New York, Bronx, USA. 20 Giugno 1960. Yankee Stadium. Di Valentina Zarlenga.
Ingemar “Ingo” Johansson: nato a Gothenburg, in Svezia, il 22 Settembre 1932. Un record, a fine carriera, che conta 28 match, 26 vittorie (17 k0) e 2 sconfitte.
Arriva all’appuntamento di New York, già detentore del titolo europeo, che vince il 30 Settembre 1956, battendo a Bologna, Franco Cavicchi, per ko al 13° round, un personaggio, il colosso di Pieve di Cento, per metà idolatrato e per metà detestato. Un pugile, comunque, in grado di portare al suo seguito 50mila spettatori allo Stadio di Bologna, quando batté Neuhaus per il titolo europeo. Terminata la carriera, Cavicchi non entrerà più in un palasport. Oggi è ancora un uomo vigoroso che gli anni hanno si segnato, ma che lavora in campagna (questa davvero il suo grande amore e non la boxe!) godendo dei guadagni che il pugilato gli ha permesso di accantonare.
Ma tornando a Johansson, difende successivamente il suddetto titolo due volte. La prima ai danni del bravissimo Henry Cooper, ko in sole 5 riprese e la seconda contro Joe Erskine, kot in 13 round.
Floyd Patterson è il campione mondiale, con un record complessivo di 64 match, 55 vittorie, 8 sconfitte e un pareggio.Ricordato come persona sensibile, un perfezionista, ammirato dalla Stampa come uomo, ma messo in dubbio per le sue non eccelse credenziali di combattente, nacque il 4 Gennaio 1935, a Waco, North Carolina. La sua famiglia si trasferisce a New York, dove il giovane Floyd si trova coinvolto in atti di criminalità giovanile. Come per molti giovani del ghetto, la boxe è stata la sua salvezza. Spettacolare la sua carriera di dilettante, vince due Golden Gloves , nel 1951 e nel 1952, e una medaglia d'oro olimpica nei pesi medi ai Giochi del 1952, ad Helsinki. Stessi Giochi dai quali il collega svedese venne squalificato per scarsa combattività in semifinale, contro lo statunitense Ed Sanders.
Patterson e Johansson e la loro guerra condotta per due anni. Tre battaglie campali per il titolo dei pesi massimi. Dei 3 match che i due hanno disputato, ricordiamo la sorpresa che durante il primo incontro colse gli spettatori, quando Johansson vinse il match e Patterson subì, oltre a 7 atterramenti da parte dello sfidante, addirittura una vera punizione.
Si sono incontrati per la prima volta il 26 giugno 1959, a New York nello Yankee Stadium, uno stadio di 60.000 posti, una folla di oltre 18.000 tifosi (3.000 in meno avevano partecipato alla difesa precedente del titolo di Patterson contro Roy Harris). Economicamente il match più costoso della storia del pugilato d’allora. Patterson è stato pagato oltre 600.000 dollari (budget notevolmente superiore a quello solitamente stanziato per un match di Rocky Marciano). Il primo match sancisce tuttavia la vittoria a sorpresa di Johansson alla terza ripresa per kot.
Un match quasi silenzioso il secondo (del quale vi riproponiamo il video del 4° e 5° round) che vale la vittoria di Patterson alla quinta ripresa. Lo svedese, prima di essere colpito definitivamente, era stato atterrato da un perfetto gancio sinistro al mento, che “Ingo” è riuscito a ben piazzare schivando uno dei pressanti jab di Patterson.
Il terzo match tra i due, datato 13 marzo 1961, vede Patterson due volte ko nel primo round, lo stesso che vedrà girare la sorte a sfavore di Johansson, messo al tappeto 3 volte prima del gong, per poi essere definitivamente battuto, dopo 2 minuti e 45 secondi della 6° ripresa.
Dei pugili che hanno conquistato il campionato mondiale dei pesi massimi di quegli anni, Patterson e Johansson, sono generalmente considerati come tra i meno capaci, ma i loro difetti, uniti ai punti di forza (la tecnica dello statunitense e la potenza dello svedese) hanno prodotto una delle rivalità più emozionanti nella storia della boxe.
Divenuti grandi amici, a carriera terminata, se ne sono andati per sempre a non troppo tempo di distanza l’uno dall’altro; Patterson nel 2006 e Johansson nel 2009.