Nel giorno della memoria
Chi ha visto quel film uscito in Francia nel novembre del 2013 ha portato a casa un forte senso di ammirazione ovattato di tristezza . La certezza che nella noble art il ricordo del passato è sempre presente e ineludibile esplode in "Victor Young Perez". Il film diretto da Jacques Ouaniche racconta la vita e la scomparsa di Victor Perez nato tunisino nel 1911 , ebreo di fede,, campione di Francia dei pesi mosca a soli 18 anni.
Idolo delle folle parigine , fu acclamato campione del mondo dopo la vittoria sull'italo americano Frankie Genaro al Palais des Sports nell'ottobre del 1931. Il film narra della fantastica carriera pugilistica ( che affrontò con l'aiuto del fratello maggiore Benjamin "Kid" Perez ma focalizza la storia quando, a carriera pugilistica terminata, è vittima di ciò che avvenne in Francia dopo la promulgazione della vergognosa legge definita "Statuto degli Ebrei " del 1940 . La legge recitava che qualunque persona appartenente al popolo ebraico doveva venire escluso da qualsiasi ruolo pubblico.
Perez il 21 settembre del 1943 viene arrestato e internato nel campo francese di Drancy poi sale sul treno che lo porterà a Auschwitz nell'ottobre dello stesso anno.
La storia comincia a 14 anni quando conosce il pugilato e fa il suo debutto quasi per caso sul ring di Tunisi Souk El Arbaa .Nel 1927 , come tanti altri tunisini , sbarca a Marsiglia. Non ci starà per molto perché una famiglia di ebrei originari di Tunisi ,trasferitisi nella capitale, fa in modo che arrivi al Bois de Boulogne dove già abitava suo fratello maggiore Benjamin 'Kid' Perez .
Viene a contatto subito con il mondo della boxe e un incontro con il leggendario George Carpentier lo ispira . Mentre si allenava in una palestra di Rue de la Loire è notato dal manager Leon Bellieres che si erge immediatamente a suo pigmalione . Young Perez diventa subito un beniamino del pubblico parigino e mette in fila 22 combattimenti senza sconfitte L'11 Giugno, 1931, ha un primo appuntamento con la gloria: diventa campione di Francia dei pesi mosca .Alla Salle Wagram batte Valentin Angelman ai punti e il suo successo fa rumore anche perché si scopre che Perez è di nazionalità tunisina e non francese e di religione ebraica. .
Si parla , comunque, moltissimo nel lungo Senna del pugile Perez: velocissimo, altamente tecnico e sempre in movimento. Bellieres fa in questo periodo di notorietà un autentico miracolo e riesce a convincere Billy Mc Carney , il manager americano di Frankie Genaro, a mettere in palio il titolo a Parigi con un ricca borsa. Il 24 ottobre, del 1931 davanti a 16.000 spettatori convenuti al Al Palais des Sports batte per ko al secondo round l’italo americano mandando la folla in visibilio .
Young sarà invitato ufficialmente dal governo tunisino e tornerà in patria come un vero eroe. In effetti è lui il primo pugile tunisino a diventare campione del mondo . Perez poi inizia a guardare alla ricche borse d’Oltremanica. Perde per ko contro McGuire nel settembre del 1932, poi accetta un ingaggio da favola per affrontare il fuoriclasse inglese Jackie Brown che a Manchester gli porta via il titolo mondiale per arresto del combattimento al 13° round. Dopo essere tornato a vincere un buon numero di match ma incassando anche qualche sconfitta Perez riceve dalla Tunisia una opportunità speciale. Nel novembre del 1934 a Tunisi tenta la riconquista del titolo mondiale( Nei pesi gallo) contro il leggendario Panama Al Brown ma il fato non gli è amico e perde per ko al decimo tempo .Perez torna in patria ma senza ritrovare la sua verve migliore e sbarca il lunario con sempre più difficoltà perché Parigi è in guerra. L’ "Ebreo tunisino",è conosciutissimo e molto reperibile . Nel 1943 finisce in una retata e nel mese di ottobre è in un treno in viaggio per Auschwitz. Nel campo di concentramento Monowitz il comandante Heinrich Schwarz, è appassionato di boxe, e conosce perfettamente la storia sportiva di Young .E’ assegnato alle cucine del Buna, dove incontra anche Primo Levi . Una decina di pugili in questo campo fungono da avversari- vittime dei tedeschi . Esercito, SS, perfino la Marina mandano i loro migliori pugili quando sono di passaggio ad Auschwitz al campo per fare qualche match . Si scommette forte non tanto sul vincente ma su quando il detenuto finirà al tappeto. Young si trova a combattere principalmente con dei pesi welter e medi che lo “ picchiano” senza tregua ma grazie alla sua tecnica riesce sempre a rimanere in piedi fino alla fine.I pugili hanno un trattamento preferenziale : un giorno di riposo a settimana per allenarsi e una ciotola di zuppa in più ogni notte. Perez combatte anche contro un tedesco che pesava 35 kg più di lui . Il suo lavoro in cucina gli permette di mangiare un po 'meglio di altri prigionieri, ma non dimentica i suoi compagni di sventura a cui fornisce cibo e bevande di nascosto . Purtroppo un kapò lo sorprende un giorno con una ciotola di zuppa contenenti carne e patate. Young finisce quindici giorni in una cella infestata dai topi senza aria o luce con un quarto di razione di pane e un secchio d'acqua.Le punizioni per lui continuano di giorno e di sera tanto che un sabato è costretto ad affrontare due avversari nel giro di poche ore-. Il 18 gennaio 1945 è uno dei 31 sopravvissuti dei 1000 deportati del convoglio n 60 114. Lo aspetta una marcia forzata verso un altro campo di concentramento . Passano i giorni e Young è sempre più debole , con problemi fisici di ogni genere e tenta di fuggire . Una fonte racconta che mentre stava aiutando un compagno di prigionia caduto a terra viene ucciso da una raffica di mitraglia in gennaio o in marzo del 1945.
