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Le storie di Gunboat Smith, Ellis, Romersi e altri campioni Gli ultimi che diventano i primi

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In queste pagine troviamo anche eroi del calcio, ciclismo, atletica leggera... Il libro presentato il 18 a Roma e il 26 a Napoli

 

Si parla di boxe e altro in

DENTRO I SECONDI

Jimmy Ellis, Furino, Martini, Di Capua

Lo sport degli ultimi che diventano primi

Come scrive Emanuela Audisio nella prefazione: “Franco Esposito e Dario Torromeo hanno saputo vedere nell’ombra. Da sempre pensano che il vero lavoro è scavare dove i riflettori non arrivano. E non fermarsi solo davanti a chi alza le braccia, ma anche davanti a chi nella tempesta quotidiana sa alzare la testa. Sono nomi non sempre conosciuti, ma c’è la loro mano nella grande bellezza, spesso nascosta, dello sport. Non è solo la retorica di chi si affaccia sulla gloria, senza portarla a casa, ma la voglia di desiderare qualcosa. Anche se non è per te. Ma serve il tuo cacciavite per far volare il sogno”.

Ligabue ha fissato in una bella canzone questo desiderio di lottare per arrivare a qualcosa di importante, anche se poi riflettori e prime pagine toccheranno ad altri. “Una vita da mediano” regala in quattro parole il senso di questo libro.

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C’è Jimmy Ellis, campione del mondo dei pesi massimi al termine di un torneo a otto indetto dalla Wba, battendo in finale Jerry Quarry.

Il pomeriggio del match che valeva la cintura il telefono squillava a lungo nella stanza di albergo a Oakland dove Ellis alloggiava.

«Ciao campione!»

«Ciao campione!»

Da tempo avevano preso a salutarsi così. Ali gli era stato vicino durante la preparazione, gli aveva anche fatto da sparring e adesso non ce la faceva proprio a trattenersi. Doveva dargli qualche consiglio.

«Balla campione, balla, andiamo a prenderci il titolo».

«Ballerò, ma non come te. Ci sono molte strade per andarsi a prendere un titolo».

«Vai e vinci».

«Ballerò, mi muoverò un po’, poi scivolerò di lato e piazzerò il colpo che mi regalerà la vittoria».

«Coraggio amico, sono con te».

«Ciao campione!»

«Ciao campione!»

Jimmy è uno che in alto c'è arrivato davvero. Ma era di Louisville, amico e sparring di Clay poi diventato Ali, non poteva pretendere di essere lui il protagonista. Ha sempre combattuto con grande dignità, ha affrontato i migliori. Ha vinto e perso e quando il vecchio amico Cassius lo ha sconfitto è stato ripagato da una frase che gli ha reso onore: “Ho battuto il peso massimo più forte del mondo dopo di me”.

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C’è Gunboat Smith, anche lui peso massimo di valore all’inizio del Novecento e sparring del mitico Jack Johnson che la leggenda vuole abbia addirittura meso al tappeto in allenamento.

Edward Smith aveva la faccia da duro, i suoi lineamenti erano scolpiti nel marmo. Sorrideva raramente. Anche quando parlava le labbra sembrava restassero chiuse, le parole uscivano sibilando. Rosso di capelli, era uno yankee altezzoso e irascibile. Molto alto per l’epoca in cui viveva, sto parlando del primo decennio del Novecento quando arrivare a uno e ottanta era una rarità e lui superava addirittura di qualche millimetro l’uno e ottantacinque! Peso attorno ai settantotto/ottanta chili. Quanto bastava per entrare nella categoria dei massimi, del resto erano considerati tali tutti quelli che superavano settantuno chili e seicento grammi. Pochi lo chiamavano con il suo nome. Per tutti era semplicemente Gunboat.

