e potrebbero turbare i bambini. Gli sport da combattimento potranno essere trasmessi solo dalle 22.30 in poi. La prima trasmissione a farne le spese è stata quella che prevedeva le finali (registrate) dei campionati italiani femminili. Dalle 20.50 è slittata alle 23 su RaiSport1.

E così adesso ne abbiamo la certezza. I dirigenti Rai non guardano la Tv. Sono 35 anni che il pugilato è praticamente escluso dalla prima serata (Olimpiadi a parte, nella foto Roberto Cammarelle), perché premurarsi di ribadire il fatto che è vietato? Ma questo è solo uno degli indizi contro di loro, contro la loro superficialità.

Come testimonia Gianni Petrucci, presidente del Coni, dopo i successi olimpici sono cresciute le iscrizioni giovanili a questi quattro sport. Mamme e papà hanno portato i bambini a imparare come ci si debba muovere nel rispetto delle regole. E sì, forse i Dirigenti non lo sanno, ma il pugilato (come judo, lotta e taekwondo che sono stati considerati ancora più violenti e spostati a dopo le 23!) insegna a combattere nel rispetto delle regole. E’ questa forse l’anomalia che fa paura. Ignorando il concetto, i dirigenti Rai hanno detto che i genitori sbagliano a far praticare ai loro figli questo sport.

Hanno ragione. Meglio mandare in onda programmi che hanno come protagonisti nobili personaggi diventati famosi a livello nazionale per avere rubato soldi pubblici. O allestire decine di trasmissioni, anche nel primo pomeriggio, su omicidi, rapimenti di bambini, faide, violenza sulle donne. O mandare in onda in prima serata Criminal Minds, Body of proof, Cold Case. In inglese fa meno effetto, ma se proviamo a tradurre troviamo Menti criminali, Il corpo del reato, Casi freddi. Omicidi, violenza, cadaveri e altro ancora. Serie televisive ben fatte, mi piacciono, le vedo. Ma sicuramente più violente di una sfida di judo.

La boxe è stata usata da sacerdoti, educatori, insegnanti di scuola. Usata per esercitare il corpo, ma anche per abituare la mente a canalizzare la forza, a gestirla, a usarla non dimenticando mai di rispettare le regole. Ecco, vado avanti e mi ritrovo ancora allo stesso punto. Deve essere questa la chiave di tutto.

Il calcio non è sport violento. Non lo è forse dal punto di vista fisico, ma io credo che lo sia profondamente sotto quello morale. I giocatori sono degli eroi popolari. Eppure sono stati condannati più volte dai Tribunali per reati sportivi, per avere scommesso illegalmente, truffato, raggirato quelli che sono i principi fondamentali del vivere civile. Mai a nessuno è venuto in mente di proclamare “niente calcio in prima serata”. Dice, coinvolge milioni di persone. Muove milioni di interessi. Vero, ma questo significa ribadire che a comandare sia solo, sempre e soltanto, la moneta. E allora perché mascherare un provvedimento di tale forza mediatica con la “tutela dei minori”. Se il messaggio deve essere: aggirate pure le regole, l’importante è che arriviate al successo, non serve il coinvolgimento dell’etica.

Ma fateci il piacere. Vi dividete la Rai a seconda dell’appartenza politica, non vi vergognate di renderlo pubblico quasi fosse la normalità, e poi venite a raccontarci che il judo è violento e ai bambini fa male! Ma non vi sembra di esagerare?!

Andate in giro per le palestre di tutto il mondo, magari una volta tanto con i vostri soldi, e guardate quanti bambini ha salvato e salva la boxe, quanti ragazzi hanno trovato la strada della loro vita in una palestra. E poi, a tour concluso, tornate a parlare di sport. Argomento che credo conosciate molto poco.

Ma soprattutto cominciate a guardare le trasmissioni Rai. Forse scoprirete, mi piace ripeterlo a chiusura di questo articolo, che da oltre tre decenni la boxe (come le altre tre discipline messe al bando) non ha l’onore della prima serata. Se l’aveste fatto prima, avreste evitato una pessima figura.

 

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