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Bordo Ring

Usyk subisce per due round, poi con velocità e tecnica domina Chisora

Usyk 2

L'uragano Dereck è durato sei minuti, ma ha avuto un impatto devastante.

Ha scosso Alexander Usyk, lo ha costretto a fare appello a tutto il suo orgoglio, alla solidità, alla personalità. L'ucraino ha incassato colpi potenti, poi lentamente ha rialzato la testa. E dal terzo round in poi per Chisora tutto è diventato improvvisamene buio.
Troppo netto il divario di tecnica, di classe. Il talento dell'ex campione dei massimi leggeri era nettamente superiore a quello del rivale. Ha dominato per dieci riprese. In bravura, velocità, saggezza tattica, padronanza del ring. Ha colpito tanto, subendo poco. Ha beffato Chisora in velocità, lo ha disorientato non offrendo mai un bersaglio fisso.
Il britannico dello Zimbabwe si è trovato davanti un fantasma. Ha provato a colpirlo ma, otto volte su dieci, ha trovato il vuoto. E quando è andato a rimettersi in guardia, si è beccato colpi a raffica. Precisi, efficaci. Portati da un rivale che gli è stato nettamente superiore.
Ieri sera alla Wembley Arena dovevano esserci giudici venuti dal wrestling. Perché non posso pensare che quei due signori che hanno dato due soli punti di vantaggio a Usyk fossero gente di pugilato. Una vergogna.
L'ucraino ha vinto nettamente e meritatamente. Ma credo che in questa notte trionfale, il buon Alexander si sia reso conto che la categoria dei pesi massimi sarà decisamente difficile per lui. Anthony Joshua e Tyson Fury non sono Chisora. I loro colpi fanno decisamente più male, hanno maggiore tecnica e sanno tenere il match in modo meno goffo di quanto non abbia fatto in più occasioni Dereck.
A tenere un filo di invisibile speranza per Chisora è stata la possanza fisica. Oltre 17 chili di differenza si sono fatti sentire. Ma davanti a uno squilibrio abissale di talento, non c'è stato nulla da fare. 
Detto questo, chiudo la notte di Wembley triste. Ho assistito a un peccato mortale da parte di un arbitro, mi sono spiacevolmente sorpreso per la comicità di due cartellini di giudici venuti chissà da dove.
Buona domenica a tutti.

RISULTATI - Supergallo (Commonwealth, titolo vacante femminile) Amy Timlin (4-0-1, 54,560 kg) e Carly Skelly (3-0-1, 54,100 kg) pari 10 (96-95, 96-97, 95-95); piuma: Ramla Ali (1-0, 56,500 kg) b Eva Hubmayer (1-1-0, 71,800) p. 6 (60-54, 60-54, 60-54); massimi leggeri (titolo europeo vacante) Tommy McCarthy (17-2-0, 90,350 kg) b Bilal Laggoune (25-2-2, 90,350 kg) MD 12 (114-114, 116-112, 116-113); medi (WBO, titolo vacante femminile) Savannah Marshall (9-0, 72,150 kg) b Hannah Rankin (9-5-0, 71,700 kg) kot 7; leggeri (eliminatoria IBF): George Kambosos (19-0, 60,900) b Lee Selby (28-3-0, 60,900 kg) SD 12 (118-110, 114-115, 116-112); massimi: Oleksandr Usyk (18-0, 13 ko, 98,500 kg) b Dereck Chisora (32-10-0, 23 ko, 115,450 kg) UD 12 (117-112, 115-113, 115-113).

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