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I pugili dell’Emilia battono 5-3 gli irlandesi del Crumlin Dublino

A Bologna, nella decima edizione della tradizionale sfida, vittorie di Diego Lenzi (diciottenne peso massimo dell’Alto Reno Porretta), di Maksym Konchar, Kevin Mustafaj, Haredin Taraj, Airoud Ismail
di Maurizio Roveri
Sarà perchè è una appassionante sfida internazionale che ogni si ripropone, sarà per quell’atmosfera goliardica che si respira all’interno di “Irlanda in Festa”, sarà per gli inni d’Italia e della Repubblica d’Irlanda che vengono eseguiti nel momento suggestivo della presentazione con tutti i ragazzi sul ring, sarà perchè i pugili del Crumlin Boxing Club di Dublino sono combattenti solidi e orgogliosi e “menano”, sarà perchè quelli dell’Emilia Romagna sentono di rappresentare l’Italia e… picchiano ancora di più, sta di fatto che la boxe al Parco Nord nei giorni di San Patrizio (celebrando con diversi eventi il Patrono dell’Irlanda) è sempre un appuntamento appassionante e coinvolgente.
 
Bolognina Maro 1
 
L’arbitro Giubelli alza il braccio di Kevin Mustafaj 
Piace, questa manifestazione. Per la sua “internazionalità”, perchè si vede negli occhi degli interpreti sul ring la fierezza di rappresentare una Nazione. E perchè si fa tremendamente sul serio. Dando vita a belle intense genuine scazzottate. Qui nessuno si risparmia.
I giovani pugili che Philip Sutcliffe porta ogni anno a Bologna, per “Irlanda in Festa” sono preparatissimi. Però i ragazzi dell’Emilia Romagna vivono questa sfida con fortissima motivazione.   L’organizzatore Franco Palmieri con la sua competenza riesce ad allestire costantemente - anno dopo anno - squadre competitive a rappresentare la boxe dell’Emilia Romagna.
Era la decima edizione della sfida, questa che è andata in scena proprio nel “Saint Patrick’s Day”. Palmieri si gode la sua “creatura” e, ancora una volta, la vittoria della rappresentativa dell’Emilia Romagna.
Insomma, gli irlandesi sono dei duri. Ma anche i “nostri”.
L’edizione 2019 finisce 5 a 3. Cinque combattimenti vinti dagli emiliani e tre dai ragazzi di Dublino.
Da registrare le doppiette della Pugilistica Alto Reno Porretta (con Diego Lenzi e Maxym Honchar) e della Tranvieri Bologna (con Haredin Taraj e Airoud Ismail). L’altro successo emiliano porta la firma del diciassettenne Kevin Mustafaj.
Le prestazioni dei pugili dell’Emilia hanno un valore notevole (anche gli sconfitti) perchè il Crumlin Boxing Club Dublino ha portato a Bologna un gruppo di pugili fisicamente molto dotati. E, come sempre, battaglieri e orgogliosi.
A cominciare da Joe John Nevin. Peso medio mancino. E’ uno dei più interessanti pugili emergenti d’Irlanda. E’ il Campione nazionale “Under 22”. Sul ring del PalaEstragon il 75 chili del Crumlin Boxing Club ha confermato talento e concretezza. Alto, mobile, tempista, interpreta una boxe essenziale che viene valorizzata da quegli “uno-due” lunghi e secchi. Non avevo mai visto nessuno, prima di domenica, mettere così in difficoltà Giampaolo Sazzini. Sì, perchè il pugile di Paolo Pesci è uno che possiede senso tattico, uno che normalmente i match li sa tenewre sotto controllo. Lo indica chiaramente quel suo record che era di 16 vittorie e soltanto 5 sconfitte. Nell’edizione 2016 di “Irlanda in Festa” Sazzini aveva vinto bene contro l’irlandese Tony McGlynn. Stavolta, Phil Sutcliffe Senior - il capoallenatore del Club di Dublino - gli ha messo di fronte uno dei suoi ragazzi fisicamente più forti. E quel sinistro d’incontro di John Joe Nevin al primo round (preciso alla punta del mento) ha atterrato il ventottenne della Boxe Le Torri Bologna. Credo sia stato il primo knock down subìto da Sazzini in carriera. Qualche attimo di sorpresa e confusione, poi si è rialzato e ha limitato i danni. Orgogliosamente il pugile di Bologna ha cercato nei round successivi di recuperare il terreno perduto, ammirevole il suo sforzo, ma Joe John Nevin non gli ha mai permesso di diventare pericoloso.
 
