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Emanuele Venturelli di nuovo sul ring il 14 dicembre a Milano

 Venturelli alza Roda
Il massimo-leggero allenato da Massimiliano Duran, dopo la vittoria per squalifica al 1° round di sabato scorso nella sua Loiano, affronterà Daniele Luongo. Sul ring milanese anche il superleggero Daniele Zagatti, che nella serata loianese ha prevalso sull’ostico Mauro Loli.
di Maurizio Roveri
Erano quasi settecento, gli spettatori sabato al palazzetto dello sport di Loiano. Più di seicento paganti. Per una riunione pugilistica normale (due match professionistici, cinque di dilettanti) e senza alcun titolo in palio. Ma… la serata aveva un richiamo speciale, suggestvo per la gente del posto. Un loianese su quattro era qui, nell’impianto di via Roma. A sostenere, con la voce, con il cuore, con emozione e con infinito affetto, il proprio pugile. Emanuele Venturelli. Peso massimo. Nella sera - importante e delicata - del suo debutto da Professionista. 
L’anima di un paese di 2800-2900 abitanti era qui, per lui, per Emanuele. Il ragazzone al quale tutti vogliono bene in questa tranquilla e gradevole località dell’appennino tosco-emiliano.
Gente di montagna. Umile, semplice, spontanea, passionale, fiera, tenace. Come sa esserlo la gente dell’appennino. Così legata al proprio territorio, ai valori della tradizione. Così sensibile da capire, apprezzare e sostenere con l’orgoglio la “pazza idea” che Emanuele Venturelli si mise in testa un paio di anni fa. Diventare pugile. Direte: che cosa c’è di strano?  Di strano, e certamente inusuale, è che Venturelli ha cominciato a frequentare la palestra all’età di ventisei anni compiuti! E non lo ha fatto… sotto casa. Bensì scegliendo di imparare a fare la boxe andandosene a seguire gli insegnamenti del maestro Massimiliano Duran. A Ferrara. Significa sobbarcarsi tutti i giorni il percorso Loiano-Ferrara-Loiano. Sempre. Con la neve, le nebbie o il caldo torrido. Per allenarsi nella palestra della Pugilistica Padana. 
Ci vuole una costanza enorme. Ci vuole energia. Ci vuole spirito di sacrificio. Riuscendo al tempo stesso a non trascurare il lavoro. Venturelli è un commerciante di carne, e questo lavoro lo porta ogni anno ad accollarsi in auto centomila chilometri e anche di più.
 
Venturelli pubblico CANCELLARE Il pubblico di Loiano
IL PRIMO PUGILE DI LOIANO - Ce l’ha fatta, Emanuele, a diventare pugile. Il primissimo pugile di Loiano. Non ce ne sono mai stati altri. E… può suonare strano per un paese che ha una passione antica per il pugilato, poichè mezzo secolo fa Loiano venne scelto come sede per gli allenamenti - nei mesi estivi - da un campione del mondo e da un campione d’Europa. Cominciò Carlo Duran, ancor prima di diventare italiano. Veniva da Ferrara. Fece di Loiano la sua seconda casa. E diventò Campine d’Europa. Nino Benvenuti nel 1967 era già campione del mondo quando lo squadrone della Supermercato Mobili, del quale Nino ovviamente era la grande stella, lasciò il calore e l’afa della città per cercare frescura a 700 metri di altitudine, facendo della allora disabitata Villa Loup un vero e proprio campo d’allenamento all’aperto. E’ lì che Benvenuti , assistito da manager Amaduzzi e dal trainer Golinelli, sviluppò la preparazione per il secondo combattimento “americano” con Emile Griffith.
In un passato più o meno recente, Loiano ha ospitato due riunioni con pugili professionisti. La prima è datata 12 luglio 1975. Quel giorno di 43 anni e mezzo fa i loianesi videro combattere un pugile salvadoregno dall’apprezzabile tecnica, Oscar Aparicio. Lo aveva portato in Italia Bruno Amaduzzi, l’uomo che ha guidato tutta la carriera professionistica del grande Nino Benvenuti. Aparicio a Loiano sconfisse bene ai punti Nicola D’Orazio. Alcuni mesi prima il salvadoregno aveva incontrato per la seconda volta il fuoriclasse nicaraguense Alexis Arguello. Per due volte Aparicio da giovane incontrò Arguello, resistendogli, e terminando battuto ma dignitosamente ai punti. Una seconda riunione professionistica in questo paese dell’appennino toscoemiliano è stata messa in programma il 29 luglio 2011. Al centro della scena Damian Bruzzese e Mirko Larghetti, i due cruiserweiht che aveva allora Massimiliano Duran,  impegnati in match di collaudo contro due lettoni.
E tuttavia, Loiano non aveva mai avuto un pugile locale. Fino a due anni fa, quando Emanuele Venturelli si è tuffato con forte determinazione in quest’avventura. Inseguendo un sogno.
Dieci match da dilettante. Ogni volta sempre più sicuro. Ogni volta un piccolo miglioramento. Fino ad ottenere l’autorizzazione a “saltare il fosso”. Emanuele così ha vinto la sua sfida. Una sfida innanzitutto con se stesso. Il pugilato - che spesso è una vera scuola di vita - lo ha maturato. Lo ha migliorato. Lo ha fatto diventare più uomo. Capace di indirizzare meglio la propria vita. 
 
