I pugili avrebbero tanto da insegnare, tanto da raccontare alla gente, soprattutto ai bambini, spiegando loro che stringendo i denti anche le esistenze più distorte possono prendere una strada rettilinea e che i conflitti interiori, quelli che devastano invisibili le viscere, trovano sovente un’accettabile pace in quello spazio imprigionato da sedici corde.
Ma sono soli ed è inevitabile che sia così, perché chi ha la voce non parla; chi ha vessilli non li sventola; chi ha occhi per vedere, non vede. E soprattutto, sono soli perché “diversi”, quasi una nota stonata in un sistema e in una cultura dove solo chi canta in coro qualsiasi insopportabile nenia è premiato, purché segua la bacchetta dei direttori d’orchestra che si beano del loro podio, inconsapevoli che la clessidra è agli ultimi granelli di sabbia anche per loro.
Tra anni ed anni, vada come vada, tutto e tutti saranno dimenticati ma al pari di quanto accade oggi, quando immortalati su una millenaria anfora greca si scoprono gli avi dei pugili moderni, anche in quel remoto futuro ci sarà, chissà come e chissà dove, chi conserverà la memoria di ragazzi che fecero tutto ciò che era sconsigliabile pur d’inseguire una chimera.
Pugili...
Pugili una volta, pugili per sempre.
Ogni lunedì, almeno sino a quando mi "frulleranno per la testa", pubblicherò mie brevissime riflessioni sul pugilato e i suoi protagonisti, tratte da libri scritti in un passato recente e meno recente.
Se risulteranno gradite mi farà piacere. Se non lo risulteranno, sarò ugualmente lieto perchè avrò la certezza di avere comunque fatto sprecare a chi li leggerà soltanto pochi secondi...
Gualtiero Becchetti
"LA BOXE FA CIO' CHE VUOLE". Il mio nuovo libro è reperibile nelle maggiori librerie e nei siti librari di internet (Pag. 250 - Ed. Edizioni Slam - Absolutely Free Libri-Roma).