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A Bergamo stravince Marsili ed esaltano Scarpa e Acatullo

Ottima conferma europea del campione dei leggeri Emiliano Marsili e bellissima sfida tra Scarpa e Acatullo per il tricolore dei superleggeri



Di Gualtiero Becchetti



Marsili copySul ring del Palasport Piscine Italcementi di Bergamo ritorna, sotto l'insegna organizzativa dell'Opi2000, il pugilato di alto livello con due match "titolati"; il main event é affidato al 38enne mancino romano Emiliano Marsili (30-0-1; 13 ko), che mette in palio volontariamente la propria cintura europea dei leggeri, in rivincita, contro il 21enne ungherese Gyorgy Miszei (21-12-0; 12 ko), sconfitto quattro mesi orsono a Viterbo e sostituto del pugliese Antonio De Vitis, bloccato da un attacco influenzale, mentre il sotto-clou, valevole per la vacante cintura tricolore dei superleggeri, ha come protagonisti il 27enne pugliese-torinese Andrea Scarpa (16-2-0; 8 ko) e il 26enne vogherese originario di Maddaloni Francesco Acatullo (7-2-1; 1 ko).
Quanto Marsili e Miszei fanno il loro ingresso sul ring, il pubblico é abbastanza numeroso e offre un buon colpo d'occhio per le telecamere di Italia1. Arbitra Guido Cavalleri (Bergamo) e fungono da giudici Giuseppe Quartarone (Ferrara), Adrio Zannoni (Roma) e Massimo Barrovecchio (Roma); supervisor, la sig.ra Enza Jacoponi.
Prima del suono del gong, un doveroso minuto di silenzio in onore del m.o Carlo Maggi, del giornalista Fulvio Andreoni e del grande Bruno Visintin, scomparsi tutti negli ultimi giorni.
I due pugili cominciano la sfida con prudenza e Marsili cerca di accorciare le distanze dinanzi ad un rivale che lo sovrasta in altezza e che, quando il mancino romano é vicino, lo trattiene per impedirgli il lavoro al corpo. Non accade nulla d'importante se non un bel gancio sinistro del campione nelle fasi finali della ripresa.
Nella seconda Marsili continua a saltellare per non offrire un bersaglio fisso, poi scatta da lontano per far sentire la propria potenza, ma il magiaro é davvero scorbutico; Emiliano s'innervosisce un po' e favorisce così il pugilato ostruzionistico dell' "anguilla" Miszei, che non agevola certamente lo spettacolo.
Nel terzo round il campione europeo insiste a cercare il colpo duro da lontano e al volto, ma talvolta va fuori misura e Miszei riesce talvolta a fare centro, poi finalmente Marsili spinge a tavoletta e fa vacillare lo sfidante alle corde, con alcune combinazioni sotto-sopra che, proprio sul suono della campana, costringono Miszei al tappeto, seppure non contato.
Al quarto Emiliano Marsili percepisce che il magiaro é in difficoltà e insiste a pressarlo persino con eccessiva generosità pur di cercare il successo eclatante, esponendosi a qualche rischio inutile, ma i suoi colpi sembrano aprire varchi sempre più ampi nelle sue difese.
In apertura della quinta ripresa Marsili si concede un attimo di tregua ed allora é Miszei che va all'attacco e prova ad aprirsi la strada con il jab per doppiarlo con il diretto e il gancio destro e forse s'aggiudica il suo primo round, pur non ottenendo risultati particolari.
La sesta, dopo una fase interlocutoria, trova Marsili in grado di stringere Miszei alle corde e di metterlo in grave crisi con un a serie di montante al volto a cui ne fa seguire uno destro al fianco; Miszei cade al tappeto e Cavalleri lo conta; l'ungherese resiste per alcuni istanti, ma poco dopo va di nuovo al tappeto sempre con un montante sinistro allo stomaco...La fine arriva però nella riprese seguente, la settima, quando lo sfidante, ormai in balia del nostro campione, subisce alcuni pesantissimie combinazioni al corpo e al volto, poi, mentre Marsili é alle corde, viene sorpreso da un fulminante gancio sinistro portato da lontano alla mascella.
Ko!
Per il talentuoso "vecchio" ragazzo di Civitavecchia una vittoria importante, che cancella l'opaca prestazione del precedente confronto. Una vittoria che potrebbe spalancare ad Emiliano Marsili chance ai massimi livelli. Speriamo.


