Tommaso Galli è nato a Roma nel 1941  . Un pugile che ha lasciato un'impronta storica nella storia del nostro pugilato   conquistando tre titoli Europei  in  tre categorie diverse (Pesi gallo 1965-1966 piuma 1969-70 Leggeri 1971-72)  . Probabilmente   avrebbe dovuto entrare più profondamente nel cuore della gente  ma  nel periodo in cui ha combattuto  esistevano campioni di primissimo piano che ne oscurarono un pò le imprese. Che avesse stoffa e grinta da vendere lo si notò subito ai Campionati Italiani di Modena nel 1962.

 Assente dagli assoluti il numero uno della categoria il campione europeo Vacca  il romano Galli  mise in mostra una condizione atletica   perfetta e i suoi forsennati attacchi lo portarono a battere in finale  il sardo Massa e a vincere  il tricolore  risultando tra le rivelazioni del torneo A  ventidue anni passava professionista iniziando a combattere nei 53 kg  .Alla sua terza stagione tra i gallo e da imbattuto superò  Ferderico  Scarponi a Roma l’11 Giugno 1965 conquistando il suo primo titolo nazionale da professionista grazie a un match intriso di grinta e di azioni offensive . Due mesi dopo con lo stesso risultato a Sanremo, toglieva l’europeo a Mimun Ben Alì. Il romanino con una sapiente tattica s’imponeva all’esperto e potente spagnolo marocchino. Abbandonava il titolo italiano e si salvava in Europa con un generoso verdetto di parità mantenendo la corona continentale dall’assalto pericolosissimo del furbo gallese Walter McGowan sul ring casalingo di Roma.Nel Marzo del 1966 a Marsiglia con un capolavoro tattico e di furbizia risultava   talmente superiore da mettersi al riparo da sempre possibili camarille contro il “cosacco” marsigliese Pierre Vetroff .A Barcellona viceversa non seppe opporsi adeguatamente al pugile al quale aveva tolto il titolo . L’ispano-marocchino Ben Alì, forte della prima esperienza negativa ,cambiava tattica attaccava in continuazione togliendo spazio alla lucida tecnica del romano. Nel frattempo ,Nevio Carbi che aveva conquistato il titolo italiano, decadde per non averlo difeso nei tempi dovuti ed il romano con Franco Zurlo venne prescelto a disputarselo sul ring del teatro Giacomini di Latina. Galli ,insolitamente abulico, subiva l’aggressività del pugliese e perdeva l’occasione di riappropriarsi del titolo che fu suo. Dopo un po’ concludeva il suo tragitto in questa categoria con una onorevole sconfitta a Melbourne contro il campione del Mondo Lionel Rose. Tommaso Galli entra così prepotentemente tra i pesi piuma e le benemerenze acquisite nella categoria inferiore gli fanno ottenere subito un combattimento per l’ europeo .Manuel Calvo che aveva conquistato il titolo battendo il nostro Nevio Carbi ,a Barcellona non pensava di trovare un avversario così bravo .All’irruenza del campione spagnolo ,il romano opponeva la sua fredda ma precisa tecnica, intervallata da efficaci colpi d’incontro . Uno di questi apriva una ferita all’arcata sopracciliare destra del campione che si aggravava sempre di più tanto da costringere l’arbitro austriaco Rado a sospendere il match all’ultima ripresa in favore di Galli. I quindicimila spettatori non ebbero nulla da obiettare sulla vittoria dell’italiano. La rivincita disputata sempre a Barcellona l’anno seguente dimostrava la superiorità di Galli che aveva nello spagnolo un avversario fatto su misura per il suo pugilato. Il campione europeo sapeva ben controllare gli attacchi dello sfidante,non accettava gli scambi ravvicinati e dall’alto di una classe superiore dominava il confronto. A Madrid José Legra ,che aveva da poco perso il titolo mondiale della categoria contro Johnny Famechon, cercava ed otteneva un riscatto ai danni dell’italiano . Tommasino ,inferiore alle attese ed in soggezione davanti alla tattica funambolica e furbescamente aggressiva dello sfidante non riusciva ad imporre la sua tecnica e si faceva togliere il titolo. Passato ancora una volta di categoria ne trovava subito un altro a portata di mano. A Ladispoli inaugurava la categoria dei superpiuma ,appena istituita e ne diventava il capofila. A farne le spese fu lo spagnolo Luis Aisa. Difendeva la nuova corona dall’assalto del tedesco Lothar Abend ,il belga Jean De Keers e ancora Luis Aisa prima di lasciarlo nelle mani del tarantino Domenico Chiloiro .Fu questo il suo ultimo combattimento dopo 51 incontri in quasi dieci anni di lotte. E’ stato il primo pugile italiano a detenere tre titoli di campione d’Europa in tre categorie diverse . Pochi altri sapranno a tutt'oggi  emularlo.

Tratto da  Annuario della Boxe Italiana di Anselmi- Dell'Amore Romanò

     Totale incontri 51 ( 38.9. 4 )