Grande occasione "piovuta dal cielo", per Ronny Landaeta (16-0-0; 10 ko), il 35enne imbattuto venezuelano di Barcellona che tra poche ore, sul ring delll'Anhalt Arena di Dessau, in Germania, cercherà di sottrarre al 31enne kosovaro residente a Monaco, Robin Krasniqi (48-5-0; 17 ko), la cintua europea dei supermedi. Il "Llanero", com'é soprannominatop in Spagna, é stato infatti ingaggiato all'ultimo momento per sostiuire il precedente challenger, il 30enne tedesco Stefan Haertel, infortunatosi nel corso di uno degli ultimi allenamenti. 

Andato a monte il "quasi-derby" germanico, gli organizzatori sono dovuti correre velocemente ai ripari e hanno trovato risposta positiva proprio in Landaeta, il quale si stava preparando a sua volta per la difesa della "cinturina" dell'UE. Il sudamericano radicato in Catalogna ha colto la palla al balza e senza alcun timore ha accettato l'occasione offertagli, compresi i rischi connessi ad un match che non era stato né preventivato nè debitamente studiato.

Landaeta possiede pugni pesanti, forse più del detentore kosovaro-germanico al quale è invece nettamente inferiore come esperienza. Conta infatti molto sulla potenza, "El Llanero", per ribaltare i pronostici ed ha un'altra arma da cui Krasniqi dovrà guardarsi con la massima attenzione: la "fame" di vittoria a cui è connessa la prospettiva di cambiare davvero il futuro esistenziale suo e della famiglia.

Robin Krasniqi sarà senza dubbio alcuno il pugile più forte mai affrontato. Duro, molto alto, coraggioso, con mani pesanti e galvanizzato dalla cintura che porta sui fianchi, il detentore del titolo é nettamente favorito. Viene da una vita non semplice al pari del venezuelano e c'é da scommettere che entrambi non lasceranno nulla di intentato per vincere.

Ronny Landaeta dovrà compiere un'impresa memorabile, per certi versi incredibile, se vorrà portare per la prima volta nella storia pugilistica spagnola la cintura continentale dei supermedi in territorio iberico. "Krasniqi ha più esperienza, ha combattuto più match, é campione ed é in casa sua, ma ha due mani come me. Ho paura per il verdetto ai punti. Per questo ho solo una soluzione: vincere per ko!", così si é espresso il catalano-venezuelano, senza spavalderia, ma con tranquillità e con il massimo rispetto per il campione.

Krasniqi é avvisato...

Sul ring anche Guido Cavalleri in veste di arbitro e Massimiliano Bianco in quella di giudice.