Bravo Nevin. Altrettanto bravo, e di sicuro ancor più talentuoso, Craig Kavanagh. E’ il 64 chili che ha prevalso su Antonio Licata (Ferrara Boxe). Il diciannovenne allenato da Roberto Croce ha messo tutto quello che aveva nella battaglia, però il longilineo irlandese - sempre elegantemente in movimento - è chiaramente di un livello superiore. Molto giovane anche Cavanagh, ma portandosi già dietro esperienze internazionali importanti: questo ragazzo irlandese ha partecipato nel 2017 ai Campionati Europei Youth. E in precedenza aveva combattuto ai Mondiali Junior a San Pietroburgo.
Non soltanto Kavanagh e Nevin. Il Crumlin Club di Dublino ha portato quest’anno a Bologna anche Seanan Kelly, un 69 chili di notevole fisicità e dotato d’uno spettacoloso destro. E’ toccato all’altro pugile della Ferrara Boxe - Riccardo Crepaldi - sobbarcarsi l’impatto con questo atleta dalla boxe intensa e solidissimo mentalmente. Crepaldi ha dovuto conoscere un primo round difficile, di sofferenza. Ha stretto i denti, ha resistito nella difficoltà, con coraggio ha cercato di reagire negli altri round e lì si è potuto ammirare anche l’abilità difensiva di Senan Kelly. Sogna Tokio, Kelly. La partecipazioni olimpica. Frattanto a dicembre ha vinto il titolo nazionale Senior e, poco prima, a novembre, si era laureato in Science in Education and Training alla Dublin City University.
Un altro pugile irlandese di ottimo valore che faceva parte di questa spedizione si chiama Killian Geraghty, pugile aggressivo, capace di esercitare una pressione costante, un ragazzo molto solido che nel 2016 è stato campione d’Irlanda Cadetti. Ha voluto imporre la sua fisicità e il suo ritmo, Gerahty. Ma non ha fatto i conti con l’istinto naturale, la saldezza di nervi e la bella boxe di rimessa di Kevin Mustafaj il diciassettenne talento di Paolo Pesci. Alla pressione dell’irlandese, Mustafaj ha risposto con una più limpida espressione tecnica. Match equilibrato, giusta la vittoria assegnata al giovanissimo talento della Boxe Le Torri perchè è lui che ha portato i colpi più puliti (l’ho visto anticipare l’avversario e colpire bene indietreggiando). Chiaro, Kevin ha soltanto 17 anni e ci sono ancora diverse cose da migliorare, da apprendere. Il tempo per crescere bene c’è. Lo staff tecnico che lo segue è di prim’ordine. E lui ha grande passione per la boxe. L’importante è che non dimentichi mai che per migliorare, per crescere occorre continuare a lavorare duro, a faticare ed essere umili.
 
BOLOGNINA Tre Taraj e KassimiNaredin Taraj (a destra) assieme a Momo Kassimi
 
 
Da applausi il successo di Haredin Taraj. Per come ha saputo cambiare il destino di un difficile combattimento. Cameron Elliott, altro valoroso e solido irlandese pieno di energia, avevca cominciato fortissimo. Come dovesse… spaccare il mondo. Facendo leva su una maggiore fisicità. Un assalto continuo di Elliott nel primo round, con Taraj che “sente” qualche duro colpo. Il ragazzo della Pugilistica Tranvieri, seguito all’angolo dal maestro Di Tullio e da Momo Kassimi, ha il merito di mantenere calma e lucidità. Lascia sfogare l’irruente irlandese, lo studia, ne capisce i punti vulnerabili. E quando Taraj comincia a prendergli le misure, e mette le mani nei punti giusti, l’irlandese rimane sorpreso, perde progressivamente tutta la baldanza iniziale. Il ragazzo della Tranvieri Bologna è tecnicamente e tatticamente più bravo. Soprattutto più lucido. Boxa per linee interne, arriva prima del suo avversario che va in confusione.
Doppia vittoria per la Tranvieri di Sergio Di Tullio. Il maestro della palestra di via di Saliceto presenta un pugile nuovo sulla scena bolognese. Si chiama Airoud Ismail. Combatte nei 75 chili. Alto, fisico possente, movimenti alquanto rigidi, si vede che è un debuttante. Nella boxe. Perchè Airoud Ismail sul ring per combattere c’è già stato, non in Italia. Viene dalle Arti Marziali. In Germania ha sostenuto 7 incontri di K1 e 3 di Kick Boxing. 
Fra le sedici corde del PalaEstragon si presenta con un sinistrone che l’irlandese accusa visibilmente costringendo l’arbitro Guida ad un conteggio in piedi. Però… 
Airoud Ismail ha diretti gonfi di potenza e per adesso si limita ad affidarsi al punch dei suoi colpacci. E’ normale. Nel pugilato è un debuttante. Imparerà. A muoversi con fluidità, innanzitutto. Ad aumentare il ritmo, a capire meglio come tenere la distanza, e come diventare più concreto. Comunque, se il buon giorno si vede dal mattino, Airoud Ismail può diventare forte. Debuttare nella boxe vincendo un match internazionale è un segnale molto interessante.
 
