Un ictus cerebrale è stato fatale al giamaicano Bunny Grant (52-15-5), deceduto giovedì all'età di 78 anni.
Professionista dal 1958 al 1977, per un ventennio è stato il pugile più rappresentativo della Giamaica, prima della dirompente entrata in scena dell'immenso Mike McCallum, combattendo agli inizo tra i pesi piuma e terminando tra i s.welter.
Il successo più significativo della carriera, per il quale viene ricordato, risale al 1962 quando sul ring amico di Kingston conquistò il titolo del Commonwealth dei leggeri, battendo ai punti l'inglese Dave Charnley, sfidante al titolo mondiale detenuto da Joe Brown.
Nel 1964, sempre a Kingston, gli viene offerta la grande occasione di diventare campione mondiale dei super8leggeri, ma per sua sfortuna si trova di fronte il divino Eddie Perkins, ex rivale di Duilio Loi, troppo più bravo di lui e che lo batte chiaramente ai punti (147-140, 148-139, 145-141).
Dopo questa sconfitta, inevitabilmente per Bunny (nella foto con Muhammed Alì) inizia la parabola discendente della carriera, però si prende la soddisfazione di sconfiggere Perkins nel match di rivincita, senza titolo in palio.
Il 10 aprile del 1970, a Roma, viene sconfitto ai punti sulla distanza delle dieci riprese da Bruno Arcari, da tre mesi campione mondiale dei superleggeri WBA, grazie alla vittoria sul filippino Pedro Adigue.
Sarà questa l'ultima riunione organizzata dalla ITOS di Rino Tommasi al Palazzo dello Sport romano, dopo dieci anni di successi organizzativi.
Max
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