Missione compiuta!

Il 32enne Nordine Oubaali(15-0-0; 11 ko) ha conquistato il vacante titolo Wbc dei gallo e in queste ore sta rientrando nella sua Romaineville, la cittadina alle porte di Parigi dove sarà presumibilmente accolto come un "re"! Vincere negli Stati Uniti e su un ring importante come quello dell'MGM di Las Vegas non é davvero cosa da poco. Richiede talento, cuore saldo, autostima e grandissima dedizione. Nulla s'improvvisa! Dal canto suo, il 31enne statunitense di Cincinnati, Rau’shee Warren (16-3-0; 4 ko), già iridato Wba e Ibf, ha riconfermato di essere certamente un buon pugile, ma non un "super" e in sede di presentazione del combattimento, non a caso, avevamo sottolineato che il pronostico non era per nulla scontato, anzi, pendeva dalla parte del franco-maghrebino. Ciò che era già accaduto alle Olimpiadi di Londra 2012, quando Oubaali ebbe la meglio su di lui per 19-18 negli Ottavi di Finale, si é ripetuto in termini più limpidi: 115-113, 116-112 e 117-111 sono cartellini unanimi che lasciano ben poco spazio a discussioni. E ora, quella cintura che mancava al di là delle Alpi dai remoti tempi dell'algerino di Francia Alphonse Halimi, il quale l'aveva strappata nel 1957 a Mario D'Agata, fa bella mostra di sè all'ombra della Tour Eìffel. In precedenza, solo George Carpentier, Eugène Criqui, André Routis, Marcel Cerdan, Khalid Rahilou, Fabrice Tiozzo e Jean-Marc Mormeck avevano conquistato l'America; Nordine Oubali entra così nel "clan" degli otto eletti capaci dell'impresa.  

Il 31enne di Cincinnati, Rau'shee Warren (16-3-0; 4 ko), ha fatto tutto quanto poteva e si sapeva. Si muove bene, possiede una buona tecnica, é veloce e furbo, ma ha piumini da cipria al posto dei guantoni e gli manca quella scintilla che fa di un buon pugile un campione. Ha messo sul ring le proprie armi e infatti diversi round si sono conclusi su un piano di grande equilibrio, però le sue qualità non sono state sufficienti a frenare la vigoria fisica e la maggiore pesantezza di colpi del rivale, ma soprattutto la feroce determinazione con cui ha scavalcato le corde. Perfettamente allenato dal fratello Ali, a sua volta ex pugile di buone qualità, Oubaali ha approfittato di ogni occasione in cui lo statunitense é stato costretto ad accettare gli scambi e ha fatto valere la superiore potenza, in particolare nella seconda parte del combattimento quando Warren, millimetro dopo millimetro, ha cominciato a perdere bricioli di velocità e di riflessi. Ad inizio di ogni ripresa lo statunitense si ripresentava sempre attivo a centro ring, ma poi il francese riprendeva a "macinarlo" e arrivava al gong in crescendo. Alla settima ripresa Rau'shee Warren si è ferito, ma in verità senza conseguenze determinanti.

La superiorità di Nordine Oubaali si è progressivamente fatta più chiara ed egli ha tagliato il traguardo del dodicesimo round meritatamente con le braccia alzate.

La Francia conferma, attraverso il titolo del mondo Wba che egli ha conquistato, di avere dinanzi a sé una rinascente alba pugilistica ricca di prospettive...