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Bordo Ring

Kovalev al Madison riparte da Shabranskyy

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Il mediomassimo russo favorito

Per un pugile professionista l'incontro successivo a quello in cui si è perso per la prima volta è sempre un affare delicato, figuriamoci se le sconfitte sono due consecutive subite contro lo stesso avversario. E' il caso di Sergey Kovalev, sconfitto da Andre Ward, che si è poi ritirato dall'attività. E' un caso però particolare perché la prima sconfitta ha sollevato grandi polemiche in quanto Kovalev non è certo il solo a lamentarsi di un verdetto che non ha convinto tutti. La seconda è avvenuta in modo chiaro e inequivocabile ma polemica c'è stata anche in quel caso per un colpo irregolare, o presunto tale, nell'azione decisiva che ha portato Kovalev alla prima sconfitta prima del limite. Kovalev torna sul ring sabato sera al Madison Square Garden di New York, seppure "solo" nella sala Theater, alla caccia di un titolo di sigla che fu già suo, quello dei pesi mediomassimi della sigla WBO, lasciato ovviamente vacante da Ward. Lo sfida un pugile ucraino, Vyacheslav Shabranskyy, da anni residente negli Stati Uniti dove ha combattuto tutti i suoi match da professionista e dove ha subito dal cubano Sullivan Barrera la sua unica sconfitta, che è avvenuta prima del limite.

Kovalev è stato considerato da alcuni il campione del mondo in pectore dei mediomassimi anche se il titolo mondiale reale lo detiene l'haitiano canadese Adonis Stevenson che non ha mai fatto carte false per incontrare nè lui nè Ward. Kovalev ama presentarsi come uomo scorbutico, poco o per nulla incline alla sportività e al rispetto , ha rilasciato dichiarazioni sicuramente poco diplomatiche non si sa se per indole personale o per scelta di personaggio, ma tutto ciò coincide con il suo modo di essere sul ring dove non bada per il sottile e dove si è fatto la fama di vero fighter. Uomo dal pugno pesante e spietato sull'avversario in difficoltà, in realtà Kovalev è meno brillante con i pugili di alto tasso tecnico come si era già visto quando dovette accontentarsi di una vittoria ai punti contro un Bernard Hopkins vicino ai 50 anni. Ward, molto più giovane di Hopkins, e considerato il miglior professionista al mondo, ha sottolineato questa difficoltà. 

Per quello che si è visto finora però Shabranskyy non è a quel livello di bravura tecnica, è un uomo che viene avanti, che picchia duro ma che ha qualche difficoltà ad incassare le cannonate. Sulla carta è l'avversario ideale per Kovalev che con chi si batte a viso aperto è andato sempre a nozze. Il russo, che rimane il nr 1 alle spalle di Stevenson nella classifica di categoria del Transnational Boxing Rankings Board dove Shabranskyy non compare più, è quindi il favorito, con la piccola incognita del peso della doppia sconfitta di cui si diceva in apertura accoppiato a un'età non più verdissima, 34 anni. Ma ai nostri tempi questa età non è più veneranda pugilisticamente come un tempo e se Kovalev è ancora Kovalev è possibile una vittoria prima del limite. Pugno di Shabranskyy permettendo.

 

Al peso Sergey Kovalev 78,925 kg mentre  Vyacheslav Shabranskyy  ha segnalato 79,35 kg

 

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