Interessante intervista rilasciata a BoxingTalk dalla promoter di Main Events, Kathy Duva. L'erede della storica famiglia di organizzatori di pugilato rende note le sue impressioni sui "gioielli" della scuderia: Bivol, Barrera, Kovalev e Douglin.
-Anche se Dmitry Bivol vanta un titolo mondiale, deve guadagnare molta più esperienza. Lo sta facendo da campione e questo è insolito. Jean Pascal è un guerriero e una leggenda in Canada. Parliamo di un pugile tremendamente esperto, che ha intenzione di porre dei problemi a Dmitry, il quale dovrà risolverli il 24 novembre ad Atlantic City. Se Dmitry mostrerà dei punti deboli, deve sapere che Pascal ne approfitterà. Penso che sarà una grande battaglia. Pascal non fa un passo indietro e dà vita sempre a grandi match, quindi Dmitry si troverà in una situazione particolare. La sua è una tesi di laurea. Per me, sarà una sfida molto interessante. Se Dmitry vincerà, andrà avanti e sarà pronto l'anno prossimo ad affreontare i campioni migliori e ad un livello molto più alto rispetto a quelli che ha affrontato finora.
Per quanto riguarda il re-match tra Sergey Kovalev ed Eleider, devo ricordare un fatto che mi ha vista protagonista durante il primo match. Nel quinto round mi sono avvicinata al manager di Kovalev, Egis Klimas, e gli ho detto: "Sergey sta andando molto bene, ma come farà a mantenere questo ritmo?". Ed è successo che egli ha commesso lo stesso errore comèiuto con Ward. Ha cercato di combattere viso a viso, come un ragazzo di venticinque anni. Questa tattica ha funzionato per lui fino al 2016, ma ora l'età è cresciuta. Non ha più venticinque anni e deve imparare ciò che tutti i vecchi pugili di successo imparano. Deve centellinare le sue risorse. Non solo ha combattuto come se un ragazzo, ma si è anche allenato come se avesse venticinque anni. Cambiare, quando si invecchia, è un sintomo d'intelligenza.Sergey deve capire che può finire il gas, quindi non deve allenarsi troppo duramente. Invece si sta allena troppo. Deve ricordare che in aprile avrà 36 anni.
Per quanto riguarda Sullivan Barrera, ha fatto un ottimo match sabato scorso contro un duro come Monoghan. Credo meriti una nuova sfida mondiale. A New York ha dimostrato che dovrebbe essere considerato lo sfidante a tutti gli effetti. La categoria è attiva in questo momento, vivace, con tanti buoni pugili. Penso che Barrera sia competitivo per tutti e faremo il possibile per offrirgli una nuova opportunità.
Denis Douglin è sbocciato. Le sue recenti vittorie su Vaughn Alexander e su Saul Roman l'hanno proiettato verso l'alto. Parliamo di un ragazzo che non aveva un promoter alle spalle. In agosto ci ha contattato, dicendosi convinto di poter battere VAlexander e l'ha fatto. Francamente, non era favorito, ma ha mostrato cosa può fare un ragazzo motivato. È dinamico, ha una grande personalità ed è divertente. L'abbiamo preso nel team e siamo felici di averlo fatto e ci aspettiamo altre cose importanti da lui".