Si possono anche perdere i play off, dopo una rimonta durata 42 giornate, per due pareggi subiti per delle sviste arbitrali, ma conquistare il pubblico cinematografico( non solo barese) grazie ad un documentario che non celebra dei vincitori, ma degli splendidi perdenti: è il caso del film “Una meravigliosa stagione fallimentare “del regista Mario Bucci, che racconta la magnifica ed insperata cavalcata del Bari durante lo scorso campionato, una squadra passata in pochi mesi da società fallita per debiti a fenomeno sui social grazie ai selfie realizzati dai giocatori principali per celebrare negli spogliatoi i loro festeggiamenti per una serie di vittorie consecutive che portarono la squadra biancorossa a sfiorare la promozione in A, fermata solo dal Latina nelle semifinali play- off.
A Melbourne nel prossimo weekend inizia il Mondiale di Formula 1 2015. Con l'eccezione della Mercedes, tutti sperano di vedere un Campionato più equilibrato rispetto a quello della passata stagione. Dovrebbe essere così anche se Hamilton e Rosberg si giocheranno, probabilmente indisturbati, il titolo. L’inglese, campione in carica, e il tedesco dovranno guardarsi in Campionato forse solamente da Ricciardo, alfiere principe della Red Bull, da Bottas che dopo aver effettuato un grande salto di qualità nel 2015 deve provare a vincere la prima gara della sua carriera, e forse pure da Vettel, che spera di vincere almeno un paio di gare.
Mercedes e Red Bull - La scuderia tedesca con Hamilton e Rosberg è pronto a bissare i titoli vinti nel 2014. Hamilton a parole è affamato, ma in passato quando ha avuto problemi sentimentali ha avuto difficoltà in pista, accadrà di nuovo? Rosberg invece sembra agguerrito, dice di aver cambiato pure il modo di respirare! Chissà se la futura paternità darà quel tocco in più a Nico, in genere fa perdere cattiveria. La Red Bull ha scommesso su Kvyat e punta tutto su Ricciardo, che proverà a ripetere la sua prima splendida annata con il team austriaco.
Ferrari alla riscossa con Vettel - La Ferrari, reduce da un’annata disastrosa e che non vince una gara dal maggio 2013, con Sebastian Vettel sembra rifiorita. Il tedesco è felice di correre con la scuderia di Maranello perché in questo modo continua ad emulare il suo mito Michael Schumacher. La freschezza e la positività del quattro volte Campione del Mondo hanno rivitalizzato l’ambiente. Marchionne vuole vincere almeno due gare, Vettel invece vuole che la Ferrari sia la seconda forza del Campionato. Probabilmente il tedesco riuscirà a vincere le due gare che chiede il nuovo boss della Ferrari. L’ideale sarebbe vincere almeno tre volte, perché così si emulerebbe in modo completo Schumacher che nell’anno d’esordio (il 1996) ottenne tre successi e chiuse il Campionato al 3° posto, alle spalle delle Williams.
Kimi e Felipe - Kimi Raikkonen e Felipe Massa nel 2015 vogliono tornare sul gradino più alto del podio. Il finlandese, diventato papà di un maschietto, con ogni probabilità a fine anno si ritirerà e il possibile addio al circus (sarebbe il secondo) pare gli abbia dato nuova verve. Il brasiliano invece è risorto come Lazzaro con la Williams e come Bottas cercherà di riportare davanti a tutti lo storico team inglese.
Che ne sarà della McLaren? - La McLaren si prende i riflettori perché il team di Woking innanzitutto è ritornato a correre con i motori Honda, che ricordano l’epopea di Senna e Prost. Ma le copertine la McLaren se l’è prese pure per il mistero Alonso. Lo spagnolo salterà la prima gara per via di un incidente con dei contorni che ufficialmente non sono stati ben definiti da nessuno. Magnussen a Melbourne affiancherà Button, poi toccherà all’ex ferrarista?
Rinascita Lotus? - Gli altri sono la Force India, che pare abbia diversi problemi economici, la Lotus che con i motori Mercedes dopo un anno complicato è pronta a tornare tra le prime. La Toro Rosso schiera la coppia più giovane di sempre, Verstappen fa il suo esordio in Formula 1 da minorenne! Ericsson e Nasr proveranno a risollevare le sorti della Sauber. Mentre la Manor si presenta Will Stevens e lo spagnolo Mehri. É già un miracolo, perché nessuno pensava di rivedere un team che era praticamente fallito.
