Match inutile al limite della farsa
Il più inutile dei match finisce in meno di un round completo. Bermane Stiverne non è riuscito a portare un colpo solo ed è andato a terra tre volte sotto i colpi di Deontay Wilder dando per giunta l'impressione, almeno dopo il primo knock down, di non avere nessuna intenzione di rimanere a lungo sul ring del Barclays Center. Non credo che nessuno al mondo possa spiegarci con un minimo di credibilità perché si dovesse fare questo match, rivincita di un altro di 3 anni fa dominato ai punti da Wilder e con Stiverne che non combatteva più da due. La cronaca è presto fatta, un destro dritto di Wilder preparato dal jab sinistro e Stiverne è già a terra. Si rialza poco convinto e ancora meno lo sarà dopo il secondo k.d. determinato da una serie terminata da un gancio destro. Però l'arbitro Arthur Mercante Jr fa proseguire ugualmente e Wilder si scatena con una serie che rimette l'haitiano-canadese giù mentre l'arbitro interrompe il match. Ora è chiaro che Wilder non può che incontrare Anthony Joshua, è il momento giusto e pazienza se è un match rischioso per entrambi. Qui a New York Wilder non ha fatto nemmeno in tempo a sudare, Stiverne ha fatto in tempo a raccogliere l'ultima buona borsa della carriera. Probabilmente era la sola cosa che gli interessava. Wilder difendeva il titolo di sigla WBC dei pesi massimi conquistato proprio contro Stiverne. Dubito che a qualcuno, tranne il WBC stesso, interessi qualcosa davvero.