Venturelli INIZIAVenturelli all’angolo in attesa del gong d’inizio match
Sabato scorso per Emanuele il tanto atteso esordio da pugile Professionista. Si sa, il debutto è il momento più delicato per un pugile. E’ la sera dove cento, mille pensieri si affollano nella mente. E ti trovi in mezzo ad una foresta di emozioni. E di inquietudini. Di dubbi e di certezze. La tensione è inevitabile. Immaginatevi quante sensazioni, contrapposte, ha dovuto gestire Venturelli. Salire sul ring da Professionista dopo appena 10 match da dilettante, senza neanche aver fatto un match da Elite. E avendo cominciato a fare il pugile il 25 marzo 2017: vale a dire, appena venti mesi fa. Inoltre, c’era da tenere sotto controllo la “pressione”: il fatto di combattere davanti i suoi concittadini. Non poteva permettersi di deludere le aspettative della gente che lo ama.
Un peso psicologico notevole, insomma, sulle spalle del ragazzone loianese. Ebbene, Emanuele Venturelli - per quel po’ che si è potuto vedere in un match che è durato meno di un round - ha fatto vedere pregevoli cose. Reattivo ed elegante. 
Purtroppo il combattimento è durato lo spazio di due minuti e poco più. Lo spazio di tempo che è servito all’avversario per farsi squalificare.
La vittoria è arrivata. Ma non come Venturelli avrebbe desiderato. S’era immaginato ben altro tipo di match. Sognava di trascinare il suo pubblico all’entusiasmo. E s’era preparato per giorni e giorni, rigorosamente, per esprimere una bellissima performance. Ci sarebbe riuscito. Era al top della condizione. Aveva il ritmo, l’energia, il coraggio per quattro riprese intense e spettacolari. Le scorrettezze del suo avversario, e l’inevitabile squalifica dopo tre richiami ufficiali, hanno posto fine all’incontro molto presto.
L’amarezza di Venturelli era evidente, al suo angolo, mentre gli toglievano i guantoni. Non se l’è neanche goduta questa vittoria. Ci sarebbe stato da festeggiare. Ma non ne aveva lo spirito giusto, mentre dentro di se si chiedeva perchè, perchè Christian Solito non avesse “accettato” di fare il match.
Io i pugili li rispetto. Tutti, che siano bravi o meno bravi. E sempre. E allora dico che bisogna anche cercar di capire, di comprendere, che cosa sia passato sabato sera nella testa del pugile nativo di Latina. Quali problemi lo hanno portato ad un simile atteggiamento? 
E’ la terza sconfitta consecutiva per squalifica. E’ la quinta squalifica in 16 match da professionista. 
Indubbiamente nella vita di Christian c’è stato un momento doloroso, drammatico che ha condizionato la vita di questo ragazzo. L’incidente stradale che gli ha portato via il fratello maggiore Diego, anni fa. Diego era sempre stato il punto di riferimento per Christian. L’aver perso la persona che amava di più nella vita ha evidentemente provocato un trauma nel pugile di Latina. Un trauma che, presumo, sia stato per lui difficile da superare. E gli manca ancora tanto.
Dunque, prima di giudicare Christian Solito, bisognerebbe cercare di comprendere. Conoscere la sua situazione, la sua vita.  E capire se nella sua vita c’è chi gli sta vicino.
E non mi sembra neppure giusto criticare Massimiliano Duran per avere scelto Solito come avversario per il debutto di Venturelli. Una scelta che ha avuto l’autorizzazione da parte del Settore Professionisti della Federazione Pugilistica Italiana.
 