Nel sottoclou, in apertura di sfida, il particolare più palese è l'enorme vantaggio in altezza di Scarpa rispetto al cosfidante Acatullo. I due protagonisti si battono immediatamente con grande vigore e il coraggioso Acatullo cerca, senza alcun timore, di accorciare gli spazi per affondare i colpi ai fianchi di Scarpa, che da parte sua fa comunque intuire la secchezza dei propri ganci e diretti. Alla seconda ripresa Acatullo, con le braccia " a testuggine" marcia su Scarpa, che deve subire alcune bordate al corpo che gli strappano qualche smorfia significativa. Il combattimento é piacevole e intenso, aperto per ora a qualsiasi soluzione.
Alla terza Acatullo insiste e sembra prevalere, ma improvvisamente, da lontano, Scarpa lo colpisce in pieno con due destri quasi consecutivi e dal naso del rivale scende un rivolo di sangue poi, quasi sul gong, lo colpisce ancora con un montante.
Nel quarto round il copione non cambia, la dura e spettacolare sfida trova ora uno Scarpa più sicuro di sè e maggiormente attivo con il jab, ad argine della commovente generosità di un Acatullo indomito e tutto teso a sfiancare l'avversario. La situazione é ancora in sostanziale equilibrio, ma al quinto la battaglia diventa ancora più dura e se il destro di Scarpa mette in difficoltà Acatullo, a sua volta subisce alcuni ganci notevoli, però sul finire della ripresa Acatullo sembra sull'orlo del baratro, vacillando su tremendi colpi dell'avversario a cui resiste solo in virtù di un cuore monumentale. Al sesto round la rovente battaglia continua senza soste,seppure a ritmo leggermente più basso per ovvi motivi e, se si può dire, i due pugili rifiatano continuando a scambiarsi colpi violentissimi. Nei tre minuti seguenti, Acatullo per la prima volta arretra e assorbe devastanti affondi sia al volto che ai fianchi, probabilmente provato dal soffocante ritmo imposto al combattimento, ma regge alcuni ganci destri e sinistri con una solidità e una grinta meritevoli di assoluta ammirazione. L'ottavo riund é relativamente tranquillo, con Acatullo che sembra avere superato il momento peggiore, ma non riesce più a muoversi come in precedenza sul tronco, per cui Scarpa ha maggiore facilità a controllarlo alla distanza. La penultima ripresa, la nona, vede Acatullo e Scarpa mettersi vicendevolmente in crisi, ma é ancora il primo a ottenere qualcosa in più, con enorme fatica e sofferenza. Davvero un match di livello superiore a qualsiasi aspettativa della vigilia!
L'ultimo round trova i due ragazzi protesi alla vittoria senza alcun cedimento morale e a metà del tempo si rendono protagonisti di uno scambio spaventoso, in seguito al quale entrambi vacillano, ma é Scarpa a portare gli affondi più efficaci pur pagando a sua volta un serio pedaggio. 
Il gong li trova abbracciati e sorridenti, salutati dal caloroso applauso del pubblico. Un grazie da parte di tutti gli appassionati di boxe a questi due giovani, dimostrazione vivente che la boxe italiana ha ancora un futuro.
Vince meritatamente Scarpa, nuovo campione tricolore dei superleggeri, per 97-93 e due 98-92...
Ma, in fondo, il verdetto passa quasi in sott'ordine rispetto alla lezione sportiva e spettacolare offerta da entrambi.
Onore quindi a Scarpa, ma giù il capello davanti ad Acatullo. Semplicemente commoventi.

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