Giù il cappello davanti all’arbitro Roberto Ramirez Jr che, portoricano, ha avuto il coraggio di fronte a migliaia di portoricani di fermare il portoricano Juan Manuel Lopez che ha così perso il suo titolo di fronte al messicano Orlando Salido. Ramirez ha sfidato le inevitabili critiche perché Lopez ancora rispondeva ai colpi di Salido, ma le gambe erano “partite”, la velocità era ridotta di un buon 30 per cento, lo sguardo poco presente. Forse il signor Ramirez ha fatto solo il suo dovere ma date le circostanze non era facile e Lopez dovrebbe solo ringraziarlo. Facile protestare, dopo. E complimenti al nostro arbitro Luigi Muratore, perfetto terzo uomo in Martinez-Booth.

Il megamatch Gamboa-Lopez si è vaporizzato dopo la sconfitta del portoricano lasciando Bob Arum con il classico pugno di mosche in mano. Ma non era chiaro a tutti che, dopo il match con Mtagwa, Lopez potesse saltare su una mina? Ma dove sono tutti questi grandi strateghi?

Sempre desideroso di aumentare le mie conoscenze compro il libro di Paolo Potalivo “L’altra verità” che si prefigge di chiarire definitivamente ciò che nessuno è mai riuscito a chiarire in oltre 45 anni e cioè cosa sia davvero successo nei due match fra Muhammad Alì e Sonny Liston e di “riabilitare” quest’ultimo. Premesso che credo io per primo che in almeno uno dei due match, e sottolineo almeno, vi fosse un esito predeterminato, ho dei dubbi che la “riabilitazione” di uno debba passare necessariamente per la denigrazione dell’altro. Ma questa è una opinione. A pag 18 si legge a proposito di Alì “ è stato il più grande ladro del pugilato di tutti i tempi!” il che è forse calunnioso, ma è anche questa un’opinione sia pure espressa in maniera piuttosto rozza. Però poi a pag 20 si legge a proposito del primo match match fra l’allora Cassius Clay e l’inglese Henry Cooper, quello in cui Angelo Dundee aveva cercato di far sostituire  un guantone del suo pugile dopo che Clay era stato atterrato alla fine del 4° round : “In questo modo riuscì (Dundee ndr)  a recuperare oltre dieci preziosi minuti durante i quali Clay si riprese completamente mentre Cooper, che scalpitava nel suo angolo, si raffreddava irrimediabilmente”  Ohibò! Colto dal sospetto di essermi improvvisamente rincoglionito sono corso a visionare il filmato del match (disponibile anche su You Tube) e sapete quanto durò in più l’intervallo fra quarta e quinta ripresa? Circa 5 secondi! E allora quanto scrive Potalivo non è più una opinione ma una falsità! Falsità che farebbe rabbrividire lo stesso Liston che farebbe, ne sono certo, volentieri a meno di simili “riabilitazioni”. Il libro è volato subito nel cesto dell’immondizia perché dalle falsità conclamate non si acquisiscono nuove conoscenze se non sulla capacità del genere umano di odiare.

Sempre a proposito di opinioni Voltaire diceva “Non condivido le tue idee ma sono disposto a dare la vita perché tu possa esprimerle”. Frase che è non solo importante per capire l’Illuminismo e ciò che ne è derivato ma che costituisce anche la base delle moderne democrazie. Ed è molto più importante per un consesso democratico chi esprima un’opinione contraria che non chi si astenga o, per non prendere posizione, magari vada al mare. E chi si è ispirato all’Illuminismo e soprattutto ai suoi principi sarà bene che vada a rileggersi Voltaire, casomai se lo fosse dimenticato…Direte, ma che c’entra questo con la boxe? C’entra, purtroppo, c’entra…

C’è qualcuno disposto a credere che a parti invertite la testata di Khan a Mc Closkey avrebbe prodotto comunque la lettura dei cartellini e non una squalifica?