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Wilder ci ricasca: “Se ucciderò Breazeale non avrò alcun rimorso"

Deontay Wilder non sa gestire la rabbia.
L'aggravante è che la usa per aumentare lo spessore di un personaggio che al momento non gode di popolarità universale.

Eppure è il campione del mondo dei pesi massimi per il Wbc e ha un record di 40 successi e un pari, con trentanove vittorie per ko.

La testimonianza dello scarso richiamo di Wilder è data dal fatto che solo nel dicembre scorso abbia esordito sulla pay per view, l'ha fatto con Showtime nel match contro Tyson Fury. Il risultato è stato giudicato buono all'interno del network: il combattimento è stato visto in 325.000 case, per un incasso di circa 24 milioni di dollari.

Buono per un esordio, fallimentare in assoluto.
Non rientra nella Top Ten del dopo Mayweather jr vs Pacquiao (4,6 milioni di case, 460 milioni di incasso). In quella classifica Joshua occupa il primo, secondo e ottavo posto per le sfide con Klitschko (1,5 milioni), Parker (1,45) e Takam (887.000).

Wilder deve urlare, possibilmente insultare per farsi notare. Il fatto di scendere sull'esagerazione, sulle minacce, sulle promesse di morte gli sembra cosa buona e giusta.
C'è cascato di nuovo.

Ha litigato con Dominic Breazeale (20-1-0, 18 ko), prossimo rivale il 18 maggio a Brooklyn. E in un'intervista al Daily Mail ha detto che potrebbe anche ucciderlo.

“Non avrei un minimo rimorso. Perché questo è il pugilato, questo è quello che facciamo. Questo è ciò per cui firmiamo i contratti. La gente che è fuori dal nostro sport non capirà mai la boxe, non capirà mai cosa dobbiamo attraversare, perché dobbiamo accettare di spezzare il nostro corpo, lottare per le nostre vite sul ring. Lassù qualsiasi cosa può accadere, un colpo e può finire tutto. Parliamo di me che uccido quel ragazzo? Se succede, succede. La gente mi ama perché io parlo dei fatti, dico la verità, sono un realista e parlo delle cose così come sono. Non sto prendendo Breazeale sottogamba, lo affronterò come se fosse un campione, è così che mi sto preparando al match. Lui però in questo esperimento sarà il porcellino d'India, a me non piace esserlo. Quello che ha fatto è inaccettabile, non mi piace. Pagherà. Credetemi”.

Cosa ha fatto di così grave lo sfidante?
Sembra abbia litigato con il fratello di Deontay, che abbia offeso la sua famiglia. Sembra.

Alla morte sul ring Wilder aveva dedicato identici pensieri esattamente un anno fa.

“Non sono preoccupato di uccidere qualcuno sul ring. Quando divento Bronze Bomber (è il suo soprannome, ndr) mi trasformo. Ho una potenza devastante. Salgo sul ring con una sola cosa in testa: mettere ko il mio rivale e tornare a casa. Voglio il corpo di qualcuno, voglio un cadavere nel mio record. Non mi meraviglierei se ciò accadesse”.

Tony Bellew aveva commentato: “È solo un idiota".

 

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