di Carlo Tartaglia
La scorsa notte, al Mandalay Bay di Las Vegas, David “El Bandera Roja” Benavidez (20-0, 17 KO), ha difeso con successo la cintura WBC dei supermedi contro Ronald “The Thrill” Gavril (18-3, 14 KO).
Sin dalla prima ripresa, Benavidez – il più giovane campione del mondo in attività con i suoi 21 anni – ha mostrato la calma, la compostezza di un veterano.
Nei primi tre round, il campione è stato risoluto nel prendere il comando tattico della sfida dietro i suoi colpi dritti, girando attorno a Gavril. Quest’ultimo è stato molto meno attivo col jab di quanto avrebbe dovuto e anche rispetto a quanto aveva fatto nella prima sfida, in cui quel colpo era stato fondamentale per lui.
Nel round numero 4, una combinazione di montante destro e gancio sinistro del campione ha seriamente scosso lo sfidante, che è riuscito col cuore a sopravvivere la ripresa sotto le granate di un Benavidez, intenzionato a chiudere lì l’incontro.
Nelle riprese centrali, il campione ha continuato a controllare minuto dopo minuto e apparentemente senza sforzo. ‘El Bandera Roja’ ha mostrato di aver lavorato molto sugli errori della prima sfida e li ha corretti non concedendo quasi mai la corta distanza a Gavril e non sprecando colpi come aveva fatto nei 12 round dello scorso anno. Al contrario, questa volta Benavidez ha tenuto l’avversario alla distanza e anziché caricare ogni colpo ha lasciato che i suoi fendenti migliori arrivassero da soli, dopo essersi aperto la strada con i colpi interlocutori.
Gavril, decisamente meno pericoloso rispetto al primo confronto, ha comunque combattuto con coraggio e piazzato qualche buon destro, seppur isolato. Nel sesto round, il rumeno ha vissuto qualche buon momento in un match comunque a senso unico.
Dal giro di boa in poi, Benavidez è apparso sempre più sicuro e ha condotto piazzando colpi di sbarramento alternati con sagacia tattica e varietà. Il 21enne ha lavorato al volto e alla figura, ha usato bene i diretti così come i ganci e i montanti. Nella settima ed ottava tornata, quando lo sfidante ha provato a rendersi pericoloso, il campione l’ha immediatamente rimesso al proprio posto, reagendo con serie veloci e precise che hanno scoraggiato Gavril. Il rumeno, dal nono round in poi ha iniziato ad attaccare sempre meno, preoccupato in particolare dal gancio sinistro al fegato di Benavidez che in più occasioni è sembrato fargli male.
Con la punizione che si accumulava col passare delle riprese, in apertura di 11esimo round l’arbitro Russell Mora ha saggiamente chiesto al medico di dare una controllata allo sfidante, ferito e ammaccato ma giudicato dal dottore in grado di proseguire.
Il round conclusivo ha visto gli ultimi disperati tentativi offensivi di Gavril infrangersi contro la buona difesa di Benavidez.
El Bandera Roja si conferma dunque campione WBC dei supermedi con un’amplissima decisione unanime (120-108 per due giudici, 119-109 per il terzo), l’età e l’abilità sono dalla sua parte e il futuro lo vedrà ancora protagonista.
ELIMINATORIA IBF
Nella sfida di contorno, Yordenis Ugas (21-3, 10 KO) ha fermato Ray Robinson (24-3, 12 KO) alla settima ripresa. Il match era valevole come eliminatoria di sigla IBF dei welter, pertanto il cubano Ugas sarà prossimamente sfidante dell’eccezionale americano Errol Spence Jr.
