E’ il 1948; sul ring del Roosevelt Stadium nel New Jersey si affrontano per il titolo NBAW dei medi Tony Zale e Marcel Cerdan.
Tony Zale, classe 1913, l’americano “The Man of Steel”, l’uomo d’acciaio (67-18-2), é detentore del titolo in palio.
A caratterizzarlo, l’epopea tanto eccitante quanto brutale che lo vide protagonista in tre match, disputati nell’arco di 21 mesi, contro Rocky Graziano: vince, perde, vince. Zale fu al servizio della Marina Militare statunitense durante la seconda mondiale e salì tra le corde per l’ultima volta proprio contro Cerdan.
Marcel Cerdan, nasce in piena 1^ guerra mondiale, nel 1916, a Sidi Bel Abbes in Algeria, un immenso campione, (119-4), perdente solo contro Craster e Buttin per squalifica, ai punti contro Dellanoit e per abbandono conto La Motta, l’ultima apparizione di Marcel tra le corde. Cerdan, “Le Bombardier Marocain”, inizia la sua carriera nel ’33 prima nei welter poi nei medi. Conquista nel ’47 contro Leon Fouquet il primo titolo europeo per ko al primo round .Ne resta detentore nel ’48 vincendo contro Giovanni Manca, Jean Walzack, Cyrille Dellanoit (dopo la sconfitta succitata), Tony Zale appunto.
La vita, l’amore e la guerra, c’è stato tutto nella vita di Cerdan. C’è stata anche Edith Piaf, unione sfortunata quanto appassionata quella tra il piacchiatore e il "passerotto", nata a Montmartre in un cabaret e finita sulle pagine della tagica cronaca, quando Marcel morì in un incidente aereo nelle Azzorre, nel 1949, mentre volava a giocarsi nla rivincita contro il "Toro del Bronx"...Edith Piaf dedicherà a lui “Mon Dieu”, un canto disperato nel quale chiede a Dio ancora del tempo col suo amato: “ Laissez-le-moi , encore un peu, mon amoureux !”.
Ancora oggi, entrambi vivono nella memoria del popolo d'Oltralpe e fanno parte della storia sportiva, artistica e civile francese.