 Venturelli verso il pubblicoEmanuele Venturelli saluta il suo pubblico
A MILANO CONTRO LUONGO - Emanuele Venturelli tornerà sul ring fra una decina di giorni, il 14 dicembre a Milano. Suo avversario dovrebbe essere il milanese Daniele Luongo. Che ha debuttato da Pro il 20 ottobre battendo Jovan Smilic. Delicato match in trasferta per il massimo leggero di Loiano.
Combatterà nella riunione milanese anche Daniele Zagatti, il superleggero ferrarese della Pugilistica Padana, allenato da Nico Bonazza, che al palasport di Loiano ha vinto una dura e intensa battaglia contro un avversario energico e impegnativo come Mauro Loli. 
Non è stato semplice per Zagatti arginare l’irruenza del valoroso ragazzo romano. Alla distanza la più limpida tecnica di Daniele Zagatti è emersa in maniera più chiara, soprattutto quando il pugile di Ferrara ha deciso di lavorare con più efficacia al corpo. 
Complimenti a Zagatti, che prosegue ancora imbattuto (4 match, altrettante vittorie) la sua carriera. Ma complimenti anche a Loli per l’energia, l’aggressività (seppure un po’ scomposta), il ritmo.
Nel contorno dilettantistico della riunione di sabato sera a Loiano ho apprezzato il 69 chili Riccardo Stellin (10 match, con 6 vittorie), ragazzo in continua crescita, e un altro pugile della Padana Ferrara, Beniamino Vacca, che ha vinto con un folgorante KO portando un magistrale gancio d’incontro. 
Il palasport di Loiano, per i suoi spazi, si è dimostrato ambiente adattissimo ad ospitare manifestazioni pugilistiche. Eccellente location e grande cura dei dettagli.
Coinvolgente come sempre il ring announcer Marco Marchino Carli. Con il suo stile preciso, garbato, professionale. Alla maniera… di Jimmy Lennon Jr.
Hanno arbitrato e giudicato Roda, Giubelli, Stupazzini e Menendez. Verdetti giusti.
RISULTATI
DILETTANTI
Jr- kg 69: Ramadan Suljic (Padana Ferrara) e Raul Sorungiu (Ferrara Boxe) pari.
Kg 64: Nicolò Borsato (Boxe Cavarzere) batte Matteo Stellin (Padana Ferrara) ai punti.
Kg 69: Beniamino Vacca (Padana Ferrara) batte Riccardo Ronchini (Boxe Cavarzere) ko
Kg 75: Riccardo Bergonzi (S.V. Piacenza) batte Nicola Plazzi (Ravenna Boxe) ai punti.
Kg 69: Riccardo Stellin (Padana Ferrara) batte Mikhail Silvestrin (Boxe Cavarzere) ai punti.
PROFESSIONISTI
 
Superleggeri: Daniele Zagatti (Ferrara) batte Mauro Loli (Roma) ai punti in 6 round.
Massimi: Emanuele Venturelli (Loiano) batte Christian Solito (Latina) sq. al 1° round.
 

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