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A Chieve, secondo successo pro del peso massimo Michele Ogliari

Sabato sera , presso la palestra VT Boxe di Chieve, Cremona, si è disputata la seconda edizione della “Crema Fight Night”.
Nell’incontro principale della serata il peso massimo Michele Ogliari (2-0), terzo classificato ai campionati italiani dilettanti 2022, ha battuto per KO alla seconda ripresa  il maltese Marsil Ebouzaken (0-1).
Nell’altro incontro professionistico della serata il super medio moldavo residente a Crema Cezar Ieseanu (2-0), non ha avuto problemi a liberarsi in una ripresa di Sven Zammit (0-2), altro maltese.
Max 
 
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“Hammer” D’Addazio e Davide Brito vittoriosi a Santo Domingo

Strepitosa prestazione quella fornita ieri sera, 30 settembre, al Coco Locos Sports & Restaurant di Sousa nella Repubblica Domenicana, dal super leggero Edoardo “Hammer” D’Addazio (9-0), nel suo primo incontro all’estero.

Il 27enne di Giulianova, terzo classificato ai campionati nazionali dilettanti 2020, ha battuto per KO alla ottava ripresa il pericoloso venezuelano 
Eloy “The Punisher” Rada (11-4), fulminato da una serie di tre colpi consecutivi conclusa da un preciso gancio sinistro al mento.
Nella stessa riunione ha combattuto anche il peso massimo aretino con sangue domenicano Davide Brito (2-0) che, a 15 giorni di distanza dal suo esordio al professionismo, ha battuto per kot alla seconda ripresa il locale Frank “Macoquija” Mola (8-15), 40 anni, demolito da poderosi colpi al bersaglio grosso.
Brito, cresciuto pugilisticamente sotto la guida dei fratelli Aldo e Adriano e di papà Santi Nicchi, 
Davide ha fatto parte in diverse occasioni della squadra nazionale sia nella categoria senior che tra gli under 22.
Sia lui che “Hammer” D’Addazio, da alcuni mesi si sono trasferiti a Miami dove si allenano agli ordini del maestro Donato De Martiis.
Max 

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Barrios batte nettamente Ugas ma i pugili non sono bestie, il match andava fermato!

 

Il cubano atterrato 2 volte ma soprattutto ferito all'occhio già operato

 

La boxe è uno sport pericoloso, a volte brutale. Ma sono gli uomini sbagliati al posto sbagliato che possono renderla ancora più pericolosa e più brutale. In questo caso ce l'abbiamo con l'arbitro del match Barrios-Ugas e con il medico di servizio di Las Vegas.  Vorremmo sapere da questi due signori, e dall'angolo di Ugas, che senso ha avuto fargli finire un match abbondantemente perso e soprattutto con l'occhio destro compromesso, lo stesso occhio che si era danneggiato nel match perso prima del limite contro Errol Spence al punto da costringere il peso welter cubano a una operazione chirurgica e a un conseguente lungo stop.  Diamo una occhiata ai punteggi al termine delle 12 riprese. Due giudici avevano 118-107  e il terzo 117-108 per lo statunitense. Il nostro cartellino finale era di 116-109. Fare disputare interamente l'ultima ripresa a Ugas, soprattutto dopo un atterramento, era del tutto inutile, solo rischioso.

Eppure il match era stato tutt'altro che brutto. Il texano Barrios, 28 anni, era al terzo incontro al limite delle 147 libbre, è un uomo veloce che ha un ottimo jab e porta spesso serie di colpi. Le sue due uniche sconfitte erano state con Gervonta Davis prima del limite dopo una buona prestazione e contro Keith Thurman, uno sfortunato fuoriclasse bloccato troppo spesso da infortuni.  Ha comincito molto bene il match con Ugas lanciando una quantità impressionante di jab sinistri sopra e sotto e proprio  uno di questi jab ha preso d'incontro Ugas che si è ritrovato al tappeto a ripresa praticamente finita.

Ugas si è scosso e all'inizio del 3° round ha cambiato marcia vincendo secondo noi tre riprese di fila. Ha attaccato, ha messo a segno buone combinazioni, ha usato bene soprattutto il gancio destro che passava sopra il jab di Barrios.  Ma Ugas ha quasi 38 anni, li compirà fra un mese, e non ha tenuto quel ritmo al quale si è adeguato invece Barrios, inoltre il jab dello statunitense aveva cominciato a gonfiargli e ferirgli l'occhio destro. La seconda metà del match è stata quasi tutta di Barrios , soprattutto nelle ultime 3 riprese dove il medico è stato chiamato a consulto un paio di volte.

