World Series of Boxing. Giudici incompetenti, verdetti ribaltati. E questo sarebbe il mondo che vuole impossessarsi del professionismo?
Le World Series of Boxing sono gestite dall’Aiba, l’ente mondiale dei dilettanti che sta programmando l’assalto al professionismo presentandosi come l’ennesima sigla in un panorama già fin troppo affollato.
Le WSB hanno vissuto ieri la pagina più nera della loro breve storia. Per la prima volta, a mia memoria, una Commissione ha cambiato i cartellini dei giudici, non perché i match in questione presentassero degli errori tecnici da parte dell’arbitro o dei giudici stessi. Ma solo perché, a giudizio della Commissione, arbitro e giudici non si erano comportati correttamente nell’interpretazione degli incontri.
Andiamo con ordine. Il 13 novembre gli Astana Arlans vanno in trasferta a Los Angeles contro i Matador e perdono, ma presentano reclamo perché a loro avviso i verdetti dei combattimenti dei pesi gallo e dei massimi erano stati chiaramente sballati. La Commissione mondiale si riunisce, guarda i match e dà ragione agli Astana. I giudici e l’arbitro hanno sbagliato valutazioni, ma non essendoci falli contestati o errori tecnici, i verdetti non possono essere modificati. E fin qui siamo nella norma.
Il 3 e 4 dicembre è la volta della squadra della Dymano Mosca. Vola in California e perde 4-1 (quattro sconfitte e una vittoria). I russi presentano reclamo. Per loro, tre match (gallo: Sandoval c Nikitin, leggeri: Williams c Abdurashidov e massimi: Imoesiri c Kudukhov) non sono stati giudicati nella giusta maniera. La commissione esamina i filmati e stavolta inverte i risultati di due incontri (si salvava solo quello dei massimi). In virtù di questa decisione, da ieri è ufficiale, Mosca batte Los Angeles 3-2 (anche i Dolce&Gabbana Milano Thunder hanno presentato relcamo contro la sconfitta, 1-4, a Los Angeles). In aggiunta l’Aiba manda una diffida alla Commissione Atletica della California (che ha giurisdizione sui match disputati nella zona). Quegli arbitri e quei giudici non dovranno più essere designati.
Comportamento lodevole da parte dell’Aiba. Ma che valore può avere a questo punto ogni incontro disputato o da disputarsi a Los Angeles nell’ambito delle WSB? E poi, modificare un verdetto perché arbitro o giudici non hanno interpretato nella maniera giusta il match, mette in dubbio l’intero sistema. Entra nel merito delle valutazioni. Chiunque si sentirà in grado di presentare reclamo dopo ogni sconfitta dubbia subita.
E’ questo il mondo che vuole lanciare l’attacco al professionismo?
Grazie, la boxe ha già abbastanza problemi di suo per prendersi carico anche di quelli che vengono dal dilettantismo.