Vorrei che l’ 8 marzo non fosse solo il giorno delle mimose:
Un detto popolare spesso utilizzato per ogni cosa ” Non c’è più religione” mi ronzava in testa mentre vedevo su Rai 1,in compagnia di dieci milioni di spettatori Roberto Benigni leggere e commentare i 10 Comandamenti scritti da Dio sulle celebri Tavole della Legge poi donate a Mosé ed a tutti gli essere umani. Dopo aver fatto l’esegesi” Della Divina Commedia dantesca, commentato da “costituzionalista” La Costituzione e da “melomane” anche l’Inno di Mameli il nostro “intellettuale “più celebre si è misurato con un compito che in teoria spetterebbe ad un principe della Chiesa, ossia il Papa, se ormai la figura di quest’ultimo non avesse nel tempo perso le proprie connotazioni spirituali per diventare “personaggio” lasciando campo a Benignaccio, trasformatosi da ottimo comico di rottura con un certo cattocomunismo a “icona” buona per tutte le parrocchie, renziane o vaticane: Bergoglio l’ha chiamato al telefono e l’Avvenire plaude al suo “sermone”. Come Benigni ha detto, in una delle sue poche battute comiche, la porpora cardinalizia sarebbe il prossimo passo, sempre se non lo si candidi direttamente al Quirinale.
Ed alla fine ricominciò il campionato di calcio.
Nella stessa settimana re Juan Carlos di Borbone abdicava dal trono di Spagna e il suo “suddito” Rafael Nadal riconquistava quello tennistico di Francia.
Rivoluzione. Questa è la parola d’ordine della Formula 1 2014 che con un ampissimo cambio regolamentare ha cancellato, quasi completamente, tutte le certezze di piloti e scuderie. Sebastian Vettel, vincitore degli ultimi quattro titoli Mondiali, già adesso sa che non riuscirà a difendere il titolo. Chi sarà il suo successore? Ancora nessuno può dirlo.
Il ritorno dei motori turbo ha costretto tutte le scuderie a creare delle vetture nuove. I piloti, che si sono pure dovuti mettere a dieta e, che dovranno accelerare e frenare in modo molto diverso, nel prossimo weekend correranno a Melbourne, dove si apre il Mondiale 2014.
Favoriti per la prima gara non ce ne sono. Perché tutte le scuderie nei test di Jerez e del Bahrain hanno lamentato grossi problemi di affidabilità. E in un coro unanime praticamente tutti hanno detto che la prima gara sarà ad eliminazione, e chi giungerà al traguardo di sicuro porterà a casa dei punti.
Red Bull e Lotus, prima e quarta negli ultimi due campionati, sono nei guai. Perché la Renault non è riuscita a progettare un motore perfetto, come quello ha permesso a Vettel di vincere sempre e che ha permesso alla casa francese di superare la Ferrari come numero di vittorie in Formula 1. Red Bull e Lotus corrono il rischio, assai concreto, di vedere entrambi i suoi piloti ritirati nella prima gara.
Chi ha fatto le cose come si deve, a livello di motori, è la Mercedes. La casa di Stoccarda punta al titolo Mondiale. Hamilton e Rosberg se non avranno problemi tecnici si giocheranno il successo tra loro. Ma nemmeno la Mercedes nei test è stata immune, entrambi i piloti si sono dovuti fermare per vari contrattempi. Motorizzati dalla Mercedes sono pure la McLaren, per l’ultimo anno, la Williams, per la prima volta, e la Force India, ancora della ricerca della prima vittoria della sua storia. Tutte queste tre scuderie hanno in Australia una chance colossale ed i piloti di McLaren, Williams e Force India sognano in modo concreto il colpo grosso, ma per loro anche un podio sarebbe eccezionale.
E poi c’è la Ferrari che vuole tornare a vincere e per questo schiera due campioni del mondo: Fernando Alonso, vincitore nel 2005 e nel 2006, e secondo con la Ferrari nel 2010 e nel 2012, in entrambi le occasioni perse il titolo all’ultima gara, e Kimi Raikkonen l’ultimo campione del mondo in rosso. Vedendo la loro storia e vedendo la storia della Ferrari è probabile, per non dire certo, che soprattutto all’inizio in condizioni normali lo spagnolo e il finlandese non potranno puntare alla velocità massima, e di conseguenza alla pole position. Entrambi, però, in gara danno il massimo e la Ferrari punta sulla loro classe e sulla loro capacità di gestione di gomme e vettura. Se l’affidabilità ci sarà e il Mondiale partirà bene, la scuderia di Maranello potrà riprendersi il titolo Mondiale.