L'inglese abbandona dopo un colpo basso
Bizzarra conclusione di un match che lasciava ormai capire chi sarebbe stato il vincitore fra Terence "Bud" Crawford" e Amir Khan sul ring del Madison Square Garden di New York e in questi casi bisogna cominciare il commento dalla fine. Si era al 6° round e Crawford stava imperversando su un coraggioso Khan anche se non c'erano certo ancora gli estremi per l'interruzione del match. Crawford ha portato un montante che è arrivato sotto la cintura in modo sicuramente involontario ma netto. L'arbitro ha dato a Khan il tempo per riprendersi ma quando Virgil Hunter, l'allenatore americano di Amir Khan ha chiesto al suo pugile se se la sentisse di continuare,l'inglese di origini pakistane ha ripetutamente detto di no perché, come ha poi dichiarato dopo il match, non riusciva a muovere bene la gamba destra per le conseguenze di quel colpo.
Il verdetto è stato di K.O.T. al 6° round e va dato atto alla sportività di Khan e del suo clan perché altri, ed è successo tante volte, avrebbero scatenato un putiferio cercando di lucrare un verdetto di squalifica. La sensazione netta è che Virgil Hunter e lo stesso Khan avessero visto abbastanza Craword attorno a loro e questa via di uscita ha evitato ulteriori rischi e senza sceneggiate. Lo stesso Khan ha poi riconosciuto subito la superiorità dell'avversario.
Crawford ha subito atterrato Khan nel 1° round. L'inglese ha portato un jab sinistro mentre era fuori posizione, il destro di Crawford è scattato in gancio e Khan non l'ha tenuto bene ma è stato un successivo sinistro a completare l'opera. Il round era verso la fine, Khan si è rialzato e ha sfruttato bene il minuto di intervallo tanto che a nostro avviso ha vinto il secondo round. La velocità di braccia dell'inglese è tuttora notevole come il suo bagaglio tecnico ma Crawford è uno che sul ring guarda, studia e poi sceglie la via migliore. Difatti dal 3° round si è messo in guardia destra e dal 4° ha iniziato a colpire sotto e sopra affievoledo la mobilità di Khan.
L'inglese si è battuto ancora con coraggio ma Crawford gli era sempre più addosso, lo ha scosso un paio di volte e il match aveva preso il suo chiaro e prevedibile indirizzo al mometo dei fatti descritti sopra. Peccato comunque perché questo tipo di conclusioni non sono quelle che gli appassionati si aspettano. Per quel che conta aggiungiamo che Crawford ha così mantenuto il titolo di sigla WBO dei pesi welter. E che probabilmente Khan è alla fine del suo percorso.
