A Frisco decisivo il lavoro al corpo

Quando un match si risolve in meno di una ripresa non c'è moltissimo da dire se non raccontare a chi non ha visto cosa è successo. A volte certi risultati fulminei fanno persino torto allo sconfitto, per esempio non possiamo giudicare certo la carriera di un fuoriclasse come Sumbu Kalambay alla luce del veloce K.O. che subì da Michael Nunn. Colpiti a freddo sono cose che possono succedere. Match celebri si sono conclusi entro i primi tre minuti, basti citare il secondo storico match fra Joe Louis e Max Schmeling o un'altra rivincita, quella fra Muhammad Ali e Sonny Liston anche se questi due match sono diventati celebri per motivi ben diversi.

Stanotte a Frisco, che non è un modo di chiamare San Francisco (tra l'altro detestato da chi cittadino di quella meravigliosa città lo è per davvero) ma più modestamente una cittadina del Texas, Erroll Spence Jr si è sbarazzato in velocità della sfida del messicano Carlos Ocampo. Spence era nettamente favorito, è vero, ma si sperava che Ocampo, imbattuto e pugile che godeva di una discreta reputazione, potesse offrire una resistenza attiva ben superiore. Però è evidente che certe cose trapelino lontano da orecchie e occhi indiscreti e secondo noi qualcosa deve essere trapelato sul non gradimento, chiamiamolo così, dei colpi al corpo da parte dell'invitto messicano.

Oppure è stato Spence ad accorgersi fulmineamente di questo fatto, ed è una ipotesi anche questa plausibile. Sta di fatto che Spence, desideroso di ben figurare davanti al pubblico di casa, ha preso subito le redini del combattimento mettendo Ocampo sotto pressione. Come era prevedibile Ocampo ha cercato di alleviare questa pressione con l'uso del jab ma Spence gli ha portato un sinistro (Spence è mancino) al corpo che ha bloccato le velleità da incontrista del messicano. Nei secondi che sono seguiti Ocampo ha visibilmente rallentato e Spence ha proseguito a colpire sotto fino a quando un gancio sinistro al fegato ha tolto gambe e fiato allo sfidante che si è inginocchiato faccia sul tappeto e lì è rimasto per tutto il conteggio.

Spence mantiene così il titolo di sigla IBF dei pesi welter e si conferma uno dei migliori pugili del pianeta.