Ennesima rapina ai danni di Herrera

Credevamo di averne viste tante, anzi troppe, sui ring del mondo ma un'altra "perla" si aggiunge alla collezione al Madison Square Garden dove definire comico il verdetto che ha dato la vittoria al peso welter Sadam Ali nei confronti di Mauricio Herrera è un'offesa per chi della comicità ha fatto un'arte. Possiamo trovare altre parole, da scandalo a vergogna con tutto ciò che c'è in mezzo ma questo è un verdetto che neanche ai tempi di Frankie Carbo.

Colpisce un pugile, Mauricio Herrera, a fine carriera, una carriera che ha visto il 38enne californiano di origine portoricana (al suo angolo si parla spagnolo) spesso vittima di decisioni ingiuste, ma questa le supera tutte. Nonostante Herrera non sia più nemmeno fisicamente (si vede chiaramente) il pugile di un tempo, questo peso welter già superleggero ha mandato a farfalle l'uomo di Brooklyn al punto che se esistesse un campionato del mondo del colpo a vuoto la medaglia d'oro se la sarebbe aggiudicata Ali senza discussioni.

Maestro dell'arte difensiva, Herrera ha mosso bene la cintura, usato i guantoni come para colpi, tenuto ben alta la spalla sinistra a protezione del mento, usato i piedi per togliere ogni angolo e la giusta distanza ad Ali. Persino all'angolo di Ali, dove erano nervosissimi al punto che prima dell'ultimo round l'allenatore ha tirato un sonoro ceffone al proprio pugile, sapevano di avere perso il match.

Cercatelo questo match se non l'avete visto ed eccovi i nomi dei tre ladri di bordo ring: un certo Bernard Bruni ha dato 100-90 (tutte le riprese ad Ali), Larry Hazard Jr 99-91 e David Sutherland 98-92. Si vede che adesso contano anche i colpi a vuoto, anzi solo quelli, a condizione che siano a vuoto di almeno 30 centimetri. Contando solo quelli ha vinto Ali. Riaprite Alcatraz per favore!