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Accadde oggi: 22 novembre 1969

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Benvenuti mette K.O. Rodriguez

Il 22 novembre 1969, sabato, a Roma, Palazzetto dello Sport, andava in scena una delle più ricche riunioni del pugilato italiano, roba da mordersi le mani a ripensarci. Protagonista principale il campione del mondo dei pesi medi Nino Benvenuti in una rimonta passata alla storia contro un formidabile pugile cubano, Luis Manuel Rodriguez. Benvenuti aveva già conquistato, perso e riconquistato il titolo contro Emile Griffith, lo aveva difeso contro Don Fullmer e Fraser Scott e non era probabilmente, all'età di 31 anni ma dopo una lunga carriera, più al meglio. Rodriguez, già campione del mondo dei pesi welter e avversario ben 4 volte di Griffith, aveva un anno di più ma sembrava in ottima forma nonostante una carriera altrettanto lunga. Aveva battuto gente come lo stesso Griffith, Denny Moyer, Rubin Carter, Bennie Briscoe, Vicente Rondon, Curtis Cokes giusto per citarne alcuni. Era un pugile straordinariamente bravo, un fuoriclasse, e stava combattendo benissimo, in vantaggio ai punti. Ma anche Benvenuti era un fuoriclasse e all'11° round chiuse l'incontro con uno straordinario gancio sinistro che mise K.O. l'allievo di Angelo Dundee, come tanti esuli cubani fuoriuscito a Miami. Nessuno dei due sarebbe più stato a quel livello, nè Benvenuti che avrebbe perso forma prima e titolo poi contro Carlos Monzon, nè Rodriguez che era al suo ultimo match iridato.

In programma c'era anche Pedro Carrasco, formidabile peso leggero spagnolo, campione europeo e futuro campione del mondo della categoria. Carrasco, 26 anni, con un impressionante record di 82 vittorie, una sconfitta e un pari, affrontava il 24enne cremonese Giampiero Salami che ebbe un discreto inizio, ma che fu surclassato non appena Carrasco gli prese le misure. Lo spagnolo non era un picchiatore ma la valanga di pugni presi costrinse Salami ad abbandonare dopo 5 round. Salami avrebbe disputato solo altri 4 incontri.

C'era anche il 21enne peso massimo basco Jose Manuel Urtain, sollevatore di pietre di terribile potenza ma dal pugilato rozzamente elementare. Urtain era imbattuto dopo 21 incontri, tutti vinti prima del limite, ma tutti contro pugili assai modesti. A Roma battè il 28enne della Florida George Holden, modesto pure lui, per K.O. dopo 100 secondi, un K.O. frutto di un bel tuffo in avanti di un americano spaventato dalla fama del gigante basco. L'anno dopo Urtiain sarebbe riuscito a conquistare il titolo europeo ma sarebbe poi stato ridimensionato per primo da un campione vero come l'inglese Henry Cooper. Non sarebbe più stato in grado di riprendersi la corona continentale e sarebbe morto suicida a 49 anni.

Altro peso massimo in programma il bresciano Mario Baruzzi,  già campione europeo da dilettante ma escluso dalle Olimpiadi di Città del Messico 1968 a favore di Giorgio Bambini.  Reduce da 11 vittorie in altrettanti incontri a torso nudo Baruzzi, 23 anni, affrontava il collaudatore Jimmy Jones, 23enne della Virginia. che aveva appena perso con Jimmy Young. Vittoria per K.O. al 2° round per il bresciano, seppure anche con una azione irregolare poco prima. Baruzzi, pugile potente ma non molto resistente, sarebbe diventato 2 volte campione italiano, avrebbe battuto pugili come Bepi Ros e Dante Canè, ma avrebbe fallito la conquista del titolo europeo pur battendosi con onore conro Joe Bugner.

In questa lunga riunione c'era anche un torneo dei pesi medi. Protagonisti il  il 25enne forlivese Sauro Soprani, il 25enne statunitense Eddie Owens, l'argentino Antonio Aguilar, 29 anni, e un altro statunitense, Floyd Palmer. Match sulle 4 riprese e vittorie in semifinale di Sauro Soprani su Eddie Owns e per K.O. al 1° round di Aguilar su Palmer che era assente dal ring da oltre 7 anni!  Aguilar, uno dei 3 vincitori di Monzon, battè poi ai punti in finale Soprani, futuro campione italiano.

Combattè anche il 23enne Mario Romersi, peso medio in futuro campione italiano e sparring partner preferito di Monzon. Romersi battè prima del limite in 5 round lo statunitense Joe Hooks

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