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Ballisai-Kaba, a Mantova un appassionante tricolore dei superleggeri


Ecco tutto quello che c’è da sapere d’una vibrante sfida, al centro di un venerdì di bella boxe nella città virgiliana. In scena anche il superleggero Khalladi e il welter Tobia Loriga sul ring del PalaBoni. Inizio ore 19.
BALLISAi vs Kaba maggio
Di Maurizio Roveri
Non ho dubbi. La sfida che Arblin Kaba porterà al campione Massimiliano Ballisai per il “Tricolore” dei pesi superleggeri, in un appassionante venerdì di boxe a Mantova, rappresenta un combattimento potenzialmente fra i più avvincenti che la boxe italiana possa in questo momento esprimere a livello di Campionato d’Italia. 
C’è da credere che il PalaBoni di via Luzio s’infiammerà. Un motivo d’orgoglio per il Team Loreni di Brescia, che cura l’organizzazione dell’evento, per il mantovano Francesco Ventura che è il manager di Arblin Kaba e per la Mantova Boxe, l’aver portato questo appassionante titolo italiano nella città virgiliana. 
Si annuncia una battaglia vibrante. Combattuta sul filo del rasoio. In grado di trasmettere forti emozioni. 
Prepariamoci a dieci round intensissimi. Da pugilato d’altri tempi.
Brividi. Ballisai e Kaba si affronteranno con gli occhi della tigre. Senza risparmiarsi. Da valorosi guerrieri. Ballisai con tutta la maturità del pugile collaudatissimo, Kaba con tutto lo slancio e la curiosità del pugile emergente che arriva per la prima volta a battersi per un titolo.
E’ una sfida generazionale. Trentaquattro anni, il torinese Ballisai. Campione d’Italia in carica dei superleggeri. Dopo essere stato già in possesso della cintura dei pesi leggeri              .
Ventiquattro anni l’italo-albanese Arblin Kaba, arrivato in Italia da ragazzino, interessante prodotto del pugilato italiano, lanciato dalla palestra della Boxe Le Torri Bologna, ancora imbattuto dopo 10 match da Professionista.  
Ballisai in azione Ballisai in azione
Massimiliano Ballisai, lungo le strade d’una carriera professionistica cominciata nel 2008, ha già dimostrato ampiamente il suo valore. Già undici volte si è battuto in combattimenti “titolati”: dal titolo Youth superpiuma della IBO al Mediterraneo IBF dei leggeri; dal titolo dell’Unione Europea all’Italiano italiano dei leggeri; dal Campionato d’Europa dei leggeri all’Intercontinentale IBF dei leggeri, fino alla cintura “tricolore” dei superleggeri e al WBO Asian-Pacific. Ha vinto e ha perso. Qualche incidente di percorso c’è stato: inevitabile quando si va ad affrontare avversari forti o potenti, come ad esempio Brunet Zamora, come il finnico campione europeo Edis Tatli incontrato in Finlandia nel marzo 2016  e come il terribile picchiatore francese  Yvan Mendy  (un tipo “da evitare” che in carriera vanta 21 successi per KO in 42 match vinti). Ballisai ha conosciuto qualche dura sconfitta, sconfitto prima del limite da Felix Lora nel 2012, da Brunet Zamora nel 2013, dal già citato Yvan Mendy a Parigi nel 2016. Ogni volta, però, ha saputo ripartire. Con dignità, con coraggio. Ballisai è anche il pugile che sostenne onorevolmente 12 round contro il finlandese campione europeo Edis Tatli mandandolo per qualche attimo al tappeto con un magistrale montante destro alla punta del mento. Ballisai ha tenuto testa (cedendo ai punti) al tedescone Timo  Schwarkopf - fisico da culturista - nell’ottobre 2017 a Stoccarda. Ballisai è il pugile che ha accettato di volare fino in Australia lo scorso febbraio per incontrare il lanciatissimo Liam Paro, impegnandolo in 10 round. Ballisai è anche quello che nei combattimenti con un titolo italiano in palio ha sempre vinto. 