 
Lenzi massimo di Bologna marzo 19Diego Lenzi, 18 anni, peso massimo di Porretta
LENZI, IL COLOSSO DI PORRETTA - Diego Lenzi, 18 anni, peso massimo youth, è il giovane gigante che Emanuele “Lele” Orlando sta coltivando nella nuova palestra di Porretta. Il ragazzone della Pugilistica Alto Reno ha potenza, sicurezza, convinzione, ambizione. Si abbatte su Razvan Nistor, dapprima con belle combinazioni “sopra” e poi dando ancor più consistenza alla sua azione con un massiccio lavoro al corpo. Tutto in modo naturale. Senza bisogno di forzare. Quando Lenzi aumenta il ritmo, Razvan Nistor non è più in grado di reggere l’urto. Abbandono al secondo round. Un successo alla maniera forte. Da quando è salito sul ring la prima volta, il 26 maggio 2018, Lenzi ha sostenuto 6 match. Cinque vittorie (4 prima del limite) e 1 sconfitta ai punti.
Ho scelto lui come “personaggio” di questa decima edizione di “Irlanda in Festa”. Conosciamolo, attraverso le sue parole.  “Era settembre 2017 quando decisi di presentarmi nella palestra della Pugilistica Alto Reno. Dissi che ero lì perchè volevo fare la boxe. Diventare pugile. Mi attraeva. Mi affascinava. Io avevo già fatto altri sport: calcio e basket. Però non riuscivo a trovare stimoli veri. Quando sono entrato nella palestra dell’Alto Reno ho sentito dentro di me qualcosa di speciale, di forte. Ho capito che questa era la disciplina giusta per me. Conoscere Lele Orlando è stato importante. Mi ha trasmesso motivazioni, mi ha fatto innamorare totalmente del pugilato. Ho la fortuna di essere seguito, allenato dal maestro che reputo il migliore che ci sia sulla faccia della Terra. Tutto quello che so fare oggi lo devo all’impegno, alla competenza, alla costanza di Lele Orlando. Chiaro, sono agli inizi. C’è tanto da imparare. E io voglio imparare. I Campioni leggendari che mi hanno ispirato? Dico, come tanti, Mike Tyson. Però vorrei muovermi sul ring come faceva Muhammad Alì. Pungere come un’ape, volare come una farfalla”.
E’ una responsabilità notevole coltivare, allenare, far crescere un giovane peso massimo. Lele Orlando si tuffa con entusiasmo in quest’avventura. 
E lo stimolano anche i progressi del più esperto Maksym Honchar, ora pugile maturo per raggiungere obiettivi importanti. Domenica Honchar incontrava di nuovo Jack Higgins. Un anno fa il pugile dell’Alto Reno vinceva ai punti. Stavolta prima del limite, per ferita, un tasglio significativo prodotto da un poderoso montante destro.
 
Bolognina El Gana Seduta d’allenamento per Yasin El Gana
E’ “saltato” il match di Yasin El Gana. Per l’indisponibilità dell’irlandese che sarebbe stato il suo avversario. Si è rimediato con una “seduta di allenamento” fra il quindicenne della Boxe Regis Bologna e il tredicenne Steven Mainenti della palestra Prince Cavazza di Sant’Agata Bolognese. Esibizione gradevole, che ha messo in evidenza il il gioco di piedi, la mobilità delle gambe, l’istintivo uso delle finte da parte di Yasin El Gana.
A nobilitare questa decima edizione la presenza di un apprezzabile cast di arbitri: Antonio Giubelli (arbitro di Eccellenza), Alessandro Roda (Eccellenza), Diego Guida (Internazionale), Christian Giannerini (nazionale). Un poker affidabilissimo.
Bella cornice di pubblico (circa 250 spettatori), con un tifo coinvolgente e comunque (come insegna la boxe) grande rispetto per i pugili avversari, i ragazzi d’Irlanda. In dieci edizione di questo evento pugilistico internazionale, c’è sempre stato un’apprezzabile presenza di pubblico. Il record di affluenza? La primissima volta, quando la boxe portata all’interno di “Irlanda in Festa” andò in scena proprio nella grande sala dell’Estragon Rock Club. Ricordo che era pienissima di ragazzi. I quali avevano preso posizione ore prima, aspettando un importante concerto rock. Intanto, tutti quei giovani “scoprirono” - in quel giorno di metà marzo del 2008 - lo sport affascinante della Noble Art. 
I RISULTATI
Cat. Youth, kg 60: Kevin Mustafaj (Boxe Le Torri Bologna) batte Killian Geraghty (Crumlin Club Dublino) ai punti.
Youth, kg 64: Haredin Taraj (Pugilistica Tranvieri Bologna) batte Cameron Elliott (Crumlin Dublino) ai punti. 
Elite, kg 75: Airoud Ismail (Pug. Tranvieri Bologna) batte Jack Brady (Crumlin Dublino) ai punti.
Youth, kg 91: Diego Lenzi (Alto Reno Porretta) batte Razvan Nistor (Crumlin Dublino) per abbandono.
Elite, kg 64: Craig Kavanagh (Crumlin Dublino) batte Antonio Licata (Ferrara Boxe) ai punti.
Elite, kg 69: Senan Kelly (Creumlin Dublino) batte Riccardo Crepaldi (Ferrara Boxe) ai punti.
Elite, kg 75: John Joe Nevin (Crumlin Dublino) batte Giampaolo Sazzini (Le Torri Bologna) ai punti.
Elite, kg 69: Maksym Honchar (Alto Reno Porretta) batte Jack Higgins (Crumlin Dublino) per intervento medico.

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