Il russo irretito dai trucchi dello sfidante
Jean Pascal non aveva nessuna possibilità di battere Dmitry Bivol ad Atlantic City e conquistare il titolo di sigla WBA dei pesi mediomassimi annullando 9 anni di differenza di età e una diversa condizione fisica e pugilistica ma è riuscito ugualmente a terminare in piedi un match che rischiava di perdere prima del limite. Vi è riuscito perché è riuscito a intorbidire le acque nella seconda parte del match dimostrando per una volta più personalità del solito laddove proprio questa è mancata a Bivol per chiudere anzitempo le ostilità. Il fatto è che mentre nella prima parte Bivol sembrava avviato a demolire lentamente ma inesorabilmente l'haitiano-canadese, nella seconda il 27enne russo si è fatto irretire nella tattica dello sfidante, favorito anche da un arbitro che ha commesso almeno quattro errori.
Fin dall'inizio si è capito che la maggiore freschezza e velocità di braccia e gambe di Bivol non potevano trovare adeguata opposizione in un Pascal che adesso ha necessità di troppe pause ed era meno veloce. Se ne è accorto subito lo stesso sfidante, ex campione del mondo, che ha adottato come strategia solo quella del colpo risolutivo improvviso scagliato chissà come e da chissà dove e senza appoggio delle spalle. Impresa quindi impossibile mentre Bivol faceva precedere la propria azione dal jab sinistro, colpiva molto sotto e poi sopra e spesso in combinazioni di colpi. Al 4° round il primo errore dell'arbitro che non contava Pascal, atterrato da un gancio destro al volto, giudicando la caduta del canadese un inciampo o una scivolata. al 6° round la superiorità di Bivol era tale che sembrava davvero difficile vedere altri 6 round ma a inizio dell'8° round Pascal produceva un forcing fatto di colpacci larghi. Bivol si sottraeva lasciando sfogare l'avversario poi si rifaceva con la pulizia dei propri diretti e ganci e qui l'arbitro commetteva il secondo errore permettendo a Pascal di legare in modo davvero eccessivo. Il terzo errore del terzo uomo avveniva fra 8° e 9° round quando l'intervallo durava due minuti anziché uno perché i secondi di Pascal appositamente slacciavano il nastro dei guantoni per poi far finta di rimetterlo a posto quando sarebbe bastato un colpetto di forbice. Anche qui arbitro zitto come poco dopo quando Pascal colpiva Bivol con il colpo doppio destro/sinistro proibito dal regolamento. E' qui che Bivol ha dimostrato di essere un ottimo pugile a cui però manca qualcosa perché avrebbe dovuto rompere gli indugi e provare seriamente a chiudere il match e invece il 10° round era addirittura di Pascal che con sortite improvvise rubava il round mettendo a segno ganci larghi. Bivol riprendeva subito il comando del match e veleggiava comunque verso un verdetto larghissimo, con il 119-109 di due giudici e un 117-111 del terzo che era evidentemente soggiogato dalle manfrine di Pascal. Noi avevamo 119-109. Risulta comunque chiaro come Pascal non potrà più, con i suoi evidenti 36 anni, tornare sul tetto del mondo.