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Professionisti

Joshua mette K.O. anche Whyte ma stavolta arriva al 7° round

 

Rissa al termine del primo round a Londra

di Vittorio Parisi

 

E' stato in realtà un gancio destro largo alla tempia a porre fine alla sfida di Dillian Whyte ad Anthony Joshua sul ring della O2 Arena di Londra. Si era al 7° round e ciò che è seguito è stato solo un breve prologo del montante destro al viso che ha messo K.O. Whyte, ma era stato quel destro alla tempia a fargli perdere il controllo dell'equilibrio come spesso avviene dopo un colpo pesante preso in quella zona. Il match è andato quindi come era prevedibile e previsto ma per una volta Joshua non ha trovato un avversario disposto a sdraiarsi subito ai suoi piedi ma desideroso di provare a vincere il match. Nei fatti l'olimpionico di Londra 2012 nei pesi supermassimi ha secondo noi vinto tutte le riprese ma non tutti i minuti di questo match, è stato costretto per la prima volta a superare il terzo round e ha preso i primi colpi seri della sua carriera professionistica.

Joshua vendica così una sconfitta subita da dilettante, è  un peso massimo dal fisico imponente e scolpito, ha una tecnica educata, boxa in linea, ha un buon jab e sicuramente il colpo che chiude un match. Deve anche disporre di una discreta mascella e a mezza distanza può essere micidiale. Whyte è molto meno composto, più massiccio fisicamente ma meno alto. buoni spostamenti difensivi sul tronco ma non porta i colpi altrettanto bene, spesso vi rimane ed è meno veloce del rivale. E' stato Whyte a dare subito fuoco alle polveri imponendo un ritmo molto alto all'incontro, soprattutto per due pesi massimi. Joshua però ha fatto valere subito le sue doti di incontrista e ha incrociato un paio di volte Whyte col destro facendolo sbandare.

A fine 1° round il match ha rischiato di terminare lì perché Joshua ha colpevolmente proseguito l'azione dopo il gong, l'arbitro lo ha bloccato ma a quel punto Whyte ha perso il controllo ed ha a lungo cercato di vendicarsi, ne è nata una rissa generale e solo il deciso intervento del servizio d'ordine ha evitato il peggio. All' inizio del 2° round l'arbitro ha imposto un lungo fervorino ai due contendenti prima di dare il via alla miglior ripresa dell'incontro. Whyte ha cercato ancora di fare l'incontro ma Joshua lo ha preso con un bel montante destro al volto e successivamente con un gancio destro. Whyte a sua volta ha reagito con un gancio sinistro alla mascella che Joshua ha accusato, Whyte lo ha assalito alle corde ma senza giudizio e Joshua ha superato indenne il momento critico. 

Nel 3° round Whyte ha provato a colpire al corpo ma Joshua lo ha ripagato con eguale moneta ma maggiore efficacia e dal 4° round abbiamo riscontrato un netto calo di Whyte che è sempre stato abbastanza pericoloso ma sostanzialmente incapace di togliere a uno Joshua tranquillo e sicuro il controllo del match. La sensazione era che fosse solo questione di tempo ed era infatti così, la soluzione già descritta avveniva appunto al 7° round.  

Joshua-flattens-Whyte

Joshua è ora un pugile ben diverso dal ragazzino che scippoò l'oro olimpico a Cammarelle ma è prematuro parlare di match con Fury o Povetkin o Klitschko o Wilder. Fra un annetto la situazione potrebbe essere però ben diversa.  

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