All'inizio del 12° e ultimo round Barrios ha atterrato Ugas con un gancio sinistro al volto che Ugas non poteva vedere arrivare dalla parte destra. Ce n'era a sufficienza per dire basta ma l'arbitro ha fatto proseguire. Non solo, Ugas ha sputato due volte il paradenti con l'esigenza di guadagnare tempo sotto l'incalzare di Barrios e l'arbitro anzichè rendersi conto della situazione ha provveduto a dargli un punto di penalizzazione e lo ha fatto proseguire. Semplicemente inaccettabile!

Mentre Barrios si propone ora come una buona forza nella categoria Ugas dovrebbe prendere seriamente in considerazione il ritiro. Le qualità pugilistiche ci sono ancora ma rischiare l'occhio ulteriormente non sarebbe affatto saggio.

 

Controversa vittoria di Lubin ma Ramos deve prendersela con se stesso

 Il verdetto di Las Vegas, sia pure troppo ampio, ha un suo perché

 

 

La vittoria ottenuta a Las Vegas dal superwelter Erickson Lubin sul giovane Jesus Alexandro Ramos farà certamente discutere ma ha un suo perché anche se, secondo i metri di giudizio statunitensi, appare sorprendente. Il verdetto, ma soprattutto le ultime riprese del match, sono stati fischiati dal pubblico di Las Vegas, un pubblico di parte messicana che fra un nero e uno statunitense di origine ispanica propende inevitabilmente per il secondo.  In realtà se Ramos ha perso questo match deve solo rimproverare se stesso e magari il suo angolo e forse lo ha capito subito come sembra dalle immediate dichiarazioni alla televisione ESPN.

Ramos, 22enne mancino dell'Arizona, è un ragazzo che dà il meglio di sè quando mette una grande pressione e ha l'avversario alle corde, viceversa Lubin, 28enne della Florida anch'egli mancino, è un ottimo incontrista che dà il meglio di sè difendendosi ma a centro ring. Molte riprese sono state incerte ma a metà match sembrava che Ramos avesse risolto il problema, che i suoi reiterati colpi al corpo cominciassero a produrre l'effetto desiderato, che la potenza esplosiva dei suoi colpi dovesse avere la meglio.

Chissà per quale motivo, se un calo fisico o una errata valutazione della situazione oltre a dover percorrere la strada delle 12 riprese per la prima volta  o che altro, Ramos ha smesso di mettere pressione nelle ultime 4 riprese dove raramente Lubin è stato costretto alle corde e ha viceversa lasciato andare le mani, riprendendo il centro del ring più spesso e ascoltando gli arrabbiati secondi del suo angolo.

Ciononostante noi avevamo un 114-114 ma ci sta bene il 115-113 per Lubin del giudice Chris Migliore, non così il 116-112 di John McKaie e soprattutto il 117-111 di Patricia Morse Jarman, una che da tempo avrebbe dovuto essere allontanata dalla postazione di giudice e invece staziona sempre lì.  Nulla di irreparabile per Ramos che ha comunque chiaramente mancato il primo grande appuntamento.

Canelo Alvarez domina .Un match inutile a Las Vegas

 

 Jermell Charlo contato al 7° round tiene fino in fondo

Le categorie di peso nella boxe esistono per una ragione, non per caso. Ed è questo uno dei motivi per cui Saul "Canelo" Alvarez non è stato impensierito nemmeno per un secondo da Jermell Charlo nel loro match di stanotte a Las Vegas che si è rivelato un vero "flop" e un incontro a senso unico a beneficio di un nutrito gruppo di messicani osannanti il loro idolo. Crediamo che, oltre a saperlo prima, Canelo abbia avuto conferma dal primo colpo ricevuto che Jermell Charlo non aveva la minima possibilità di fargli male. Ricordiamo a beneficio dei distratti che Canelo è il campione del mondo vero dei pesi supermedi e che ha combattuto due volte nei mediomassimi mentre Charlo è campione del mondo dei pesi superwelter.

Canelo Alvarez vs. Jermell Charlo: Best photos from Las Vegas

Difficile raccontare un match senza storia. Canelo ci è apparso più brillante che nella più recente uscita contro Ryder a casa propria,, dopo un primo round di puro studio ha iniziato ad affondare poderosi colpi al corpo per subito cambiare prtando colpi al volto e preparandosi anche la strada col jab, cosa che Charlo ha mancato di fare con continuità. Colpi al corpo e sapiente "taglio" del ring, oltre al bel montante destro portato da vicino, hanno presto tolto a Charlo l'illusione che le gambe potessero aiutarlo a prevalere. Solo nel 5° round Charlo ha messo a segno alcune combinazioni al viso belle quanto inconsistenti, forse ha vinto quella ripresa ma al 7° round il match ha praticamente chiuso i battenti quando un destro al volto portato da Alvarez seguito da un montante hanno consigliato Charlo di mettere un ginocchio a terra e ascoltare lucidamente il conteggio.

