Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna si pronuncerà il 30 ottobre sul reclamo presentato da Serik Konakbayev, l'ex campione chiede di essere riammesso nella lista dei candidati alla presidenza dell'Aiba per le elezioni che si terranno a Mosca il 3 novembre.
Il Comitato Esecutivo dell'Associazione Mondiale ha escluso il kazako colpevole di non avere presentato entro la data di scadenza, fissata per la mezzanotte del 23 settembre le venti lettere che confermavano l'appoggio di altrettante federazioni alla sua candidatura. Konakbayev ne aveva peresentate diciannove, la ventesima era arrivata solo il giorno dopo.
Il relcamo dell'ex vice campione olimpico di Mosca 1980, sconfitto in finale da Patrizio Oliva, si basa su una dato molto importante: il 23 settembre era domenica e, afferma, la legge svizzera in queste occasioni allunga sino al giorno successivo al festivo la data utile per qualsiasi scadenza legale.
Al momento l'elezione alla presidente dell'Aiba ha un solo candidato: Gafur Rakhimov. Il CIO ha già fatto sapere che, nel caso di elezione dell'uzbeko, toglierebbe lo status di federazione internazionale all'AIBA, che non sarebbe così più qulificata a gestire il pugilato ai Giochi Olimpici a partire da Tokyo 2020.