Roma. 2 maggio 1954. Stadio Torino. Di Valentina Zarlenga
Tiberio Mitri affronta Randy Turpin. Pochi secondi dall'inizio del match e l'italiano colpisce con un sinistro al volto il campione inglese. Uno spettacolare KO questo che vede Turpin, rialzarsi dal tappeto privo di forze, riaccasciarsi sulle corde e nonostante ciò tentare di proseguire l'incontro che però non avrà ovviamente seguito.
Mitri si aggiudica quindi il titolo europeo EBU. Lui che lo vinse nel '49 per la prima volta ai danni di Cyrille Dellannoit, lui che lo difese contro Stock, fino a perderlo dopo il match con Turpin, contro Charles Humez, la sua "bestia nera", nel novembre del '54.
Una carriera quella di Mitri precoce, se pensiamo al match del 1950, nel quale sale sul ring contro il "Toro del Bronx", Jack La Motta deciso a conquistare il mondiale e per mille vicissitudini fallisce l' impresa, e di successo, quando si scorre il record della "Tigre di Trieste": 101 match, dei quali 88 vinti e solo 6 sconfitte, e 22 ko inflitti ai vari avversari (non era molto potente Tiberio, ma uno straordinario tecnico). Una vita esaltante e drammatica, tra lo sport e il cinema, tra il pugilato e la finzione. Tra i dolori per la perdita dei due figli e uno stato di salute, rovinato dai troppi vizi, che l'ha condotto ad una disperata morte, lungo i binari della Roma-Civitavecchia il 14 febbraio 2001. Finiva così la storia, con i risvolti della tragedia di uno degli atleti più belli, di maggiore popolarità, di indubbio carisma dell'Italia del dopoguerra. (Proprio tra poche ore, non a caso, la Rai trasmetterà una pellicola dal titolo "Il campione e la Miss", dedicata a lui e al suo turbolento amore con la moglie Fulvia Franco, la più bella d'Italia).
Randy Turpin "The Leamington Licker", inglese di Leamington appunto. 75 match nel suo palmarés, con 66 vittorie. Uno dei match più importanti del pugile è stato quello contro Sugar Ray Robinson, valevole il titolo mondiale, che conquistò il 10 luglio del 1951 (per poi perderlo due mesi più tardi contro lo stesso leggendario fuoriclasse). Poi nel '53 incontra, Bobo Olson , sempre per il mondiale, ma viene battuto di nuovo.
Turpin, amato dalla sua gente e oggi raffigurato in una statua bronzea nel centro di Warwick, muore suicida nel 1966. Un crudele destino ha accomunato quindi l'esistenza dei due protagonisti del match che proponiamo, nonostante entrambi fossero stati circondati da indicibile affetto e ammirazione.