Pedraza due volte a terra ma resiste fino in fondo
Una delle cose più belle di questo match al Madison Square Garden è stato l'applauso convinto, sorriso sulle labbra, che il portoricano Jose Pedraza ha tributato al suo vincitore, il fenomenale Vasyl Lomachenko, che adesso oltre al titolo di sigla WBA dei pesi leggeri detiene anche la versione della WBO. Pedraza era forse anche contento di essere riuscito a terminare in piedi questo match perduto largamente, soprattutto dopoi due atterramenti subiti in un incredibile undicesimo round. Questa volta il pugile ucraino, 30 anni e lo scettro del miglior pugile del mondo in mano, non è riuscito a cogliere la vittoria prima del limite ma ha condotto un match eccellente considerato che dopo l'operazione alla spalla destra ha usato il destro a mezzo servizio, evidentemente ancora preoccupato di sentire del dolore o di non aver fatto in tempo a recuperare pienamente. Va dato atto a Pedraza di aver dato il meglio di sè, probabilmente il 29enne portoricano ha disputato il miglior match della sua carriera, non può davvero rimproverarsi nulla ma, come scrivevamo presentando il match, Lomachenko lo può battere solo un fuoriclasse oppure il passare del tempo quando comincerà ad erodere il suo straordinario tempismo, come è nella logica delle cose. La tattica di Pedraza è stata chiara fin dall'inizio, molto movimento, braccia sempre in azione, continuo uso del jab, frequenti cambi di guardia, scioltezza e movimenti sul tronco soprattutto quando era Lomachenko a lasciare andare le mani, per attutirne i colpi, dare sempre angoli diversi. Non si può nemmeno dire che la cosa non abbia funzionato perché Lomachenko per lunghi tratti della prima parte ha condotto il match ma non lo ha dominato, vinceva ripresa dopo ripresa ma non metteva Pedraza in seria difficoltà andando a segno solo con il gancio sinistro al volto. Però per anche solo a provare a vincere un match contro un artista del ring come il trentenne ucraino questo non basta. Non solo, è un gioco faticoso che alla lunga si paga. E la stragrande maggioranza dei colpi di Pedraza erano a vuoto o finivano sui guantoni di Lomachenko che nell'arte di bloccare i colpi altrui è un vero maestro. Era logico che Pedraza si stancasse e il risultato si è visto all'11° round quando l'ucraino ha messo una serie di sinistri al volto che hanno scombussolato Pedraza. Lomachenko se ne è accorto e ha assalito il portoricano portando oltre 40 colpi di fila sopra e sotto mentre Pedraza tentava disperatamente di sfuggirgli per poi inginocchiarsi sotto l'effetto dei pugni accumulati e soprattutto di due ganci al corpo. Pedraza batteva il conteggio per tornare giù poco dopo su un destro al volto. Di nuovo in piedi il portoricano, Lomachenko non aveva più il tempo di chiudere i conti. Di solito nell'ultima ripresa il pugile in ritardo ai punti tenta il tutto per tutto per vincere ma in questo caso la vittoria per Pedraza era rimanere in piedi. Ci riusciva. Punteggi ufficiali di 119-107 e due volte 117-109, noi avevamo 118-108.
