L'umbro difenderà per quarta volta il titolo europeo dei superleggeri al Teatro Principe. Organizza l'Opi2000. Diretta su DeeJay TV alle 23

di Gualtiero Becchetti

(Immagine del Teatro Principe)

Sabato prossimo, sotto le volte del Teatro Principe di Milano, dove la storia della boxe italiana s’è quasi trasformata in testarda, gloriosa e inestirpabile ragnatela, il nostro 33enne Michele Di Rocco (39-1-1; 17 ko), di Bastia Umbra, difenderà per la quarta volta la corona europea dei superleggeri conquistata proprio due anni orsono a Brindisi, al termine di 12 entusiasmanti riprese contro il londinese Lenny Daws, dall’assalto del 32enne sfidante volontario francese Alerxandre Lepelley (18-3-1; 3 ko).

Il vecchio “Principe”, come lo chiamavano ai tempi in cui “Berta filava” gli appassionati meneghini, non è più la piccola arena in cui si cimentavano avvolti da spesse nuvole di fumo gli eroi di quell’epoca indimenticabile e forse irripetibile dei Loi, Garbelli, Mitri, Bossi, Lopopolo, Formenti, Zuddas, Minelli, Giannelli, Cerasani....Però, il quadrato circondato da 600 posti conserva qualcosa di magico ed emana il fascino delle cose antiche, belle e semplici e va ascritto a merito dell’Opi2000 se il locale nel cuore della vecchia Milano, a due passi da “Porta Romana bella, Porta Romana…” ha riaperto i portoni al pugilato.

(Michele Di Rocco e Alexandre Lepelley)

Michele Di Rocco parte con i favori dei pronostici, ma la boxe è la boxe e niente, grazie al cielo, è mai scontato. Il gitano é un atleta in un certo senso predestinato sin da ragazzino, quando tra le sedici corde mise immediatamente in evidenza doti fisiche e tecniche non comuni e dopo una prestigiosa carriera dilettantistica, culminata con la partecipazione alle Olimpiadi di Atene 2004, ebbe il coraggio, l’ambizione e l’orgoglio di compiere il salto nel mondo del professionismo, come sino a qualche lustro fa era costume d’ogni atleta dotato di talento. E di talento Di Rocco ne ha sempre avuto tanto. In possesso di colpi rapidi, precisi ma non sostenuti dalla deflagrante potenza del puncher, Michele ha perfezionato nel tempo la sua qualità migliore: la spettacolarità, sorella nobile della fantasia. Sa divertire il pubblico, non annoia mai, sia che dinanzi abbia il campione o il modesto collaudatore arrivato da chissà dove e, contrariamente a quanto qualcuno diceva ai tempi della canottiera, all’occorrenza sa spremere da dentro di sé il coraggio e la capacità di stringere i denti, vale a dire il presupposto di ogni campione. Sabato notte (diretta alle 23 di Deejay Tv, canale 9 del digitale terreste, 145 del bouquet di Sky), salirà sul quadrato per restare sulla vetta d’Europa e con un occhio rivolto al di là dell’Atlantico, ove sogna di arrivare al più presto per giocarsi la temeraria carta iridata contro qualcuno dei “mostri” a stelle e strisce, si chiamino pure Danny Garcia o Lamont Peterson o Terence Crawford. Cercherà di mettergli il bastone tra le ruote il transalpino Lepelley, un brevilineo tenace e grintoso ma non supportato da consistente potenza e da adeguata rapidità per metterlo in crisi (sulla carta…); possiede però l’orgoglio e la combattività tipica dei pugili francesi e ciò dovrebbe essere garanzia di sicuro spettacolo e di perfetta opportunità, per Di Rocco, di sciorinare tutto il suo vasto repertorio di finte, affondi, spostamenti sulle gambe e sui fianchi, serie improvvise e variazione di temi. Insomma, un match da non perdere.

(Matteo "Grissino" Modugno)

Nel contorno, venuto a mancare purtroppo il tricolore dei welter tra il milanese Moscatiello (operato positivamente alla retina) e il fiorentino Mazzoni, saranno di scena altri quattro atleti dell’Opi2000: il 27enne gigante Matteo “Grissino” Modugno (15-0-0; 8 ko), campione italiano dei massimi, il 25enne cruiser lombardo Matteo Rondena (3-0-0; 2 ko), il supermedio romeno-milanese Catalin Paraschiveanu (7-0-0; 1 ko) e il debuttante superwelter ucraino Maxim Prodan. I pugili amministrati dalla famiglia Cherchi se la vedranno rispettivamente con il croato Jakov Gospic (15-11-0; 11 ko), il bosniaco Adis Dadovic (2-8-0), il croato Nikola Matic (134-26-0) e l’ungherese Krisztian Duka (3-5-0).

Primo gong alle ore 20.30