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La Boxe nella storia

George Dixon il primo "nigger" che osò diventare campione del mondo

LITTLE CHOCOLATE GEORGE DIXON, IL PRIMO "NIGGER" CHE OSO' DIVENTARE CAMPIONE  DI BOXE NEL MONDO DEI BIANCHI

 Dixon George incrocia i guantoni

 

Leonardo Pisani

E’ stato tra i maestri del ring, forse ha inventato la boxe con l'ombra, forse anche il primo pugile ad aprire una sua palestra, ma pochi lo ricordano.  Gran colpitore a due mani e potente anche se preferiva colpire prima con un diretto sinistro seguito da un lungo destro rigido e potente, velocissimo di mani e straordinariamente veloce nel gioco di gambe, molto elegante da essere paragonato a un felino nei movimenti. Maestro della difesa, era difficilissimo colpirlo e lo dimostra il suo record quello ufficiale di boxrec parla di 163 incontri dei quali 73 vinti (36 per ko) 54 pareggi e 29 sconfitte (6 prima del limite) in venti anni di carriera ma è un record carente: mancano un numero impressionate d’incontri, si parla di circa 800 match sostenuti; mentre la Polize Gazzette sosteneva circa 1000 incontri; una cifra impressionante; eppure morì giovane senza un dollaro a soli 37 anni. 

Parliamo di un pugile quasi dimenticato ma che è importante per la storia della boxe e lasciatemi parlare per la storia essendo stato il primo uomo di colore a vincere un titolo mondiale nel 1890; un periodo dove la discriminazione era totale, dove l’afroamericano era considerato un uomo inferiore, chiamati nigger o negroe; il canadese George  Dixon nato il 29 luglio 1870 a Halifax in Nova Scotia in Canada è stato offuscato poi dal mito di Jack Johnson per mille motivi, americano di colore, personaggio eccentrico, grande pugile ma soprattutto nero a vincere il titolo che contava a quei tempi: la corona mondiale dei pesi massimi. Ma Little Chocolate fu il primo uomo di colore ad abbattere la coloured line; ha vinto il mondiale dei piuma il 27 giugno 1890 a Londra battendo per kot alla 18sima ripresa il forte londinese Edwin "Nunc" Wallace; non a caso in un paese dove un secolo prima aveva avuto un altro osannato campione di boxe a pugni nudi l’ex schiavo Tom Molineaux.

Ma prima di arrivare al titolo il percorso di Dixon fu durissimo, gli stessi giornalisti dell’epoca sostenevano che molti suoi pareggi o sconfitte erano in realtà vittorie, penalizzato dal razzismo e dalla sua pelle nera come il pareggio per il titolo americano dei pesi piuma contro Cal McCarthy il 7 febbraio 1890 a Boston, 70 riprese- si ben 70 round dove il vincitore era il pugile di colore, ma fu decretato un pari. Qualche esempio Il 30 settembre, 1893la  Police Gazette scriveva che quasi ogni volta che Dixon è stato contrapposto un campione, non importa se straniero americano, Dixon veniva perdente, a causa del pregiudizio, del suo colore, eppure era lui il vincitore, contro un giovane Abe Attell sempre riportato il 14 settembre 1901 dalla Police Gazette che l'incontro finito con un pareggio per decisione arbitrale, nonostante Dixon meritasse la vittoria: aveva steso Attell al primo round con un destro al mento, nel terzo lo stava mettendo ko, così nell’ottava e terminando l’incontro con forza, ma fu pareggio. Dixon non poteva rimanere campione di boxe essendo un nero, cercarono in ogni modo di farlo perdere, un esempio ancora  più assurdo in un titolo mondiale contro Cal McCarthy il 31 marzo 1891 Dixon ha dovuto mettere ko il suo avversario due volte! Nel terzo round il piccolo George mette ko McCarthy, ma l'arbitro, come nelle London Prize Ring Rules, permette al manager di McCarthy di trascinarlo al suo angolo e rianimarlo. Il manager di Dixon protestò, ma senza alcun risultato. Dixon alla fine ha vinto per KO alla ventiduesima ripresa ma solo perché McCarthy distrutto non poteva continuare. Insomma il piccolo canadese ha dovuto sempre vincere due volte:contro i fortissimi avversari perché non rifiutava nessuno e contro il razzismo dell’America bianca. Un grande: il suo record conosciuto è pieno di avversari di grandissimo livello cito solo alcuni: Tommy "Spider" Kelly, Cal McCarthy, Young GriffoFrank Erne, Thomas "Pedlar" Palmer, Terry McGovern; Young Corbett II, Abe Attel¸Danny Dougherty, Jim Driscoll e Owen Moran.

Dixon George marrone

 Ha combattuto per il mondiale ben 23 volte – qualche storico sostiene 33 volte- bisognerà aspettare Joe  Louis per vedere questo record superato. Inoltre è considerato anche il fondatore della “boxe di colore” il grande Bardados Joe Walcott imparò da lui e fu suo sparring partner, avevano anche lo stesso manager Tom O'Rourke. Joe Gans era un ottimo amico di Dixon e studiò boxe con lui, mentre Johnson è stato sparring partner per Walcott in gioventù.

   Qualche giudizio su Dixon; il 27 giugno  1900 Police Gazette pubblica una sua fotografia, con la didascalia " caratteristica posa da combattimento del più grande boxer il mondo abbia mai visto  e Sam Austin, redattore della Gazette, una volta l’ha definito "un combattente senza un difetto."

Nat Fleischer, il fondatore della rivista Ring, l’ha descritto come "una meraviglia d’intelligenza, eppure potrebbe colpire e combattere ferocemente con i migliori picchiatori. Era veloce, difficile da boxare, combattivo, furbo, coraggioso, un maestro in ogni aspetto dell'arte di auto-difesa, un generale del ring. Il suo sinistro è stato uno dei migliori della storia della noble art. Il suo doppio sinistro al corpo non è mai stato eguagliato. Il suo diritto era altrettanto buono "

Herbert Goldman ha osservato che Dixon è stato un bel pugile che "ha combattuto in punta di piedi." Con un eccellente gioco di gambe e la sua agilità è stato in grado di evitare colpi, sempre in perfetto equilibrio.

McCallum ha scritto che Dixon è stato " Era un fantasma difficile da colpire e colpiva forte per il suo minuto fisico. La distanza non significava nulla. Poteva prendere velocità da ogni angolazione e tragitto minimo”.

Dixon morto

George Dixon è morto a soli 37 anni a Boston nel Massachusetts. Ed è seppellito nel Mount Hope Cemetery. Fisicamente seppur forte fosse esile, alto 161 cm il suo maggior peso fu intorno ai 53 kg, quindi molti storici della boxe lo considerano un peso gallo e non un piuma, categoria dove fu campione due volte dal 1890 al 97 e dal 1898 al 1900 quando lo perse definitivamente contro "Terrible" Terry McGovern.

Nat Fleischer considerava Dixon come il più forte peso gallo di ogni tempo; Charley Rose al 2, Monte Cox al 3 nei gallo, Tracy Callis al 4 nei gallo e d al 7 tra pesi piuma, Mike Casey al 9 tra i migliori gallo e al 9 anche per Herbert Goldoman, Bert Sugar al 4 nei piuma, Teddy Atlas al 6 tra i piuma. 

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