Sabato sera a Pordenone il 21 ottobre nella riunione promossa da Mario Loreni e B&Z Boxing Promotion un sfida particolarmente interessante con in palio il titolo vacante dei mediomassimi tra Abatangelo e Ciriani.
Stefano non si ferma mai . Sveglia la mattina alle cinque : c’è da aprire il banco degli alimentari al mercato di Corso Racconigi a Torino. Adesso lui a Anna Maria dormono qualche ora di più perchè il piccolo Lorenzo ha quattro anni e non si sveglia più di notte . Poi c’è la boxe che da quando aveva 13 anni lo tiranneggia . Gli ruba ore di giorno e di sera , chiede sudore, impegno costante ,sacrifici di ogni genere . Il pugile Abatangelo vive con il pugilato uno spazio dove tutto sembra immutabile . Un microcosmo che a 35 anni tiene sotto controllo con la sua perseveranza e dove la frase “fine carriera” sembra una realtà ancora lontana. Sabato a Pordenone prova a riconquistare quel titolo italiano dei mediomassimi che aveva vinto nel 2013 e a cui rinunciò volontariamente per battersi con l’ex campione del mondo e d’Europa Juergen Braehmer .A volte le ansie di vittoria sono smisurate , fors’anche illogiche ,ma sincere come Stefano.
- Mi alleno da luglio due volte al giorno. In palestra alla All boxing Team di Torino sotto la guida del mio maestro Dino Orso abbiamo portato a termine una preparazione che posso definire maniacale. Non abbiamo trascurato nulla:resistenza , agilità potenza . Abbiamo sviluppato enormi volumi tecnici e praticamente ho vissuto in simbiosi con il mio maestro in una giornata che era fatto solo di lavoro, casa , palestra. Posso dire che a 35 anni mi sento nella mia forma migliore.
Ciriani è un tempista che sa colpire per vie interne , che match ti aspetti ?Quanto conterà la tua esperienza internazionale ?
- Credo sarà un duello intenso e naturalmente ho un piano tattico che penso potrei sviluppare con efficacia. Non decido mai prima del match se adottarlo o meno lo decido durante il match . Io Rispetto sempre il mio qualunque avversario e credo che il pugilato sia fatto di situazioni che cambiano ogni volta. Sono in grado di adeguarmi a qualsiasi boxe che il mio rivale porterà sul ring . Lui è un pugile decisamente alto per la categoria e, di conseguenza,farò valere le mia caratteristiche tecniche e atletiche .I test match disputati in palestra mi hanno regalato molta sicurezza. Sono stato messo alla frusta per parecchie settimane e ora non vedo l’ora di combattere. Per quanto riguarda la mia esperienza posso dire che ne acquisita tanta . Ho lasciato il titolo italiano per andare a combattere contro Braehmer in Germania poi a Copenaghen contro Skoglund . Sono stati episodi che mi hanno regalato consapevolezza nei miei mezzi , e sono orgoglioso di averli fatti .
Conti su un tifo particolare in questa trasferta ?
- Non mi sentirò solo a Pordenone . Da Torino partirà un pullman pieno di amici e fans e credo che arriveranno dal Piemonte almeno una ventina di auto. Non ho problemi a combattere davanti a una platea che tifa per il mio avversario , ho vissuto questa esperienza tante volte ma sabato mi farà piacere sentire un po’ di tifo per me. Considero molto importante questo match e se vinco dedicherò il successo alla mia famiglia al mio maestro e pigmalione e naturalmente ad Anna Maria e Lorenzo. Non dimentico mai chi mi è stato vicino nei momenti difficili e a loro va sempre il mio pensiero.