Da quel momento Charlo ha pensato solo a sopravvivere facendo il minimo sindacale e se c'è una critica al match di Canelo è quella di non averlo saputo, o forse per tacito accordo voluto, chiuderlo prima del limite. Evidentemente le critiche sullo stile di vita del messicano erano infondate perché a noi è parso preparatissimo, se sia effettivamente un po' in declino non era questo l'avversario nè il match che potevano confermarlo.  Punteggi di 119-108 e di 118-109 due volte. Il nostro cartellino era di 119-108. Sarebbe però ora che Alvarez, dopo Ryder e Jermell Charlo, affrontasse qualcuno che possa davvero stare con lui sul ring non solo per cercare di arrivare in fondo.

 

Jermell Charlo destituito dalla Wbo. Promosso campione Tszyu ma no a Crawford

Non appena  Jermell Charlo è sceso sconfitto dal ring di Las Vegas il Wbo ha annunciato  si aver tolto il titolo dei superwelter al texano. Al suo posto ha eletto  il titolare Interim l'australiano  Tim Tszyu  .

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All'australiano "figlio d'arte"  è stato concesso  di difendere  il primato di sigla   il 15 ottobre contro il 29enne   di las Vegas Brian Mendoza a Broadbeach, in Australia. Il Wbo , però, non ha concesso  al nuovo campione  di combattere  nei welter. Tszyu (foto)aveva chiesto di poter affrontare  il dominatore dei welter Terence Crawford . Jermell Charlo potrà rientrare  a battersi per il Wbo ma dovrà   garantire di combattere in futuro nei superwelter.

Jermell Charlo rimane il campione  WBC, WBA e IBF.ma dovrà immediatamente  assicurare WBA e  e IBF   di essere disponibile a difendere il titolo con  gli sfidanti ufficiali nei prossimi due match.

Saul Canelo Alvarez sovrasta Jermell Charlo a Las Vegas con un verdetto ai punti

 ULTIMORA Il campione totale  dei pesi supermedi  Saul  Canelo Alvarez (60-2-2, 39 KO) ha dominato il campione dei superwelter  Jermell Charlo (35-2-1, 19 KO) in dodici round terminati poco fa  alla T-Mobile Arena di Las Vegas.

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Dopo. Un primo round lento, Canelo ha iniziato a prendere in mano il duello già  nel secondo tempo .  Praticamente  la superstar messicana  non ha lasciato  spazio a Charlo  incapace di organizzare temi d'attacco validi, il duello  è praticamente  finito  al settimo round, quando un potente  destro di Canelo ha mandato Charlo in ginocchio.

Canelo hacontinuato a condurre la sfida per le rimanenti riprese

 I punteggi finali sono stati  119-108, 118-109, 118-109 per Alvarez

( segue  CRONACA E COMMENTO)

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Lubin batte l'astro nascente Ramos ai punti ma il pubblico non approva

Alla T Mobile di Las Vegas   l’importante  eliminatoria  dei pesi super welter WBA  è stata vinta  dall'ex sfidante  Wbc il mancino della Florida Erickson 'The Hammer' Lubin (26-2, 18 KO FOTO  a sx) capace di  battere  il giovane astro nascente dell’Arizona  Jesus Ramos (20-1, 16 KO)  netto favorito di questa sfida .

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Lubin ha vinto però in dodici  noiose  riprese  per 115-113, 116-112 e 117-111. Nei  primi round il 22enne  Ramos sembra aver il match in mano. E’ lui che attacca  e  fa le cose migliori. Dal  quarto al sesto, si sveglia  Lubin che  usa le gambe  e i colpi d’anticipo su  un  Ramos  che attacca ma senza precisione. Ramos ha avuto il suo miglior round, nel settimo , quando ha messo a segno una combinazione a due mani  entrambe le mani “sotto e sopra “. Poi Lubin  accumula punti quando trova tempo e misura e  Ramos non riesce più a colpirlo.Il mancino “El Momo” Ramos  è sempre in attacco ma non conclude  e il pubblico fischia .

Protesta ancora di più quando  viene annunciato il verdetto per Lubin.

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