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Grazie a Don Camillo-Tuiach e a Peppone-Romano: hanno fatto vincere la boxe...

di Gualtiero Becchetti

 

TuiachRomanoVerdetto

(L'abbraccio dopo il verdetto tra Tuiach e Romano...dice tanto!)

 

Avevo presentato il match su Boxeringweb, chiamando allegramente i protagonisti Don Camillo-Tuiach e Peppone-Romano. La rivalità politica tra Fabio e Sergio, in vista  del match valevole per il titolo italiano dei massimi era, secondo me, curiosa, persino simpatica e per tale motivo l’avevo trattata con leggerezza. La sfida, svoltasi il 15 Luglio a Sequals nell’ambito del 33° “Trofeo Primo Carnera”, si é poi conclusa con la vittoria del triestino ai punti. Ma ciò non é ora molto importante.

Confesso che non ero sicuro che le cose sarebbero andate in maniera perfetta. No, non ne ero sicuro, ma sicurissimo! Conosco entrambi i protagonisti e so che che sono uomini educati, cavallereschi e leali. Valori che li accomuna. Magari le sole cose che li accomuna, assieme al grande amore per la boxe! Poi vedranno il mondo in maniera opposta, ma chi se ne frega? Sul ring ci sono saliti per vincere, hanno combattuto con coraggio e correttezza, alla fine si sono stretti la mano e persino abbracciati. L’uno senza i baffetti alla Hitler e l’altro senza i baffoni allo Stalin.

Perché sono pugili! Pugili veri, nel profondo del cuore...

Dovessero incontrarsi di nuovo, si ripeterebbe il medesimo copione, anche a verdetto invertito.

Perché sono pugili! Pugili veri, nel profondo del cuore...   

Da spettatore televisivo dell’evento, sono stato felice di non avere sbagliato, prevedendo un combattimento del tutto tranquillo e normale. Ma poche ore dopo, ho letto su due importanti testate giornalistiche notizie sconvolgenti. O meglio, più che sconvolgenti direi “maligne”...  

-L’Italia neo fascista che sale sul ring gridando “A noi!”- E’ stato titolato. Considerando quanto di disgustoso si é verificato tra le sedici corde di casa nostra in tempi recenti e preoccupato del  buon funzionamento dei miei neuroni, poiché non avevo visto niente di anomalo durante la diretta e neppure udito alcun rilievo da parte del sempre attento telecronista Fabio Panchetti, ho atteso qualche giorno e ho cominciato a fare telefonate "indagative" a persone che erano a bordo ring (tra i presenti, pure Nino Benvenuti e Patrizio Oliva). In sintesi, tra i tanti, il Presidente del Comitato Friuli Venezia Giulia della Fpi, Alessandro Zuliani e il popolare ring announcer Mimmo Zambara hanno confermato che tanto Tuiach quanto Romano non hanno dato vita ad alcuna inopportuna e sconsiderata manifestazione politica, che il comportamento del pubblico è risultato esemplare senza braccia tese o pugni chiusi, che prima, durante e dopo il combattimento tutto si é dipanato nella massima tranquillità e soprattutto, la stessa Commissaria di Riunione Fpi, sig.ra Monica Piazza (consorte di Paolo Vidoz), non ha mosso il benché minimo rilievo nella propria relazione…

Insomma, Don Camillo e Peppone hanno strabattuto il giornalismo che ama la “zizzania” e che probabilmente neppure ha visto l’incontro, per 10 a 0! Che bello sarebbe se i giornali che scrivono di pugilato soltanto quando accade una disgrazia o una rissa demente o un atto criminale del “pugile” che spesso mai ha indossato i guantoni, avessero la saggezza di avvicinarsi al microcosmo della boxe, di conoscerne i protagonisti e soltanto “dopo” di scriverne. Accusare di razzismo e di altre vergognose nefandezze Fabio é una forzatura che rasenta il ridicolo e offende non solo lui, i suoi famigliari, amici e datori di lavoro, ma anche lo stesso Sergio Romano, che non dubito avrebbe abbandonato il ring se si fosse trovato coinvolto in una sfida dai risvolti deliranti! Eppure si é praticamente auspicato il ritiro della cintura tricolore a Tuiach e la sua squalifica, come se fosse un delinquente da strada, un reietto da allontanare dallo sport e dalla vita civile!

La boxe, la povera boxe col fiato corto e bistratta da tanti anni, nella quale molti lanciano la lenza per pescare fango, invece ancora una volta ha dato lezione. Soprattutto per merito dei pugili, non é una novità, che molto difficilmente la tradiscono. Sì, ha dato lezione! Si potrebbero scrivere mille pagine su come lo sport, ma per primo proprio il pugilato, abbiano offerto nei secoli esempio di cavalleria e rispetto, al di là delle religioni, dei credi politici, del colore della pelle…

Ma forse é tempo perso, il mio, perché si può convincere solo chi é in buona fede.

Ai miei due amici, Don Camillo-FabioTuiach e Peppone-Sergio Romano, dico grazie (e credo di non essere il solo) per essere stati a Sequals semplicemente quello che sono: persone perbene! Scommetto che anche Primo Carnera ne sarà rimasto contento.

Il resto é un venticello fastidioso che già si sta perdendo tra le colline friulane.

TuiachRomanoInni(Romano e Tuiach all'inno)

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