E’ stato tutto stabilito: il prossimo 10 Giugno a Canastota, nello Stato di New York, Erik Morales, Vitali Klitschko e Ronald «Winky» Wright saranno inseriti tra gli “immortali” della boxe nella Hall of Fame, che delle leggende del pugilato è il "tempio".
Questi tre grandi e indimenticabili campioni verranno inclusi nella categoria riservata ai fighters moderni, vale a dire quelli il cui ultimo combattimento è stato disputato dopo il 1989. L’attesa e meritata inclusione di Morales, Vitali Klitschko e Wright è stata deliberata non appena hanno ottenuto l’unico requisito che ancora mancava: essere inattivi da almeno cinque anni. Poiché il loro ultimo match risale al 2012, ora hanno maturato anche l’ “anzianità” richiesta e nulla può impedirne finalmente la presenza tra i “super”.
Morales (52-9-0, 36 ko) è stato il primo pugile messicano a cingersi i fianchi con le cinture iridate di quattro diverse categorie (supergallo, piuma, superpiuma e superleggeri), ma incancellabili resteranno soprattutto le tre “torride” battaglie contro Marco Antonio Barrera.
Klitschko (45-2-0; 41 ko), ora sindaco di Kiev capitale dell’Ucraina, in tre occasioni iridato dei pesi massimi, si rese protagonista di un curioso e per ora unico evento nella storia della boxe: rientrò sul ring dopo essere rimasto inattivo tra il 2005 e il 2008, diventando simultaneamente iridato assieme a suo fratello Wladimir, portando il “patrimonio complessivo famigliare” delle cinture al numero di quattro nello stesso periodo.
Wright (51-6-1; 25 ko), dal canto suo, è rimasto famoso soprattutto per l’arte difensiva e ha detenuto il titolo dei superwelter di diverse sigle quasi ininterrottamente dal 1996 al 2004.