Non si tira indietro mai, il pugile di Venaria Reale. In carriera ha combattuto a Obertrauling in Germania vincendo per KOT (già nel 2011, due anni prima che il suo avversario di venerdì cominciasse a fare la boxe), poi alla Espoon Metro Arena di Espoo, nella Sala Georges Carpentier di Parigi, nella Hanns Martin Schleyer Halle di Stoccarda e infine al Mackay Convention Centre di Mackay in Australia. Una carriera da 22 vittorie e 6 sconfitte. Apprezzabile, indubbiamente. E anche già pesantina. Ma… se pensate che il superleggero guidato dal Team Loreni, e allenato da Benoit Manno, possa già accontentarsi così… scordatevelo. Non intende fermarsi adesso, “El Loco”. Sentendosi nel pieno della maturità. Ha ancora ambizioni. Guarda a qualcosa di importante.
In questo match di Mantova, Ballisai potrebbe “limitarsi” a controllare il match e conservare il titolo facendo l’essenziale. Ma penso che ciò non rientri nel suo modo di pensare. E’ un guerriero.
Arblin Kaba, soprannominato “The Wolf” (Il Lupo), è giovane, imbattuto e si affaccia adesso su una scena importante. Non ha mai sostenuto le dieci riprese. Ne ha fatte otto, la sera del 9 marzo a Bologna nella palestra della Bolognina Boxe. Affrontando Francesco Acatullo. Sicuramente il combattimento con il solido pugile della provincia napoletana (“La Tigre di Caivano”) è stato il momento più impegnativo per Kaba. E’ raro, rarissimo vedere un match, senza alcun titolo in palio, così intenso, duro, spettacolare. Per la qualità della boxe proposta quella sera di due mesi e mezzo fa da Kaba e Acatullo sarebbe potuto essere un match da titolo italiano. L’allievo di Paolo Pesci vinse di un paio di punti. Vinse abbastanza limpidamente. Costretto, tuttavia, anche a faticare. Ma è normale, quando si alza l’asticella. L’energica prestazione di Francesco Acatullo ha aumentato il valore del successo di Kaba.
Avversario in comune, Acatullo. Ballisai lo incontrò nel giugno 2014. Vincendo ai punti. Come ha fatto l’italoalbanese di Bologna nel suo ultimo impegno.
Rispetto al Campione in carica, lo sfidante ha un’esperienza assai limitata. Tuttavia credo che Arblin Kaba abbia una velocità d’esecuzione superiore a quella di Massimiliano Ballisai.
Kaba con Acatullo Kaba  nl match con Acatullo
Ritorna a Mantova, Kaba. La città virgiliana gli ha già portato fortuna, nel luglio dell’anno scorso. In piena estate, nella deliziosa Piazza Broletto, il superleggero di Bologna incrociò i guantoni con il welter Gaetano Guttà, il quale si gettò immediatamente all’assalto finendo per sbattere il muso sui precisi e veloci colpi d’incontro del più composto Kaba. Arblin vinse per KOT al primo round! Impressionando a tal punto Francesco Ventura che decise di diventare suo manager.
Che cosa deve fare Massimiliano Ballisai per conservare il titolo? Imporre il suo senso del controllo. Boxare con quel senso tattico che le diverse esperienze acquisite sul ring, e anche attraverso le sconfitte all’estero, gli hanno permesso di sviluppare. Possiede apprezzabile tecnica, il maturo pugile di Venaria Reale. Non ha necessità di forzare. Fondamentale, dunque, un lucido controllo del ritmo. Per evitare di infiammare eccessivamente il combattimento. Infatti un ritmo alto sarebbe un buon terreno di caccia per Kaba. Disponendo di un pregevole sinistro, Ballisai dovrà lavorare parecchio con il jab. Allungarlo con continuità per infastidire l’avversario e per spezzargli l’azione. Massimiliano Ballisai sa, anche, essere efficace usando il montante destro “sopra”: un colpo che gli riesce naturale. Inoltre, c’è da supporre che il trentaquattrenne campione in carica si affiderà ai clinch e ai diversi trucchetti (leciti) del mestiere - se necessario - per contenere e frenare la fisicità, gli slanci dell’energico sfidante. 