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E c’è Mario Romersi, campione italiano dei pesi medi in un’epoca in cui la boxe era una cosa dannatamente seria. Sparring preferito di Carlos Monzon ogni volta che veniva a prepararsi a Roma. Mario aveva buona tecnica e pugno pesante, l’ideale per salire sul ring della palestra al Flaminio e fare i guanti con il fenomeno argentino.

Un duro dall’animo tenero Romersi.

Quando vuole fare un salto nel passato, Mario si siede sul divano davanti alla bacheca.
«Guardo coppe, cinture, targhe e premi. Ogni oggetto mi ricorda un momento felice. Rivedo tutto come in un film, è meglio che vedere la televisione. Ho lottato, sono stato in alto, ho vinto e ho perso. Ho sbagliato, avessi seguito di più I consigli di papà sarebbe andata meglio. Ma non mi lamento.
Guardo i nipoti e capisco che la vita non è stata cattiva con me. Quando Gabriele mi colpisce giocando, gli dico scherzando: “Mi fai male”. Lui mi guarda e tutto serio mi risponde: “Nonno, non capisci”. Ha ragione lui, forse non ho capito fino in fondo quel periodo in cui mi sembrava che niente potesse fermarmi.
Non ho mai provato invidia per nessuno, ho però ammirato la tecnica di Benvenuti, l’irruenza di Mazzinghi, lo stile di Loi, la determinazione e la potenza di Monzon. Ma il pugile che mi ha lasciato il ricordo più bello è stato Tore Burruni, era davvero una brava persona. In vecchiaia spero di essere come lui. No, non sono triste, anche se so che emozioni forti come quelle che mi regalava un match non le proverò più. Ma l’amore è un’altra cosa…»

Nel libro c’è anche calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis, ippica, rally. Insomma ci sono tutti quei talenti che hanno lavorato e faticato per fare più grandi altri talenti. Li mettiamo in fila in ordine di capitoli: Giovanni Lodetti, Jimmy Ellis, Gunboat Smith, Ettore Milano, Andrea Carrea, Giovanni Corrieri, Chris Chataway, Hilderaldo Bellini, Magistris, Benoni Beheyt, Carlo Tagnin, Giuseppe Furino, Alessandro Alessandrelli, Giorgio Damilano, Tom Byers, Massimo Bonini, Kurt Rambis, Mario Romersi, Giuseppe Di Capua, Alessandro Bovo, Wladimiro Panizza, Sammy Korir, Daniel Elena, Baoubacar Barry, Marzio Bruseghin, Aleksander Bajin, Victor Burgos, Alessandro Vanotti, Alfredo Martini, Nobby Stiles.

Dentro ci sono campioni del mondo di calcio, plurivincitori del mondiale rally, protagonisti di imprese storiche, creatori di autentici fuoriclasse, ori olimpici. Storie da leggere, aneddoti da custodire nella memoria.

Per una volta sono i secondi a diventare primi.

Il libro sarà presentato a Roma mercoledì 18 novembre alle ore 17 presso Flavio al Velavevodetto in via di Monte Testaccio 97 (relatore il giornalista radiofonico Federico Zamboni, l’attore Giuseppe Ippoliti leggerà alcuni brani, ospite l’ex campione italiano Mario Romersi) e il 26 novembre a Napoli alle ore 10:30 presso Villa d’Angelo Santa Caterina, via Aniello Falcone 203 Napoli (relatore il giornalista televisivo Gianfranco Coppola, l’attore e regista Antonello Cossia leggerà alcuni brani). A Napoli sarà presentato nella stessa occasione “DODICI LEONI, Vinicio e il Napoli rivoluzionarono il calcio” di Franco Esposito e Marcello Altamura, Absolutely Free editore (relatore il giornalista Sergio Troise).

DENTRO I SECONDI (Franco Esposito e Dario Torromeo, Absolutely Free Editore, 328 pagine, 16 euro).

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EDITORE FLAVIO DELL'AMORE

Autorizzazione

Tribunale di Forli' n. 2709

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