C’è in palio il titolo dei mediomassimi WBC e WBA. Tra le corde, Bob Foster contro Frank De Paula. Lo scenario è quello del Madison Square Garden, che ha sempre accolto grandi eventi rimasti nella storia del pugilato.
Bob, nato come Robert Lloyd Foster (56-8-1): americano, originario di Albuquerque (New Messico), luogo di cui fu anche sceriffo, classe 1938, grande tecnico e terribile picchiatore, é stato uno dei migliori esponenti della categoria nella storia della boxe. Pugile molto alto (1.91) e filiforme, ha la caratteristica di esser stato sconfitto nei suoi anni d'oro solo da pesi massimi (Jones, Terrell, Folley, Fraziel, Mohamed Ali).
Dopo esserne diventato il detentore nel ’68, ai danni del grande Dick Tiger, difese i suoi titolo contro Rouse, Kendall, Tessman, Carroll, Anderson. Hicks, M,Quarry, Rondon, Finnegan, Fourie e Ahumada. E’ comunque il 22 gennaio 1969 e Bob, alla seconda difesa, vince il match qui proposto contro l'italo-americano Frank De Paula (20-7-3), in posesso di grande potenza e modesta tecnica, che aveva l’anno prima affrontato Dick Tiger uscendone sconfitto. Un pugile di cui si parla più della vita privata che della carriera. Implicato in fatti criminosi di vario genere, rimase ferito nel 1970, in uno scontro a fuoco, che si presume, sia scoppiato perchè Frank, ebbe una storia con la donna di un gangster . Altre voci dicono che gli avrebbero fatto scontare una truffa. De Paula morì comunque per broncopolmonite, presa in ospedale durante il ricovero per i motivi succitati