Credo, comunque, che Ballisai sarà anche abbastanza attivo. Vuole vincere. Si sente fisicamentre molto bene, ha recuperato ambizioni, capisce che è il momento giusto per tentare una seconda volta la strada dell’Europeo. Lo ha rivelato nell’intervista di ieri a Boxeringweb: “Il match con il forte Liam Pero in Australia mi ha dato la consapevolezza di essere competitivo a certi livelli”.
E che cosa deve fare Arblin Kaba per firmare una clamorosa performance e salire sul trono d’Italia all’undicesimo match appena della carriera?
Boxare in velocità. E’ essenziale per l’allievo del maestro Pesci. La velocità nel portare i colpi in serie, le improvvise accelerazioni e i ritmi intensi sono le doti di questo ragazzo che ha, sì, poca esperienza ma è mentalmente e fisicamente un “duro” e sul ring ci sa stare benone. Il gancio sinistro è probabilmente l’esecuzione più efficace di Arblin. In realtà, Kaba non porta mai un colpo solo. Lavora spesso con combinazioni rapide di tre-quattro colpi, anche cinque. E quando porta gli avversari alle corde, ho notato più volte che scarica intense serie di ganci e montanti al corpo.
Chi conosce poco Arblin Kaba, può essere indotto ad inciampare in un equivoco. Kaba viene ritenuto un “picchiatore”. Non è propriamente così. E’ vero che attacca spesso e porta tanti colpi, tuttavia il Kaba più efficace, più incisivo, più pericoloso è quello in dimensione “incontrista”. Chi lo ha attaccato, con aggressività e magari anche scompostamente, è inevitabilmente finito gambe all’aria. E’ in quelle situazioni, in quei momenti che Arblin Kaba esprime il meglio della sua scelta di tempo, della sua velocità, della sua precisione. E’ pugile che sa boxare in linea, Kaba. Come lo è Ballisai, sempre molto composto.
Il tricolore dei superleggeri sarà al centro d’una serata pugilistica di ottimo livello. Per la città di Mantova un appuntamento speciale. A fare da contorno al campionato d’Italia fra Ballisai e Kaba ci saranno altri 5 combattimenti professionistici (da applaudire l’infinita passione e la professionalità del veterano Tobia Loriga, che all’età di 42 anni è ancora sulla breccia, sa farsi ancora rispettare e - notizia fresca fresca - è stato designato come sfidante ufficiale per il campionato d’Italia dei pesi welter. Inoltre, da ammirare il pugilato brillante di Mohammed Khalladi impegnato contro il serbo Dimitrije Djordjevic) e anche quattro incontri fra pugili Dilettanti.
Una serata pugilisaatica tutta da vivere, al PalaBoni di via Luzio 7. Con inizio alle ore 19.
I prezzi dei biglietti: Bordoring euro 30. Gradinate euro 20. L’emittente televisiva Canale Italia 84 riprenderà la serata e la trasmetterà in differita.
IL PROGRAMMA PROFESSIONISTICO
Pesi supermedi: Piero Di Gangi (Borgo Virgilio, Team Cavallari-Ventura) contro Rodolfo Benini (Vewrona, Boxe parma) in 6 round.
Pesi massimi leggeri: Eduardo Giustini (Firenze) contro Ovidiu Enache (Piacenza, Team Cavallari-Ventura) in 6 round.
Pesi superleggeri: Gianluca Picardi (Casoria, Team Boxe Loreni) contro Fabio Cascone (Latina, Sol Invictus 2005) in 6 round.
Pesi welter: Tobia Loriga (Crotone, Team Cavallari-Ventura) contro Nerdin Fejzovic (Kakanj, Bosnia Erzegovina) in 6 round.
Pesi superleggeri: Mohamed “Momo” Khalladi (Genova, ASD Celano Genova) contro Dimitrije Djordjevic (Nis, Serbia) in 8 round.
Campionato d’Italia pesi superleggeri: Massimiliano Ballisai (Venaria Reale, Campione in carica,, record 22 vittorie, 6 sconfitte, Team Loreni) contro Arblin Kaba, Bologna, record di 10 vittorie e nessuna sconfitta, Team Cavallari-Ventura) in 10 round.
 

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